Contestazione a Bogliasco: i tifosi chiedono la vittoria
Mattinata movimentata al centro sportivo Mugnaini di Bogliasco, dove circa quaranta tifosi blucerchiati, rappresentanti dei gruppi della Sud, hanno fatto irruzione durante l’allenamento della Sampdoria. Con uno striscione eloquente – “Basta chiacchiere, vincete” – i sostenitori hanno chiesto alla squadra di reagire e conquistare i tre punti nella sfida di Marassi contro il Pescara, in programma alle 17.15. Non sono mancati cori di contestazione nei confronti della società e in particolare verso il CEO dell’area football, Fredberg, con la promessa di nuove proteste anche domenica allo stadio.
Donati: “I tifosi hanno ragione, serve solo vincere”
L’allenatore blucerchiato Andrea Donati ha commentato con fermezza l’accaduto: “Lo striscione dei tifosi è giusto, perché ci hanno chiesto semplicemente di vincere. Hanno ragione, dobbiamo farlo e lo vogliamo tutti. Sono arrivati in modo composto e hanno ribadito ciò che anche noi sappiamo: serve portare a casa la vittoria”.
Preparazione alla sfida contro il Pescara
Il tecnico ha poi spiegato il lavoro della squadra in vista della gara: “Abbiamo cercato di gestire il poco tempo a disposizione con recupero e preparazione tattica. Le ultime tre partite ci hanno visto subire solo due gol, un dato importante che deve essere il punto di partenza. Dobbiamo difendere meglio possibile e sfruttare ogni occasione in attacco, perché domani sarà una partita molto diversa da quella con il Catanzaro”.
Spirito di gruppo e responsabilità dei singoli
Donati ha insistito sull’importanza dell’atteggiamento: “Le posizioni in campo aiutano, ma poi serve lo spirito giusto. In difesa bisogna voler evitare il gol, in attacco bisogna volerlo segnare. È una questione di mentalità. Non conta il singolo, conta la squadra. Cherubini, Pafundi, Barak, Ricci o Giordano: tutti devono essere pronti a dare il massimo, anche se si gioca solo un minuto. Non esistono titolari o riserve, ma un gruppo che deve lavorare unito per uscire da questa situazione”.
Pressione e voglia di riscatto
Infine, l’allenatore ha sottolineato come la pressione faccia parte del mestiere: “La sento in ogni partita ed è il bello di questo lavoro. Domani vogliamo vincere, ma non per me: per la Sampdoria, per i giocatori, per i tifosi e per la società. La determinazione c’è, la rabbia per i risultati mancati pure. Ora dobbiamo pensare solo al campo e alla partita di domani”.
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