Oggi si festeggiano i cani, è la giornata dei nostri pelosetti, sarà sicuramente una giornata di festa per la maggioranza di loro
Oggi si festeggiano i cani, è la giornata dei nostri pelosetti. Non lo è per una forte minoranza dei cani costretti a vivere in spazi angusti e sporchi o alla catena, per quelli che oggi perderanno la vita per incuria dei loro proprietari, perchè magari li abbandonano al caldo in auto o su un balcone o peggio li picchiano e li seviziano per loro non è una festa, è un giorno di tortura come gli altri.
Ma proprio quelli che la festa non sanno cosa sia sono gli oltre 150.000 cani che vivono nei canili, molti dei quali abbandonati (o per rinuncia di proprietà) proprio in questi giorni e che vivono con nel cuore la speranza che il padrone torni a prendeli e a riportali a casa, o per quelli che nei freddi box di un canile ci sono da una vita e sperano di essere portati via ogni volta che qualcuno si avvicina alla loro gabbia.
Continua ad essere un giorno di disperazione come gli altri giorni invece per circa un milione di randagi che vivono nella speranza di poter mangiare, di poter crescere i loro piccoli, di guarire dalle malattie e di non essere mangiati da pulci e zecche. Per loro non è festa.
“Anche oggi oltre mille cani saranno avvelenati, molti picchiati e qualcuno ucciso, anche oggi migliaia di randagi non mangeranno- scrive in una nota l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- e altre migliaia saranno legati alla catena o chiusi in spazi angusti e sicuramente dimentichiamo qualche malvagità commessa dagli umani a danno di queste anime pure, e fino a quando questi soprusi non finiranno- conclude la nota AIDAA- non si potrà parlare di festa, ma al massimo di giornata di lotta per i dirittti dei cani”.