Raid vandalico al liceo Da Vinci in via Arecco a Genova, durante l’occupazione di alcuni studenti. La Polizia di Stato ha identificato i primi presunti responsabili.
Secondo quanto trapelato dalle indagini della Digos genovese si tratta di minorenni (15-17 anni) che sono stati definiti come giovanissimi “teppisti” italiani e “maranza” ossia migranti di 2^ generazione.
Sarebbero stati quindi esclusi i ragazzi che gravitano nei movimenti dell’estrema destra genovese, nonostante la svastica tracciata su un muro durante il raid di sabato notte.
Gli investigatori della Digos non hanno ancora identificato a tutti i partecipanti al raid vandalico e per questo non ha mandato un’informativa scritta alla Procura del Tribunale per i Minorenni.
Intanto, oggi i colleghi della Polizia scientifica sono tornati al liceo Da Vinci per raccogliere altre eventuali impronte e tracce lasciate dal gruppo di assalitori.
Secondo alcuni testimoni, i giovanissimi “teppisti” italiani e i “maranza” avrebbero fatto irruzione nella scuola inneggiando al duce e al termine del raid hanno dipinto una svastica con lo spray.
Al vaglio degli investigatori c’è anche l’eventuale collegamento con altri raid vandalici accaduti nelle scorse settimane a Genova.
Il primo al Calvino di Sestri Ponente e l’altro all’istituto Nautico.
Nella prima scuola un gruppo di una ventina di giovanissimi avrebbe provato a entrare dentro l’edificio per tre giorni: un assalto evitato grazie all’intervento di alcuni genitori e studenti universitari che sono intervenuti.
Al Nautico, invece, gli studenti sarebbero stati chiusi nella palestra tanto che erano intervenuti gli agenti della Digos per indagare sull’episodio.
Per il caso Da Vinci, non è escluso che possano esserci approfondimenti anche sulle tempistiche dell’intervento delle Forze dell’ordine che, secondo gli studenti occupanti, che peraltro non hanno reagito alla violenta provocazione, sarebbero arrivate solo dopo un’ora e mezza dalla prima chiamata al 112.
Raid al Da Vinci, Polizia: descritti da testimoni come maranza. Svastiche sui muri

















































