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Genoa, bufera sul mancato pagamento di Jagiello

Enrico Preziosi

Il Genoa si trova in mezzo ad un vero e proprio caso di finanza e mercato internazionale riguardante Jagiello.

Il calciatore polacco è al centro di una disputa tra il suo vecchio club – lo Zaglebie Lubin – e il Genoa – società in cui milita dal gennaio 2019 – in merito al pagamento del cartellino da parte dei rossoblù.

A tal proposito, la FIFA ha condannato il Genoa a saldare il debito (800 mila euro) entro 45 giorni dalla notifica delle coordinate bancarie da parte dello Zaglebie Lubin, pena un blocco del mercato dei trasferimenti per le prossime tre sessioni.

Tuttavia, stando a quanto segnalato dalla società polacca, il club di Preziosi non ha ancora proceduto a completare il pagamento. «Zaglebie Lubin S.A. informa che il 15 aprile è scaduto il termine di pagamento per la maggior parte degli importi dovuti per il trasferimento di Filip Jagiełło dal nostro Club al Genoa F.C.», si legge in una nota.

«Questo in accordo con la decisione del Single Judge of the Players’ Status Committee emessa dalla FIFA il 27 gennaio, che ha concesso al club italiano 45 giorni (contati dal 24 febbraio quando lo Zaglebie Lubin ha indicato il numero di conto per il pagamento) per effettuare il pagamento.

La dichiarazione ufficiale della FIFA afferma inoltre che se il Genoa non dovesse pagare questo importo, ciò potrebbe portare a gravi conseguenze, tra cui un blocco del mercato dei trasferimenti (acquisti o prestiti) per le successive tre sessioni.

Vogliamo anche informare che da quando è stato effettuato il trasferimento, il Genoa non ha pagato alcuna fattura, ha evitato anche il contatto con lo Zaglebie Lubin e non ha risposto a nessuna lettera ufficiale o notifica di pagamento inviate dal nostro Club».

 

Serie A, Simulazione campionato: Samp salva, Genoa in B

Genoa-Napoli, Nicola: Dobbiamo ripartire dalla prestazione
Nicola

Il Coronavirus ha lasciato il calcio giocato in soffitta e qualche esperto analista si è divertito a simulare come andrà a finire il campionato se si dovesse tornare a giocare.

In attesa di sapere se la Serie A verrà portata a termine oppure annullata in via definitiva, Opta ha elaborato una previsione sulla classifica finale del campionato italiano tenendo conto di parametri come la qualità di attacco e di difesa, che dipendono dai quattro anni di risultati storici.

Dopo aver simulato per 10mila volte le partite non ancora disputate, la Juventus si sarebbe laureata campione d’Italia davanti a Lazio, Inter, Atalanta e Roma. Buone notizie per la Sampdoria, che si salverebbe al pari del Lecce. Retrocessione in Serie B prevista invece per Genoa, Spal e Brescia.

Il Nano Morgante | Il terreno fertile della socialità

Il Nano Morgante | Il terreno fertile dell socialità

In contro-tendenza al taglio economico apportato oggidì al tessuto dei sentimenti, si consideri sempre e comunque un buon investimento riaccostare l’uomo alle proprie spontanee emozioni.

Tale accostamento è una necessaria reazione a questo work-in-regress umano, all’impoverimento affettivo che quotidianamente ristagna, seppur oggetto di investimento etico e di un pensiero tanto massificato, quanto astratto.

Ciò si esemplifica,  massimamente,  nell’usuale esercizio di una malriposta idea di autonomia,  che non può placare, né , convincere, le fondamentali istanze interiori in cui l’essere umano (non) trova sostegno e sano nutrimento.

Permanendo in questo genere di riflessione, ne consegue  l’improvvido progetto di spodestare la qualità sacra ed arcadica dalla nostra esistenza, distanziandosene irrimediabilmente come “su un piano inclinato di 55 gradi dove è impossibile non scivolare” (cit. Dostoevskij).

Questa autonomia, frutto di una forma di astenia intellettiva, è preceduta dal servaggio  fluttuante per idoleggiati pensieri, esposti in bella vista a quell’ emporio dell’apparenza che bene identifica il contemporaneo modello di esistenza.

In relazione a tale asservita condizione, si può comunque convenire, o dissentire, sulla bontà di un principio economico applicato, per prassi,  alle dinamiche interpersonali. E’ facile osservare, in tal senso, l’alterata ed artificiosa inter-azione tra sentimenti in senso astratto e loro malsana pratica quotidiana.

Di tale “tessuto economico-affettivo”, che indossiamo ogni giorno,  riusciamo persino ad essere orgogliosi.

Insomma, nella ricorsività delle vicende, il presente sopporta il difettoso stato di lucidità dell’uomo, che, non aderendo minimamente alla propria dimensione originaria, reputa di trovare la propria felicità su un terreno differente ed estraneo al “terreno della socialità”.

E’ la dimensione che, per estensione, mi porta a menzionare l’affermazione di Freud: “la felicità é soddisfazione ritardata di un desiderio preistorico”.

Mutuo da ciò, in conclusione, il personale pensiero che solo ri-attingendo ai desideri affettivi dell’infanzia possiamo riconsegnarci la serenità da adulti.

Massimiliano Barbin Bertorelli

Si chiama Immuni l’app che traccerà i contagi

I fondatori della Bending Spoons

E’ stata scelta l’app che traccerà i contagi. Il commissario straordinario Domenico Arcuri, infatti, ha firmato l’ordinanza di stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons, la quale si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi.

L’app si chiamerà Immuni e sarà scaricabile su base volontaria.

L’app sarà dotata di due funzioni. Di tracciare i contatti tramite bluetooth e di tenere un quadro clinico delle condizioni di salute di ogni cittadino.

La Bending Spoons, è una società italina. L’impresa, era stata fondata nel 2013 da cinque soci, allora under 30, figura al numero uno in Europa per lo sviluppo di app per iPhone e tra le prime dieci al mondo per download.

La sede iniziale era a Copenaghen, ma già nel 2014 è stata spostata a Milano dove è rimasta da allora, in corso Como, nei pressi del distretto di Porta Nuova.

L’azienda sviluppa app utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo.

Una dozzina di app, con oltre 200 milioni di download complessivi, 270.000 nuovi utenti al giorno e 45,5 milioni di fatturato nel 2018 frutto del lavoro di un team internazionale composto da oltre 150 persone. Tra le principali app realizzate vi sono Playond, 30 Day Fitness, Splice, Yoga Wave, Live Quiz e Sleep.

I cinque fondatori sono:

Luca Ferrari, nato nel 1985, amministratore delegato, due lauree magistrali in Ingegneria Elettronica a Padova e in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Copenaghen, un’esperienza alla McKinsey.

Francesco Patarnello, anch’egli del 1985 e con due lauree in ingegneria, imprenditore dal 2010, per la sua prima startup ha raccolto finanziamenti per oltre un milione di euro. Si occupa di marketing.

Matteo Danieli, del 1984, doppia laurea in ingegneria ed esperienza in Nokia, attivo sulle infrastrutture server, sul design di prodotti e in ambito monetizzazione.

Luca Querella, ha due lauree in Informatica e in Ingegneria informatica, esperienza in diverse startup e dedito all’architettura del software e di programmazione iOS.

Tomasz Greber, polacco, nato nel 1984, ha oltre 15 anni di esperienza nel campo del digital design e attualmente si occupa di sviluppo di prodotti, prototipazione e design d’interfaccia mobile, di marketing e di produzione del contenuto.

A Villa Scassi arrivati 10 tablet donati dall’UNAMSI

I panificatori genovesi portano la focaccia al Villa Scassi

Arrivati anche oltre a 30 kg di focaccia genovese dall’Associazione Panificatori di Genova

L’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione (UNAMSI) ha donato 10 i tablet all’Ospedale Villa Scassi.

I tablet sono finalizzati ad agevolare la comunicazione a distanza dei pazienti con i familiari in questo momento di emergenza. Le nuove acquisizioni vanno ad implementare la dotazione di quelli già attualmente in uso per questa attività nell’area del Pronto Soccorso e in OBI e nei reparti Covid.

Questa mattina l’Associazione Panificatori di Genova e Provincia di Confcommercio ha consegnato 30 kg della classica focaccia genovese a medici, infermieri e personale ospedaliero del Villa Scassi.

Covid-19 | In arrivo da Roma sette nuovi medici per la Liguria

Croce Bianca Genovese (foto di repertorio)

La Croce Bianca Genovese, insieme alle alle Colonne Mobili Regionali di Emilia-Romagna e Lombardia, è presente all’aeroporto G. Marconi di Bologna con il proprio Van 9 posti per trasferire in Liguria sette dei medici giunti nel capoluogo emiliano con un volo speciale da Roma.

L’arrivo in Liguria del personale (2 medici per la ASL 2, 3 per la ASL 3, 1 per la ASL 4 e uno per la ASL 5) è previsto nella serata odierna e andrà a rinforzare gli organici della regione per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

L’ultima campata, Bucci: per noi il 25 aprile sarà ‘Festa della Ricongiunzione’

Nuovo Ponte di Genova (foto d'archivio)

“Ci piacerebbe se l’ultima campata del nuovo viadotto sul Polcevera fosse varata il 25 aprile, in quel giorno che per tutto il Paese è la Festa della Liberazione e che per la nostra città potrebbe diventare la ‘Festa della ricongiunzione’, con il Levante e il Ponente finalmente riuniti dal nuovo Ponte di Genova”.

Lo ha dichiarato stasera il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci, parlando dei progressi nel cantiere del viadotto dove oggi è stata sollevata in quota una campata da 44 metri, la terz’ultima.

“Mancano solo 88 metri – ha spiegato Bucci – affinché il Ponte sia completamente visibile in linea.

Lunedì isseremo la campata tra le pile 2 e 3 con l’ausilio degli strand jack.

Infine sarà il turno della campata tra le pile 11 e 12, che speriamo di varare il 25 aprile”.

Il sindaco Bucci ha anche annunciato alcune nuove donazioni sul conto corrente attivato dal Comune di Genova per implementare il plafond dei buoni spesa per l’emergenza coronavirus. Sono arrivati 50 mila euro dal gruppo Duferco e altrettanti dal gruppo Spinelli.

 

Rsa Pietro Torriglia a Chiavari, assenti 16 su 20 operatori: commissariamento

Sindaco di Chiavari Marco Di Capua

Rinforzi e commissariamento per la Rsa Torriglia di Chiavari, che è in grave difficoltà per i numerosi positivi al coronavirus (oltre 50 su 59 ospiti e carenza di personale).

Nella struttura, che fa capo ad una fondazione nel cui consiglio c’è anche il rappresentante del Comune di Chiavari, si sono registrati 5 morti con coronavirus.

Solo 4 su 20 i dipendenti rimasti al lavoro: gli altri risultano in malattia, ferie o positivi al Covid-19.

Ieri, alla luce di questa grave situazione, il sindaco di Chiavari Marco Di Capua aveva scritto al Prefetto, Alisa, Regione e Asl4 chiedendo un intervento urgente.

La Prefettura ha quindi risposto richiedendo 20 tra medici, infermieri e operatori coio-sanitari alla Protezione civile nazionale. Inoltre, Alisa ha avanzato la proposta di commissariamento che il sindaco ha condiviso.

“Ringrazio Regione, Alisa e Asl4 – ha riferito il sindaco Di Capua – per aver attivato misure di emergenza per tutelare la salute degli ospiti della struttura.

Condivido la proposta del dottor Locatelli di Alisa di commissariare la Casa di Riposo Torriglia per garantirne la corretta funzionalità e la piena assistenza a tutti gli anziani ospiti e al personale che vi opera”.

Di Capua però ha declinato l’invito a svolgere il ruolo di commissario proponendo una rosa di tre persone da scegliere,  che hanno dato la disponibilità.

Si tratta di Luigi Calcagno (già primario pneumologo Asl4), Federico Bianchi (cardiologo, già Responsabile di Struttura Semplice ‘Asl4) e Dino Sambuceti (geriatra Asl4).

 

Negozi area post-Morandi: dopo questa altra batosta rischiamo di chiudere per sempre

Il Ponte Morandi a Genova (foto d'archivio)

“In questo momento delicato per il nostro settore produttivo, ritengo si debbano fare alcune considerazioni sul tessuto economico di Sampierdarena e San Teodoro. La maggior parte degli esercizi commerciali, a seguito dei decreti del Governo, da molte settimane sono in lockdown. Altre attività hanno proseguito il loro lavoro non senza difficoltà, dovendo seguire severe prescrizioni dal punto di vista sanitario”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere delegato al Commercio del Municipio Centro Ovest Michele Pastorino (Lega).

“Tuttavia – ha aggiunto Pastorino – i commercianti non si sono fatti cogliere impreparati.

Infatti, oltre a seguire da oltre vent’anni il protocollo HACCP, riguardo alla conservazione degli alimenti, alla pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature, nelle ultime settimane si sono dotati di mascherine, guanti e in alcuni casi pannelli di plexiglass montati sui banconi.

In questi giorni ho ricevuto il grido di allarme da parte di molti colleghi commercianti, che ancora risentono delle conseguenze negative del post-Morandi e che, col protrarsi di questa emergenza sanitaria, rischiano di non rialzare le loro saracinesche.

A differenza di quanto fatto da Comune e Regione, con gli assessori Bordilli e Benveduti, dal Governo ci saremmo aspettati strumenti di sostegno diversi, che non siamo limitati ai finanziamenti a tasso agevolato, erogati dalle banche e garantiti dallo Stato.

Questo strumento prevede che il titolare dell’azienda possa richiedere un prestito pari al 25% del fatturato dell’anno precedente e comunque fino a 25mila euro.

Nonostante le rassicurazioni del mondo bancario, va ricordato che ogni azienda viene classificata dal proprio istituto di credito attraverso un indice di affidabilità e solvibilità, paragonabile al Rating dato agli Stati.

L’accesso al credito di alcune aziende in difficoltà, seppur garantito dallo Stato, potrebbe rivelarsi difficile.

In un periodo di economia crescente, se i fondamentali dell’azienda sono positivi, l’accesso ponderato al credito produrrebbe un meccanismo virtuoso di crescita aziendale.

Invece, in seguito a questa emergenza sanitaria in atto, i consumi subiranno una fisiologica contrazione.

Per questo motivo i commercianti, i piccoli imprenditori e gli artigiani dovranno valutare con molta attenzione se accedere ai finanziamenti con un ulteriore indebitamento.

Contributi statali a fondo perduto, invece, servirebbero a dare la liquidità necessaria che le piccole e medie imprese richiedono.

Per venire incontro a tutte le aziende, il governo dovrebbe valutare un maggior utilizzo del credito di imposta, al fine di abbassare l’imponibile fiscale e un bonus affitto per l’anno economico.

Una burocrazia più snella e una Flat Tax più equa sarebbero gli strumenti adeguati per sostenere il settore commerciale. Ci aspettiamo, quindi, che il governo faccia la sua parte, non limitandosi a slogan, dando invece un aiuto concreto alle attività economiche”.

 

Primo Maggio non si tocca, Cisl Liguria: tenere chiusi i supermercati

Sanità: botta e risposta tra Cisl e Gratarola su case e ospedali di comunità
Luca Maestripieri (Cisl)

“Questa mattina abbiamo scritto al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e all’assessore alle Attività produttive Andrea Benveduti per chiedere la chiusura per l’intera giornata del primo maggio di tutti i punti vendita della grande distribuzione”.

Lo hanno riferito oggi Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl della Liguria e Silvia Avanzino, segretario generale Fisascat.

“Abbiamo preso atto positivamente – hanno aggiunto – del primo passo fatto dalla Regione con il provvedimento relativo alla chiusura domenicale pomeridiana, pur ritenendo i lavoratori meritassero maggior riposo in ragione dello sforzo che stanno sostenendo.

Chiediamo adesso un segnale chiaro e preciso: occorre adottare un provvedimento di chiusura dei punti vendita della grande distribuzione nella giornata della Festa del Lavoro e per consentire il giusto riposo dei dipendenti in una giornata così simbolica che assume anche maggiore rilievo in ragione  della fase che sta vivendo il mondo del lavoro”.