Momenti di tensione intorno alle 10 di oggi nei pressi della Sinagoga di Genova in via Bertora, all’incrocio con via Assarotti, dove un pacco sospetto è stato segnalato dai cittadini.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno notato un sospetto pacco bomba appoggiato su una colonnina per la telefonia mobile e hanno contattato il 113.
La zona, già presidiata H24 dai militari dell’Esercito Italiano, è stata immediatamente isolata e chiusa al traffico e ai pedoni in attesa dell’intervento del nucleo artificieri della Polizia di Stato.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco
Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e i sanitari del 118 in via precauzionale.
La Polizia ha disposto la chiusura di via Bertora e via Assarotti, con pesanti ripercussioni sulla viabilità cittadina, e ha fatto abbassare le saracinesche dei negozi della zona per ragioni di sicurezza. Il traffico veicolare in Centro città è andato in tilt.
Dopo i rilievi, gli artificieri della Polizia hanno fatto brillare il pacco che all’interno conteneva della carta e l’allarme è rientrato.
L’intervento si è concluso senza conseguenze.
L’episodio ha suscitato particolare apprensione perché avvenuto nel giorno dell’anniversario della strage del 7 ottobre 2023 compiuta da Hamas in Israele, in cui persero la vita circa 1.200 persone, per la maggior parte civili, e furono presi 250 ostaggi.
Il contesto di tensione e gli “obiettivi sensibili”
Il blitz attentatorio alla sinagoga avviene in una giornata già carica di tensioni e controlli straordinari su “obiettivi sensibili” cittadini, in particolare luoghi legati alla comunità ebraica o simboli religiosi.
La sinagoga di Genova, costruita nel 1935, è uno dei luoghi simbolo della comunità ebraica locale e ospita anche il Museo Ebraico all’ultimo piano.
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