La nautica italiana cresce e consolida la leadership internazionale
Il 17 settembre, nella Sala Forum del 65° Salone Nautico Internazionale di Genova, si è svolta la conferenza Boating Economic Forecast con la presentazione della nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG, unico report statistico ufficiale del settore, curato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in collaborazione con Fondazione Edison.
I dati 2024 confermano un comparto in salute: il fatturato dell’industria nautica italiana ha raggiunto 8,60 miliardi di euro, con una crescita del +3,2% rispetto all’anno precedente e il massimo storico mai registrato. La spinta arriva soprattutto dall’alto di gamma e dal segmento dei superyacht, che continuano a guidare il mercato globale. Diversa la situazione per la piccola nautica, che ha registrato un calo del 10% legato a fattori congiunturali come l’eccesso di stock in alcuni mercati, la minore fiducia dei consumatori e un quadro geopolitico incerto.

Le prospettive: un 2025 complesso, ma ripresa attesa dal 2026
Secondo Stefano Pagani Isnardi, direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, la sofferenza della piccola industria, sommata agli effetti dei dazi americani, potrebbe rallentare il comparto anche nel 2025. Tuttavia, gli operatori prevedono una ripresa già nel biennio 2026-2027. Il Salone Nautico stesso, con i suoi nuovi modelli e l’attenzione alle tendenze di mercato, è considerato un volano di fiducia per gli armatori e per l’intera filiera.
Export protagonista: l’Italia primo Paese al mondo nella cantieristica nautica
Il 2024 ha segnato la fase di normalizzazione della crescita dopo il boom post-pandemico, con un fatturato complessivo di 8,6 miliardi, di cui il 70,3% destinato ai mercati esteri. La produzione nazionale ha contribuito per 7,55 miliardi di euro, con un livello di internazionalizzazione altissimo: il 78% del fatturato arriva infatti dall’export.
Gli addetti del settore hanno raggiunto le 31.480 unità, con un incremento del 2,6%, e il contributo al PIL italiano è salito a 7,40 miliardi. Un dato che sottolinea la rilevanza economica della nautica da diporto nel panorama industriale nazionale.
Cantieristica e superyacht trainano il settore
La cantieristica ha generato 5,4 miliardi di euro di fatturato, con l’89% della produzione destinata ai mercati esteri. “Nel 2024 l’Italia si è confermata primo Paese esportatore al mondo nella cantieristica nautica”, ha dichiarato Marco Fortis, direttore e vicepresidente di Fondazione Edison.
L’export delle “imbarcazioni da diporto e sportive” ha superato i 4,3 miliardi di euro (+7,5% sul 2023), con una propensione all’export vicina al 90%. Gli Stati Uniti si confermano tra i mercati principali, soprattutto per le unità sotto i 24 metri, sebbene le incertezze tariffarie abbiano pesato sugli ordini.
L’Italia domina il Global Order Book 2024
La leadership italiana trova conferma nel Global Order Book 2024 della rivista Showboats International, che assegna all’Italia il primo posto mondiale per ordini di superyacht: 572 yacht in costruzione, pari al 50% del totale globale. Seguono la Turchia (146 yacht), i Paesi Bassi (69) e il Regno Unito (81).
Venti anni di crescita dell’export
Le imbarcazioni da diporto e sportive rientrano tra i settori manifatturieri italiani con i maggiori incrementi dell’export dall’inizio del millennio. Nel 2000 le esportazioni ammontavano a 850 milioni di euro; nel 2024 hanno toccato i 4,3 miliardi, segnando un aumento del +405,8%. Un risultato che conferma la solidità e la capacità competitiva dell’industria nautica italiana a livello internazionale.
La nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG è disponibile sul sito ufficiale: lanauticaincifre.it
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