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Sant’Olcese, nuova minaccia alla sindaca Sara Dante e al comandante della Locale

Sant’Olcese, nuova minaccia alla sindaca Sara Dante e al comandante della Locale
Il consigliere regionale Armando Sanna insieme alla sindaca di Sant'Olcese Sara Dante (foto Facebook)

Nuovo episodio intimidatorio nel Comune dell’entroterra genovese, indagini affidate ai Carabinieri

Una nuova minaccia ha scosso Sant’Olcese nella notte tra venerdì e sabato, quando davanti all’abitazione della sindaca Sara Dante è stato lasciato un biglietto manoscritto contenente insulti pesanti e un esplicito riferimento a “una pallottola”. Nel messaggio è citato anche il comandante della polizia locale, Gianluca Mastropasqua, anch’egli destinatario di parole ostili. Il gesto richiama immediatamente quello avvenuto nel 2022, quando la prima cittadina era stata vittima di un episodio analogo. Sebbene al momento non vi siano elementi che colleghino con certezza le due intimidazioni, Dante ha sottolineato la particolare amarezza nel dover rivivere un clima già sperimentato tre anni fa, ribadendo che anche il comandante è stato coinvolto “pur svolgendo semplicemente il proprio lavoro”.

La condanna unanime dell’amministrazione: “Un atto vile che colpisce tutta la comunità”

La reazione dell’amministrazione comunale è stata immediata. Giunta e Consiglio hanno diffuso una nota congiunta che esprime indignazione e rammarico per il nuovo episodio intimidatorio, definito “l’ennesimo atto vile e inaccettabile”. Nel comunicato si evidenzia come il tentativo di incutere paura non riguardi solo le persone direttamente coinvolte, ma l’intero tessuto democratico della comunità di Sant’Olcese. Il testo sottolinea inoltre che chi sceglie la minaccia invece del confronto civile “dimostra solo debolezza e disprezzo” verso la collettività. La solidarietà alla sindaca Dante e al comandante Mastropasqua viene espressa con chiarezza, insieme all’invito a mantenere saldo il rispetto delle istituzioni e dei valori democratici su cui si fonda la vita pubblica del territorio.

Indagini in corso dei Carabinieri di Serra Riccò

Le indagini sul caso sono affidate ai Carabinieri della stazione di Serra Riccò, competenti per territorio. Il biglietto, acquisito come prova, è al centro degli accertamenti avviati per individuare il responsabile o gli eventuali responsabili dell’intimidazione. Per ora non sono stati divulgati ulteriori dettagli sul suo contenuto integrale, ma la gravità del riferimento a una “pallottola” colloca l’episodio tra i più seri registrati negli ultimi anni nell’area della Val Polcevera. L’amministrazione comunale ha ribadito che Sant’Olcese non si lascerà intimidire e continuerà a difendere i principi di legalità e convivenza civile.

La solidarietà della sindaca metropolitana Silvia Salis e delle istituzioni genovesi

Anche la sindaca della Città Metropolitana di Genova, Silvia Salis, ha espresso ferma condanna per l’episodio, definito “un gesto vile che si aggiunge ad altri episodi intimidatori”. Salis ha ricordato come ogni tentativo di condizionare l’azione amministrativa attraverso la paura rappresenti un attacco non soltanto alle figure istituzionali coinvolte, ma all’intera comunità di Sant’Olcese e ai valori democratici condivisi da tutti i Comuni del territorio metropolitano. Nel messaggio di solidarietà ha sottolineato l’importanza di sostenere chi ricopre ruoli pubblici e lavora quotidianamente a servizio dei cittadini, riaffermando la necessità di difendere il rispetto, la legalità e la convivenza democratica. La Città di Genova, ha precisato, si stringe attorno alla sindaca Dante e al comandante Mastropasqua, assicurando sostegno in un momento particolarmente delicato.

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