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Caso Giurato, Gambino e Salis. Sindaca: facciamo chiarezza, ma superiamo questa vicenda

Sindaca Salis: Facciamo chiarezza, ma superiamo questa vicenda
Sindaca Salis

«In merito a quanto emerso dall’indagine che coinvolge l’ex assessore Gambino – ha spiegato la sindaca Silvia Salis – desidero esprimere innanzitutto piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, alle quali spetta ora il compito di fare piena luce sui fatti. Se le ipotesi emerse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a condotte di estrema gravità e a un utilizzo profondamente distorto degli strumenti propri dell’attività politica e amministrativa. In particolare, rispetto all’elemento che mi riguarda più direttamente – il presunto dossieraggio nei miei confronti durante la campagna elettorale – ritengo che, qualora venisse accertata la veridicità di quanto ipotizzato dagli inquirenti, ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo: l’utilizzo di risorse e strutture dell’amministrazione pubblica, finanziate con risorse dei contribuenti, per colpire e screditare un avversario politico. Non è questa la mia idea di politica. La Giunta che presiedo rappresenta un chiaro cambio di passo rispetto a logiche passate, ispirate più alla tutela di interessi personali che al servizio della cittadinanza. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, ribadisco la necessità di evitare ogni forma di giustizialismo. Le eventuali responsabilità dovranno essere accertate nelle sedi opportune. Per quanto riguarda il coinvolgimento del comandante della Polizia Locale, proprio per difendere la polizia locale, siamo al lavoro per una riorganizzazione. È evidente, tuttavia, che l’eventuale pressione esercitata da un rappresentante politico nei confronti di un dirigente, in virtù della propria carica, rappresenterebbe un elemento di eccezionale gravità. Colgo infine l’occasione per ribadire la mia piena fiducia nel Corpo della Polizia Locale, la cui professionalità e il cui impegno quotidiano restano fondamentali per la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Genova merita di voltare pagina: è tempo che il nostro Comune torni a essere protagonista per la qualità dell’amministrazione e non per vicende di cronaca giudiziaria».

«Mi rivolgo – ha poi aggiunto – non solo agli agenti della Polizia Locale, ma a tutti i dipendenti del Comune di Genova. Siamo grati per come stanno affrontando i fatti in queste ore, per lo sforzo che stanno facendo, per come si sono messe a disposizione totalmente della polizia, delle indagini e li prego di denunciare tempestivamente se in futuro dovesse accadere qualcosa come quello che abbiamo, come quello a cui forse abbiamo assistito in questi anni. 

Se qualcuno di questa Giunta, se qualcuno suo superiore li obbliga a fare qualcosa che non vogliono fare, che non potrebbero fare, vi prego di denunciarli immediatamente perché questo è un comune che non accetta quel tipo di cose, non accetta la prepotenza, non accetta la prevaricazione. Non accetta, in nessun modo, che i dirigenti vengano messi in condizione di dover compiere degli atti che non sono convinti di fare o che non rientrano nelle loro competenze o che vanno, in modo ancora più grave e inaccettabile, oltre la legge». 

Terrile, Salis e Viscogliosi

«Chiunque farà una cosa di questo genere – prosegue la sindaca – verrà cacciato da Genova e da questa Istituzione. Per cui voglio dare questo messaggio. Nessuno si dovrà più trovare in questa condizione di scegliere se stare al suo posto e fare quello che mi dicono o poter fare quello che è giusto fare. 

Quindi, insomma, credo che questo sia un messaggio importante perché la nota gravissima è questa, che chi era in una posizione di poter chiedere una cosa che non poteva chiedere l’ha fatto, facendo valere il suo.

Qui credo che questa sia una cosa che debba avere più rilievo, una responsabilità politica gravissima, per cui dal momento che un dirigente può accettare di fare una cosa che non vuole fare per tantissimi motivi che noi non possiamo chiaramente contemplare. 

La nota gravissima è la nota politica, per cui credo che questo sia il dato più rilevante. E concludo dicendo che penso ci sia bisogno di una politica diversa per questa città. Mi rattrista nuovamente vedere come Genova sia sulle aperture nazionali dei giornali per fatti non positivi, ma per fatti negativi, per fatti che investono la classe politica di questa città. 

Lo sono state prima per la Regione, ora lo è per la città. Mi dispiace, mi dispiace per Genova». 

«Faremo in modo – conclude la Salis – che questo non solo non succeda più, ma che si torni a parlare di Genova per altri motivi e in modo di riuscire a essere nell’apertura dei giornali per qualcosa di cui andare orgogliosi e non per qualcosa che ci riporti di nuovo alla mala politica. 

Il nostro impegno sarà questo e superiamo questa vicenda, facciamo chiarezza, prendiamo le decisioni che vanno prese, ma soprattutto cerchiamo di dare un’altra politica a questa città perché credo che ne abbia il diritto a questo punto, non solo bisogno». A dirlo la sindaca di Genova Silvia Salis nel corso della conferenza stampa convocata, questo pomeriggio, a Tursi, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all’assessora alla Sicurezza Urbana Arianna Viscogliosi in merito ai fatti che vede nell’occhio del ciclone il comandante della Polizia Locale e l’ex assessore alla Sicurezza Gambino.

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