Durante le celebrazioni per Santa Barbara, patrona dei minatori, l’abbattimento del diaframma sul tratto Castagnola-Vallemme segna un passo decisivo verso il completamento del Terzo Valico dei Giovi
Con i lavori del Terzo Valico dei Giovi che hanno raggiunto i 86,5 chilometri di galleria scavati su oltre 90 complessivi, il progetto si avvicina significativamente al traguardo finale. Il breakthrough — ovvero l’abbattimento del diaframma — sulla tratta Castagnola-Vallemme del Tunnel di Valico ha portato a oltre 50 chilometri gli scavi completati su un totale di 54 chilometri di galleria previsti per quella porzione, rendendo il tunnel a doppio binario il più lungo d’Italia per lunghezza complessiva.
Questo risultato rappresenta circa il 94% del totale degli scavi in galleria su tutto il tracciato, una percentuale che sottolinea l’importanza del momento per l’avanzamento dell’opera.
Celebrazioni per Santa Barbara e riconoscimento al lavoro in sotterraneo
Il breakthrough è stato celebrato nel corso della festa di Santa Barbara, patrona dei minatori e di chi lavora nelle gallerie, all’interno del Camerone del Tunnel di Valico — cuore del progetto, dove operano anche la società del gruppo e la partner ingegneristica. Alla cerimonia hanno partecipato esponenti politici e delle istituzioni, tra cui il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (in collegamento video), il Viceministro, le autorità regionali liguri, rappresentanti comunali di Genova, assieme alle leadership di impresa: il Commissario straordinario, i vertici di Webuild e di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
Durante gli interventi sono stati espressi riconoscimenti alla “tenacia e competenza” delle migliaia di lavoratori coinvolti. Il Viceministro ha definito il Terzo Valico “il futuro del porto di Genova e della logistica del Nord”, sottolineando il valore strategico dell’opera per la connessione dell’Italia all’Europa. Il Presidente della Regione Liguria ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’infrastruttura per la mobilità e lo sviluppo regionale, ringraziando le maestranze e i tecnici per il loro quotidiano impegno.
Visione strategica dell’opera: connessione, sistema e competitività
Per il Commissario straordinario all’opera, il Terzo Valico è molto più di un progetto infrastrutturale: rappresenta un percorso di modernizzazione e competitività del sistema logistico nazionale e europeo. Ogni avanzamento nei cantieri è visto come un passo verso un’Italia più connessa e capace di competere a livello internazionale.
L’AD di Webuild ha richiamato l’importanza di un approccio integrato: il Terzo Valico, insieme alla nuova diga foranea, al potenziamento del nodo ferroviario di Genova e alle altre opere di logistica, pone l’Italia al centro delle reti TEN-T mediterranee ed europee. Ha inoltre ricordato che per la realizzazione dell’opera sono coinvolte circa 5.000 persone e oltre 2.500 fornitori, un segno tangibile di investimento su lavoro, sviluppo e welfare.
Secondo il vertice di RFI, l’abbattimento del diaframma non è soltanto simbolico, ma concretizza un importante avanzamento tecnico: è la prova che le maestranze, gli ingegneri e i tecnici, con professionalità e dedizione, stanno portando avanti un’opera strategica per la mobilità del Paese.
L’impatto sul trasporto e la logistica: cosa cambia per Genova e l’Italia
Il Terzo Valico dei Giovi — parte del Corridoio Reno-Alpi della rete transeuropea TEN-T — ridurrà significativamente i tempi di percorrenza tra Genova e Milano, arrivando a circa un’ora. Questo miglioramento rafforzerà i collegamenti tra i porti liguri e il resto d’Europa, rendendo il trasporto merci e passeggeri più rapido ed efficiente.
Una porzione già attiva di 8,5 chilometri del Terzo Valico e il quadruplicamento del nodo Genova Voltri–Sampierdarena testimoniano che l’opera sta già cominciando a dare i primi risultati concreti.
In occasione dell’evento è stato anche stabilito un collegamento in diretta con altri cantieri ferroviari in Italia, tra cui quello di Trappitello (Messina), a simboleggiare il valore di un’Italia sempre più interconnessa e competitiva.
75 anni di esperienza nel tunneling: il ruolo di SELI Overseas
La festa di Santa Barbara ha fornito anche l’occasione per celebrare i 75 anni di SELI Overseas, società del gruppo Webuild e leader mondiale nelle costruzioni in sotterraneo. Fondato nel 1950, SELI Overseas ha acquisito in decenni un know-how e delle tecnologie d’avanguardia, dando un contributo fondamentale a numerose opere complesse in tutto il mondo.
Oggi le competenze e le tecnologie maturate da SELI Overseas sono messe a frutto nel Terzo Valico, così come in altre infrastrutture strategiche italiane, incluse tratte in galleria delle nuove linee ad alta velocità Napoli–Bari, Salerno–Reggio Calabria e la direttrice Palermo–Catania–Messina.
L’anniversario celebra non solo un passato di successi, ma sottolinea la continuità di know-how e professionalità che fanno da base alla realizzazione di grandi opere infrastrutturali in Italia e in Europa.


















































