L’aggressione nella casa circondariale spezzina
Un agente della Polizia Penitenziaria è rimasto ferito dopo essere stato colpito con violenti pugni al volto da un detenuto nella casa circondariale della Spezia. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi e l’agente, soccorso tempestivamente, è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie. Secondo quanto ricostruito, l’aggressione sarebbe avvenuta senza un motivo apparente, cogliendo di sorpresa il personale in servizio.
Il detenuto responsabile, un giovane arrestato in Piemonte lo scorso agosto per spaccio di sostanze stupefacenti, si trova ora nella struttura ligure, dove già nelle scorse settimane erano stati segnalati episodi di tensione.
La denuncia del sindacato di categoria
A denunciare l’ennesimo caso di violenza ai danni del personale penitenziario è stato Fabio Pagani, segretario della UILPA Polizia Penitenziaria. “Si tratta di una situazione ormai insostenibile – ha dichiarato – con una media di tre aggressioni al giorno nei confronti degli agenti nelle carceri italiane. Episodi che, oltre a causare lesioni anche gravi, rischiano di compromettere la sicurezza stessa delle strutture”.
Pagani ha sottolineato come alla Spezia manchino strumenti essenziali per il lavoro degli operatori, come radio e telefoni di servizio, e ha chiesto con forza un intervento immediato da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
La richiesta di misure più severe
Secondo la UILPA, il problema non riguarda soltanto la carenza di dotazioni, ma anche la gestione dei detenuti considerati violenti. “È necessario – ha proseguito Pagani – applicare con rigore regimi stringenti nei confronti di chi aggredisce gli agenti. Alla Spezia, purtroppo, questi provvedimenti arrivano spesso in ritardo o, in alcuni casi, non vengono applicati”.
L’episodio riaccende quindi il dibattito sulla sicurezza nelle carceri italiane e sulle condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria, chiamata quotidianamente a gestire situazioni di forte tensione e rischio.
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