La vigilia di Sampdoria-Cesena
Alla vigilia della sfida del Luigi Ferraris tra Sampdoria e Cesena, in programma sabato 13 settembre 2025, il tecnico blucerchiato Massimo Donati ha incontrato la stampa a Bogliasco. L’allenatore, che deve ancora conquistare i primi punti stagionali, ha affrontato con grande franchezza i temi della partita e le difficoltà vissute finora, chiedendo alla squadra di cambiare passo:
“Abbiamo lavorato bene per due settimane, poi sono arrivati i nuovi giocatori e abbiamo amalgamato il gruppo. Stiamo anche lavorando sulle barriere linguistiche. Il gruppo è davvero omogeneo ed affiatato. È inutile piangersi addosso e non dobbiamo subire. È vero che siamo a quota zero e con quattro punti di ritardo, ma ci sono ancora tante partite”.
“Contano solo i risultati”
Donati ha voluto rimarcare quanto sia fondamentale trasformare il lavoro della settimana in punti in classifica:
“Noi possiamo lavorare bene quanto vogliamo, possiamo fare tutto, ma alla fine un allenatore e una squadra vengono giudicati dai risultati, e da lì non si scappa. Quindi sì, bisogna fare punti, bisogna iniziare a ingranare”.
L’analisi dopo la sconfitta con il Modena
Uno dei passaggi più attesi è stato quello relativo alla sconfitta contro il Modena, che ha lasciato molti rimpianti:
“Con il Modena la squadra non è sparita. La problematica può essere arrivata quando abbiamo subito gol e non abbiamo avuto una reazione forte, ci siamo demoralizzati. Poi abbiamo avuto l’occasione dell’1-1, ma loro hanno fatto 2-0. Anche dopo abbiamo creato, ma l’hanno chiusa loro. È girata un po’ male, però è vero che per un gol non ci si può deprimere, perché tante squadre vanno sotto. Può capitare, ma sul fatto della reazione non abbiamo reagito. È difficile descrivere la partita, ma occasioni le abbiamo avute anche nel secondo tempo. Dobbiamo capire come reagire a un episodio negativo che può capitare durante una partita”.
Il punto sul mercato e la fiducia nella rosa
Donati ha voluto anche chiarire la sua posizione sul mercato estivo e sulla rosa a disposizione:
“L’ho detto l’altra volta, siamo a posto perché credo nella squadra per come è stata creata. Forse sì, c’è qualche centrocampista di troppo, ma non perché chi c’è non mi vada bene. Il problema è che non tutti possono avere lo spazio che vorrei dare. È vero che mancava una punta e la società aveva detto di voler prendere un attaccante, ma non è stato fatto. Io però dei giocatori che ho sono contento. Bisogna tirare fuori il meglio da tutti e faremo di tutto per riuscirci”.
L’inserimento dei nuovi arrivi
Lo sguardo è rivolto anche ai giocatori arrivati da poco, che hanno iniziato a lavorare col gruppo:
“Per iniziare potrebbero partire tutti. Sul finire della partita ho dei dubbi su tutti e tre (i nuovi arrivati), anzi quasi sicuramente non riusciranno a giocare l’intera gara. In queste settimane abbiamo cercato di aumentare gradualmente la loro tenuta e ora valuteremo se sia il caso che inizino oppure no. Che possano reggere tutti e tre i novanta minuti è molto difficile”.
La chiave del match con il Cesena
Per la sfida contro i romagnoli, Donati indica con chiarezza la strada:
“Serve fare punti. Sul come attaccarli abbiamo lavorato in settimana, per due settimane, e cercheremo di mettere in pratica ciò che abbiamo provato. Ma siamo in un momento in cui dobbiamo cercare di fare risultato a prescindere dal come. Dobbiamo trovare la maniera di avere quella cattiveria per fare male quando attacchiamo, a prescindere poi dal come lo facciamo. E dobbiamo essere cattivi e bravi nel difendere, indipendentemente dai moduli o dalle strategie”.
Pedrola e i nazionali carichi
Buone notizie arrivano sul fronte infermeria e dai rientri dai match internazionali:
“Pedrola sta bene, sia fisicamente che mentalmente. Dal primo giorno ha la fiducia e lo sa: quando un giocatore sta bene di testa può fare cose che magari nemmeno lui pensa di poter fare. È in una condizione psicofisica importante e buona. Potrà giocare sia mezz’ora come l’altra volta, sia partire dall’inizio, questo lo vedremo. Ma lui sta bene e può fare la differenza. Chi ha giocato in nazionale è tornato entusiasta, perché hanno fatto bene. Sono arrivati carichi e ora vogliono far bene anche qui”.
Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di Telegram, Facebook, Twitter e YouTube