Stamane a Genova, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la sindaca Silvia Salis ha presentato a Palazzo Tursi un progetto sperimentale, che sarà avviato in 4 scuole comunali “sull’educazione sessuale e affettiva”.
“Proporremo ai genitori a partire da gennaio per quattro scuole d’infanzia – ha dichiarato Salis – un’educazione affettiva per i bambini più piccoli. Credo che sia importante come messaggio ed è importante anche dar seguito a quella che è la nostra posizione su questo argomento. Una posizione molto chiara: crediamo che ci sia un grande bisogno di un’educazione sessuo-affettiva per i più giovani. Quindi diamo seguito a quello in cui crediamo”.
“Era chiaro – ha commentato il prof. genovese Paolo Becchi – non bastavano le scuole all’indotttrinamento.
Bisognava cominciare da quelle che un tempo si chiamavano scuole materne. E che ora serviranno per far capire ai bambini che le madri e i padri non esistono, che non si nasce con il ‘pisello’ o la ‘patatina’, perchè il sesso biologico non esiste e che se vogliono possono con i loro genitori già procedere al percorso per cambiare sesso.
È in effetti una posizione molto chiara: questa ‘educazione’ per i bambini più piccoli verrà fatta nelle scuole.
Dicono che in questo modo vogliono combattere la violenza sulle donne, ma sono loro a fare la prima violenza su bambini innocenti.
Io sono vecchio e i miei figli sono già adulti, ma mi appello ai genitori giovani. Togliete i vostri bambini da quelle scuole comunali o se non potete protestate contro questa violenza sui vostri figli”.



















































