La Polizia interviene per fermare un giovane in stato di agitazione che ha minacciato tre medici e distrutto parte degli arredi del pronto soccorso
Nella mattinata di ieri il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo è stato teatro di momenti di forte tensione quando un giovane di 18 anni, per ragioni ancora in fase di accertamento, ha iniziato a minacciare tre medici presenti in reparto. In pochi minuti la situazione è degenerata, con il ragazzo che ha danneggiato arredi e oggetti dell’area d’emergenza, creando disagi al personale e ai pazienti in attesa.
A intervenire per primo è stato l’operatore della Polizia di Stato in servizio al Posto Fisso dell’ospedale, che ha cercato di contenere il giovane nonostante il comportamento sempre più aggressivo e l’evidente stato di agitazione. Nel frattempo l’agente ha richiesto il supporto delle Volanti, che sono arrivate in breve tempo.
La ricostruzione dei fatti e i danni causati
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il diciottenne avrebbe colpito con violenza la porta d’ingresso del pronto soccorso, danneggiando anche cartelli informativi e pannelli interni. Il suo comportamento ha provocato grande preoccupazione tra il personale sanitario e tra gli utenti presenti, costretti ad assistere alla scena in un luogo già normalmente carico di tensione.
Il tempestivo intervento del poliziotto di presidio ha evitato che la situazione sfociasse in aggressioni fisiche ai danni dei medici minacciati. All’arrivo delle pattuglie, gli agenti hanno proceduto al blocco definitivo del giovane, che continuava a manifestare forte agitazione e non accennava a calmarsi.
L’arresto e gli sviluppi giudiziari
Il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato e minacce al personale sanitario, due reati considerati particolarmente gravi quando commessi all’interno di un presidio ospedaliero. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il diciottenne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.
Nel corso dell’udienza, la misura cautelare è stata confermata, mentre proseguono gli accertamenti per chiarire le motivazioni che hanno portato il giovane a un comportamento tanto distruttivo.
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