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Liguria, il reato più denunciato è il furto. Poi danneggiamento e truffa

Furti in casa (foto d'archivio)

E’ il furto il reato più denunciato in Liguria. Infatti, rappresenta il 43% delle denunce complessive (dati 2015-2021) ma con una riduzione media annua superiore a quanto riscontrato a livello nazionale e macroregionale.

La seconda tipologia di reato più diffusa è il danneggiamento, anche questo in diminuzione.

Mentre aumentano, ma in modo contenuto rispetto al resto del Paese, truffe e frodi informatiche, terza tipologia di reato più diffusa.

Sono alcuni trend che emergono dai report diffusi oggi dai responsabili dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata.

Secondo i report, la Liguria viene identificata come regione “relativamente più sicura rispetto ad altre d’Italia o del Nord Ovest”: la percezione del rischio di criminalità, calcolata come percentuale delle famiglie che dichiarano che la zona in cui vivono è “molto o abbastanza” a rischio criminalità sul totale delle famiglie, è sempre inferiore alla percezione media rilevata (periodo 2015-21).

Comparando i valori liguri a quelli delle altre regioni, si evidenzia che la Liguria è al 16/mo posto.

I ricercatori spiegano che i dati potrebbero essere stati alterati dal 2020, anno dell’emergenza Covid.

Un capitolo riguarda i beni confiscati alle mafie “per cui per la prima volta abbiamo deciso di strutturare un monitoraggio” ha spiegato stamane l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti (Lega).

Attualmente in Liguria si trovano 476 immobili confiscati, di cui 329 (69%), ancora gestiti dall’Agenzia nazionale, e 147 (31%) già destinati.

Il volume più alto degli immobili si trova tra la provincia di Genova e quella di Savona, mentre la quota maggiore di immobili destinati è nell’area della Spezia e quella minore nella provincia di Imperia. Spostando l’attenzione sulle attività produttive, risultano oggi confiscate alle mafie 50 aziende, di cui 31 (62%) ancora in gestione e 19 (38%) destinate.

“In quest’ambito – ha aggiunto Benveduti – abbiamo concluso un bando per la ristrutturazione di otto beni immobili confiscati nei comuni di Genova, La Spezia, Spotorno, Arcola, Pietra Ligure e Serra Riccò. Con 480 mila euro, accompagniamo i Comuni nel recupero che genererà 700 mila euro di investimenti e promuoverà la legalità”.