“La riforma della sanità che il presidente di Regione Liguria Marco Bucci vuole approvare a tutti i costi nei prossimi giorni è sbagliata, in questo modo si darà il colpo di grazia alla sanità ligure già in difficoltà, oltre a eliminare le cinque Asl a favore dell’accentramento in una unica, ora è a rischio anche la libertà di scelta del personale sanitario che potrebbe essere cooptato e spostato da un ospedale a un altro non su base volontaria. Un altro colpo a chi nei fatti tiene in piedi il sistema sanitario ligure”.
Lo hanno dichiarato ieri i consiglieri regionali del Partito Democratico e componenti della Commissione sanità Armando Sanna, Enrico Ioculano, Katia Piccardo e Roberto Arboscello intervenendo sulla riforma della sanità ligure.
“La riforma – hanno aggiunto i consiglieri regionali del Pd – non è altro che una manovra di accentramento del potere che penalizza le strutture locali, il personale sanitario e colpisce direttamente la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Se si prosegue su questa strada assisteremo a una centralizzazione del sistema, a una riduzione dei servizi sul territorio e a un progressivo indebolimento dei presidi sanitari locali, che sono fondamentali per garantire un’assistenza capillare e tempestiva.
Una riforma fatta in qualche settimana per sventare il commissariamento che con ogni probabilità ci sarà lo stesso, visto che il buco della sanità ammonta a oltre 250milioni.
Perciò continueremo a portare in giro per la Liguria la controriforma che abbiamo presentato insieme a tutti i gruppi di opposizione, domani (oggi, ndr) saremo a Genova alle 18 al Teatro di Stradanuova, dopo essere stati a Spezia, Savona, Imperia e oggi a Chiavari.
In tutte queste tappe abbiamo incontrato i cittadini, le associazioni, i sindacati, il personale sanitario, da tutti è arrivata la conferma che per la sanità serve una riforma che abbia obiettivi precisi, condivisi e che venga portata avanti in tempi consoni e con i giusti presupposti, quelli che abbiamo delineato nella nostra proposta che, attraverso emendamenti e ordini del giorno, porteremo in aula cercando di incidere su una riforma assolutamente sbagliata e superficiale.
Non resteremo in silenzio di fronte a una riforma, che rischia di minare la qualità della vita dei cittadini liguri”.



















































