I lavoratori restano in mobilitazione a Cornigliano mentre a Roma si apre il tavolo con Governo, Regione e Comune per garantire continuità produttiva
È proseguito anche nella notte il presidio dei lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano, riuniti in piazza Savio in attesa di una giornata considerata cruciale per il futuro dello stabilimento genovese. La mobilitazione, che va avanti da settimane, nasce dalla richiesta di garantire 45mila tonnellate di acciaio, la quantità ritenuta indispensabile per evitare lo stop delle linee di zincatura e assicurare continuità produttiva.
Questa mattina i lavoratori sono tornati a radunarsi davanti alla fabbrica, a Cornigliano, mantenendo un presidio costante per sostenere le loro rivendicazioni e seguire gli sviluppi degli incontri istituzionali.

L’incontro col ministro Urso a Roma
Alle 10 si apre a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo dedicato all’acciaieria di Genova. Al confronto partecipano il presidente della Regione Marco Bucci, la sindaca Silvia Salis e il ministro Adolfo Urso, convocati per valutare soluzioni in grado di assicurare un futuro allo stabilimento ligure e a tutto il comparto produttivo collegato.
Nel frattempo, alle 8:30, davanti alla portineria dello stabilimento si tiene la consueta assemblea dei lavoratori, momento decisivo per definire le iniziative da intraprendere nel corso della giornata.
Cornigliano e piazza Savio restano chiuse
Le mobilitazioni hanno un impatto diretto anche sulla viabilità. Rimane interdetta al traffico parte di via Cornigliano, così come piazza Savio, già teatro nelle scorse ore del presidio permanente. Le deviazioni continuano a generare disagi alla circolazione locale, soprattutto nelle ore di punta.

Quella di ieri una giornata di proteste in città
Quella di ieri è stata per Genova una giornata particolarmente complessa. Un lungo corteo composto dai lavoratori ex Ilva e da operai metalmeccanici provenienti da altre aziende ha attraversato la città partendo da Cornigliano. Il percorso ha interessato Sampierdarena, via Cantore, via Gramsci e piazza della Nunziata, fino a raggiungere largo Corvetto, dove l’area della Prefettura era completamente blindata, con barriere e forze dell’ordine in assetto antisommossa.
In questo punto la tensione è cresciuta rapidamente: si sono registrati momenti di forte nervosismo, con lanci di fumogeni e uova da una parte e lacrimogeni dall’altra.

Il corteo si è poi spostato verso la stazione di Genova Brignole. I manifestanti non hanno occupato i binari, ma si sono posizionati sulle banchine, scelta che ha comunque creato pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario, con ritardi e cancellazioni di diversi treni.
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Aggiornamenti
Ore 8.20 Chiusura accesso da Piazza Savio per strada Guido Rossa in direzione levante con pre filtro rotonda Albareto



















































