In campo Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e Protezione Civile
A Castelbianco, nell’entroterra savonese, continuano senza sosta le ricerche del 41enne escursionista scomparso venerdì scorso. Nella giornata di martedì 19 agosto circa sessanta volontari delle associazioni locali hanno battuto sentieri e zone impervie, coordinati dai Vigili del Fuoco attraverso l’Unità di Crisi Locale.
Tecnologie avanzate per delimitare le aree di ricerca
Grazie all’impiego di strumenti topografici applicati al soccorso, i tecnici sono riusciti a restringere progressivamente il perimetro delle operazioni, concentrando le risorse nei punti più critici. Sul campo hanno operato l’Unità di Comando Locale (UCL), una squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale), tre unità cinofile, un nucleo SAPR con droni e due topografi.
Impegno congiunto di forze e associazioni
Alle squadre dei Vigili del Fuoco si sono affiancati il Soccorso Alpino, i soccorritori SMTS (Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali) della Croce Rossa Italiana, la Guardia di Finanza con un elicottero per il monitoraggio dall’alto e le unità della Protezione Civile, supportate da due squadre cinofile. Un lavoro di squadra che ha permesso di controllare dall’alto e a terra una ventina di aree considerate prioritarie, sebbene al momento non sia arrivato alcun esito positivo.
Oggi ricerche mirate in zone ad alto rischio
Per la giornata odierna gli sforzi si concentreranno su falesie, pareti rocciose e gole ripide, luoghi difficili da raggiungere sia a piedi che in elicottero. Qui interverrà personale altamente specializzato nelle manovre su corda, in particolare i Vigili del Fuoco SAF, il Soccorso Alpino e i soccorritori SMTS della Croce Rossa Italiana, con l’obiettivo di esplorare ogni possibile area in cui possa trovarsi l’escursionista disperso.
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