“Sono inorridita e preoccupata da quanto accaduto ieri in consiglio comunale a Genova dove la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Francesca Ghio, nel giustificare i continui atti vandalici contro la targa in memoria di Norma Cossetto, è arrivata ad affermare che ‘per verità storica, Norma Cossetto era iscritta al partito fascista’.
Quello che sorprende ancora di più è il fatto che la stessa esponente di Avs denunciò le violenze subite all’età di dodici anni.
Possibile che, chi ha subito un simile orrore, di fronte agli stupri, alle sevizie e all’omicidio della giovane istriana, martire delle foibe e Medaglia d’Oro al valor Civile alla Memoria, debba soffermarsi a precisare inutilmente che era solo ‘una fascista’. Quasi la frase fosse tesa a sminuire e giustificare la ferocia subìta dalla giovane donna”.
Lo ha dichiarato stamane l’assessore gionale Simona Ferro (FdI).
“Evidentemente – ha spiegato Ferro – Francesca Ghio, accecata dall’odio e dal furore ideologico che contraddistingue certa sinistra, dimentica come il Quirinale abbia consegnato la Medaglia d’Oro a Norma Cossetto con la seguente motivazione: ‘Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio’.
Il prossimo passo quale sarà? Accusare il Quirinale di apologia del fascismo?
Ci tengo a ribadire ancora una volta come non ci debba mai essere spazio per la violenza e nessuna giustificazione di sorta.
Non è ammissibile che, continuando ad adottare un atteggiamento ostativo e mai a sostegno delle vittime di comportamenti violenti, si torni indietro su temi di fondamentale importanza per cui combattiamo tante battaglie in modo fermo e deciso”.