Il 14 gennaio 1926 veniva decretata la nascita della “Grande Genova”,
cioè l’unione in un’unica entità amministrativa del Comune di Genova
con altri 19 comuni limitrofi: Apparizione, Bavari, Bolzaneto, Borzoli,
Cornigliano Ligure, Molassana, Nervi, Pegli, Pontedecimo, Pra’, Quarto
dei Mille, Quinto al Mare, Rivarolo ligure, Sampierdarena, San Quirico in
val Polcevera, Sant’Ilario, Sestri Ponente, Struppa, Voltri.
Il tutto sotto la guida del commissario straordinario per l’unificazione Eugenio Broccardi.
Il Comune di Genova passa da 335.000 a 580.000 abitanti inglobando
realtà molto importanti (vere e proprie città con proprie connotazioni
storiche, amministrative ed economico-industriali) come Sampierdarena
e Sestri Ponente.
realtà molto importanti (vere e proprie città con proprie connotazioni
storiche, amministrative ed economico-industriali) come Sampierdarena
e Sestri Ponente.
Genova non è la sola città interessata da questa unificazione. Anche Milano, Venezia, Napoli e altre realtà urbane saranno coinvolte in processi simili.
All’unificazione, però, non segue un disegno urbano complessivo.
Le politiche urbanistiche degli anni Trenta sono concentrate soprattutto nelle zone
centrali della città.
centrali della città.
Occorrerà aspettare il dopoguerra e gli anni Cinquanta: in
particolare il piano regolatore del 1959 (il primo che riguarda l’intero
territorio comunale) per avere un ragionamento più complessivo,
soprattutto per l’aspetto infrastrutturale.
particolare il piano regolatore del 1959 (il primo che riguarda l’intero
territorio comunale) per avere un ragionamento più complessivo,
soprattutto per l’aspetto infrastrutturale.
Pertanto, ribadisco la necessità di approfondimenti sulle notevoli implicazioni di ordine
sociale, culturale, politico, economico e istituzionale che l’unificazione ha comportato. Prof.Francesco Gastaldi (docente di Urbanistica all’Università IUAV di Venezia)
sociale, culturale, politico, economico e istituzionale che l’unificazione ha comportato. Prof.Francesco Gastaldi (docente di Urbanistica all’Università IUAV di Venezia)



















































