Home Cultura Cultura Italia

La città di Potenza, questa sconosciuta

La città di Potenza, questa sconosciuta
La città di Potenza

Mi dicevano “Ma che ci vai a fare? Non ha niente!” Invece è stata una bella sorpresa perché Potenza è una città da vedere.

Vero è che esiste una parte bassa, scarsamente interessante, dove è situata la stazione ferroviaria, purtroppo situata fuori dal centro, come in molte città italiane. L’albergo, chissà perché detto “dei frati” è pulito e dignitoso, con un parco raccolto e ben tenuto, il prezzo accettabile, la colazione compresa, il personale gentilissimo: peccato che sia semivuoto perché si riempie con l’inizio delle lezioni universitarie, sia di professori che di studenti.

Le scale mobili di Potenza, le più lunghe d’Europa

Ma la vera cosa da segnalare, una felicissima intuizione che dovrebbe essere copiata, è il sistema di otto scale mobili (il più lungo d’Europa) che, dalla parte bassa, portano ai diversi quartieri e in un quarto d’ora al centro storico, cuore artistico e commerciale della città, non grande ma delizioso nell’architettura e ben tenuto, con negozi eleganti e curati nell’esposizione.

Niente orari di bus e biglietterie e taxi da cercare. Gli abitanti offrono la nota cordialità del nostro sud, si fermano a fare due chiacchiere, ti danno preziose indicazioni, ti accompagnano. In poco tempo ho assistito a due matrimoni, uno civile e uno religioso. Il primo si è svolto nella bella sala degli specchi  del teatro cittadino, luminosa e dagli arredi misurati, affittata per l’occasione.

Il Teatro Francesco Stabile di Potenza

Mentre si aspettavano gli sposi una signora, presentatasi come Assessore celebrante, mi accompagna (incredibile) a visitare il delizioso teatro-bomboniera!

A differenza dei nostri matrimoni civili, la cerimonia non ha nulla da invidiare al fasto che accompagna in genere i matrimoni religiosi: molti bei vestiti, graziosi paggetti, e l’usanza, molto presente in meridione, della madrina della sposa, che entra per prima, seguita dagli sposi. Immancabile al sud l’espressione pubblica dei sentimenti e delle aspettative, che gli sposi manifestano dedicandosi reciprocamente un lungo discorso alla fine della cerimonia davanti agli invitati.

Belle e curate le chiese, in particolare quella di San Michele Arcangelo, dove assisto al matrimonio religioso, con lancio di petali di rose. Significativo il cosiddetto giardino del Prefetto, per la cura, i gazebo ed una insolita vegetazione. Degni di nota la torre Guevara, centro di cultura, e la cappella edicola di san Gerardo al centro della via principale.

Un reperto del Museo Archeologico

Da non perdere è il vasto Museo Archeologico Nazionale statale cittadino, cosiddetto MAN.   Il primo piano è dedicato ai reperti di Metaponto e Siris del IV e V secolo aC, ricco di pezzi raffinati e di gioielli di stupefacente modernità. Il secondo piano è dedicato all’archeologia di Potenza, con interessanti corredi funebri e vasi eleganti e ben conservati, alcuni della collezione Lati/Ricciuti, presentata recentemente al grande pubblico (vedi le belle foto).

E torniamo a casa anche con il ricordo del buon sapore dell’ottima cucina, piatti di pasta e  dolcetti fatti in casa. ELISA PRATO

Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di TelegramFacebook, Twitter e YouTube

Photo Gallery