“Quando un cittadino ha un problema di salute, non può permettersi attese inutili né rimbalzi tra un presidio e l’altro. Deve trovare risposte chiare e professionali, ma soprattutto tempestive.
È questo il cuore della riforma sanitaria di regione Liguria: mettere davvero il paziente al centro.
Troppo spesso chi vive nei territori più periferici deve affrontare viaggi, disagi e tempi di attesa che oggi non sono più accettabili. Per questo ritengo fondamentale garantire un collegamento reale, operativo e continuo tra i presidi territoriali e i grandi poli sanitari della nostra regione.
Con l’emendamento che ho presentato in Regione Liguria puntiamo, quindi, a rendere molto più semplice e immediato l’accesso dei pazienti liguri alle competenze e alle tecnologie dei principali ospedali genovesi, come ad esempio il San Martino, il Galliera e il Gaslini. Tre eccellenze riconosciute a livello nazionale e internazionale, che devono diventare punti di riferimento non soltanto per l’Area Metropolitana di Genova, ma per tutta la Liguria.
L’obiettivo è chiaro. Creare una rete vera, in cui ogni struttura sanitaria sia connessa e dialoghi con le altre.
Ciò significa che un paziente del Ponente o del Levante ligure, se necessita di una visita specialistica o di una terapia complessa, deve poter essere indirizzato rapidamente dove queste competenze sono presenti, evitando inutili attese e garantendo un percorso di cura continuo, senza interruzioni.
In questo modo tuteliamo il principio di territorialità, che per me rimane un pilastro fondamentale, ma allo stesso tempo assicuriamo uniformità e integrazione tra i diversi livelli del sistema sanitario.
Le forme di coordinamento e i collegamenti funzionali devono diventare parte integrante del lavoro quotidiano delle nostre strutture sanitarie, un modus operandi stabile e condiviso su tutto il territorio regionale. Soltanto così potremo rendere il nostro Sistema Sanitario Regionale (SSR) più efficiente, più vicino ai cittadini e davvero capace di offrire risposte tempestive lungo tutto il percorso: dalla diagnosi alla cura, fino alla riabilitazione.
È un impegno che portiamo avanti con convinzione perché la salute non può avere confini geografici né differenze di trattamento”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega Armando Biasi (presidente della III commissione Attività produttive).



















































