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Il CdA di Amiu si dimette in blocco. Tempesta sulle municipalizzate?

Il CdA di Amiu si dimette in blocco. Tempesta sulle municipalizzate?
La sede di Amiu in via D'Annunzio a Genova (foto d'archivio)

Il Consiglio di Amministrazione di Amiu rassegna le dimissioni; la sindaca assicura continuità e apre a un rinnovamento della governance

Un colpo di scena scuote le municipalizzate genovesi: dopo le difficoltà di AMT, ora è AMIU Genova a vivere un momento di tensione. Il suo Consiglio di Amministrazione, in blocco, ha rassegnato le dimissioni. Il CdA dimissionario era composto dal presidente Giovanni Battista Raggi e dai consiglieri Simona Gagino, Antonio Oppicelli, Federica Schiano e Giovanna Damonte.

La notizia, anticipata da fonti locali nella mattinata del 26 novembre 2025, si era diffusa nei corridoi politici e societari, per essere poi confermata ufficialmente dal Comune di Genova. La decisione — secondo quanto dichiarato — rientra in «un percorso di rinnovamento dell’azione amministrativa», come spiegato dalla sindaca Silvia Salis.

Cos’è Amiu e quali servizi gestisce

AMIU Genova è l’azienda in-house (partecipata pubblicamente) che dal 1986 si occupa dell’intero ciclo dei rifiuti e dei servizi ambientali per la città di Genova e per altri comuni della Città Metropolitana. Dal 2021 è il gestore di riferimento per il ciclo dei rifiuti in 31 Comuni del territorio metropolitano. AMIU offre servizi che spaziano dalla raccolta differenziata e igiene urbana, al trattamento e smaltimento dei rifiuti, fino a bonifiche ambientali, gestione di rifiuti speciali, raccolta ingombranti, compostaggio e altri interventi specializzati.

Negli ultimi anni l’azienda ha fatto registrare risultati significativi: nel 2024 ha raccolto oltre 175.000 tonnellate di rifiuti differenziati, registrando un tasso superiore al 50% nel capoluogo. Nelle aree del Genovesato servite da AMIU i comuni più virtuosi hanno superato punte del 82-83%. Questo dato conferma l’impegno dell’azienda nella gestione efficiente dei rifiuti e nel miglioramento ambientale, nonché la stabilità occupazionale con circa 1.971 dipendenti a fine 2024.

Perché si è dimesso il CdA: rinnovamento e tensioni

Secondo la nota ufficiale, le dimissioni sono state presentate come gesto di responsabilità e di apertura a un cambiamento di governance. La sindaca Salis ha ringraziato il presidente Raggi e gli altri consiglieri «per la professionalità dimostrata in questi mesi e per il lavoro svolto nel corso del loro mandato». Ha inoltre ribadito che «il ciclo dei rifiuti è una priorità assoluta di questo nostro inizio di mandato per garantire un sistema ambientale completo, moderno, efficiente e sostenibile».

Al tempo stesso, esponenti dell’opposizione, come il capogruppo del gruppo consiliare Vince Genova, Pietro Piciocchi, hanno interpretato la scelta come «l’ennesima epurazione politica», denunciando ciò come una mera sostituzione decisa da chi oggi governa, e annunciando una richiesta di chiarimenti in consiglio comunale.

Fonti giornalistiche riferiscono che, nei mesi scorsi, all’interno di AMIU erano state avviate discussioni su possibili ristrutturazioni societarie e piani economico-finanziari da approvare nei prossimi mesi — situazioni percepite come complesse e potenzialmente divisive. Tuttavia, la società aveva recentemente presentato il bilancio 2024, chiuso in pareggio, confermando la tenuta finanziaria e la sostenibilità dell’attività.

Cosa cambia per i servizi in attesa del nuovo CdA

Nonostante le dimissioni, AMIU assicura che gli organi uscenti garantiscono la piena continuità operativa dell’azienda e dei servizi destinati ai cittadini, in linea con lo statuto e la normativa vigente. La raccolta dei rifiuti, la pulizia urbana, le bonifiche, la gestione della Tari e tutte le funzioni svolte quotidianamente dall’azienda non subiranno interruzioni fino all’insediamento del nuovo consiglio.

Nel frattempo, il Comune di Genova ha annunciato che la nomina del nuovo CdA avverrà a breve, in vista delle sfide del prossimo ciclo amministrativo, con particolare attenzione alla qualità del servizio, alla sostenibilità ambientale e all’efficienza economico-gestionale.

Un tema cruciale, infatti, è il ciclo dei rifiuti, su cui l’amministrazione comunale — secondo la sindaca — intende puntare per garantire un sistema moderno, efficiente e rispettoso dell’ambiente. L.B.

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