Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta alla sindaca di Genova, Silvia Salis da parte delle cittadine e i cittadini del Comitato No Forno Elettrico Genova Cornigliano.
“Mai più le cittadine e i cittadini dovranno barattare il lavoro con la salute dei propri figli.
La scelta coraggiosa del sindaco Bitetti di Taranto è un segnale potente: finalmente un amministratore che mette al primo posto la vita e la salute dei cittadini, dimostrando che il coraggio politico può cambiare la storia di un territorio.
Questa decisione apre una speranza per tutti noi: che i sindaci, responsabili diretti della salute dei cittadini, possano scegliere una qualità di vita migliore, anche nei luoghi segnati dal pregiudizio della cosiddetta “vocazione siderurgica”.
Il sindaco può fare veramente la differenza. Il Comune può non concedere le autorizzazioni a un impianto dichiarato “strategico”. Può ricorrere al TAR se il Governo impone con DPCM o legge una classificazione forzata. Può stabilire un piano di tutela ambientale e sanitaria.
Tutte cose che a Genova Cornigliano, in questi vent’anni dalla chiusura dell’area a caldo, non sono state fatte. Ci chiediamo perché. Progetti, parole, niente di più.
Eppure ci sono così tante alternative di sviluppo economico diverse dalla siderurgia. Progetti concreti, non utopie. Nemmeno se ne parla.
Ora, con Lei, Sindaca Silvia Salis, la speranza è che sappia valutare tutte le strade possibili, non solo quella siderurgica.
L’espressione “vocazione siderurgica” è un pregiudizio, un’etichetta appiccicata a un luogo che per convenienza si ritiene sacrificabile.
Bisogna combattere i pregiudizi e salvare chi viene sacrificato.
Sindaca, creiamo insieme nuovi concetti. Per le mamme di Genova, di Cornigliano, della Liguria.
Genova Cornigliano – noi crediamo – può rinascere. E con questa zona, potrebbe rinascere tutta Genova.
Ma serve una bonifica, una visione coraggiosa e una nuova idea di sviluppo.
Serve una vocazione produttiva diversa.
I progetti ci sono, basta volerli.
E invece la siderurgia rischia di bloccare ogni altra prospettiva futura sostenibile.
Taranto ha scelto di non continuare a condannare il proprio territorio. Questo ci dà speranza. Grazie Taranto.
Ora, anche qui, forse si rimetterà finalmente in discussione la scelta siderurgica in un contesto urbano che è inadatto. Con rispetto e determinazione, le cittadine e i cittadini del Comitato No Forno Elettrico Genova Cornigliano”
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