“In Liguria le gestioni commissariali continueranno. Ora stiamo facendo la valutazione giuridica nell’immediato, ma non dovrebbero esserci assolutamente problemi, le opere devono andare avanti”.
Lo ha riferito stamane il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) a margine del convegno “Quo vadis terra” in corso a Palazzo Ducale di Genova, intervistato sul caso Toti e dopo che la giunta ieri in consiglio regionale ha annunciato di volere andare avanti “per rispetto dei liguri”.
Per quanto riguarda la gestione commissariale per lo spostamento del rigassificatore al largo di Vado Ligure, che era stata affidata a Giovanni Toti, questa dovrebbe andare al governatore facente funzioni Alessandro Piana (Lega).
“Sì, c’è una tesi che sia automatico perché il commissario è il presidente, si tratta di vedere giuridicamente qual è il percorso” ha spiegato il ministro Pichetto Fratin.
Sull’incarico di commissario per lo scolmatore del Bisagno all’assessore regionale Giacomo Giampedrone il ministro ha spiegato che “è una valutazione che dovrà essere fatta anche in ambito regionale”.
Pichetto Fratin ha poi smentito che possano esserci impatti sui tempi delle procedure Via: “La Valutazione di impatto ambientale va avanti con un organismo indipendente, la commissione Via-Vas, che non confligge nel modo più assoluto”.
Rigassificatore Vado Ligure
“Il rigassificatore a Vado Ligure – ha precisato Pichetto Fratin – procederà nel modo ordinario, non varia nulla. Per fine anno dovremmo avere l’ok definitivo per la Valutazione dell’impatto Ambientale poi mese più mese meno è difficile valutare. Sono convinto che le istituzioni devono essere istituzioni, al di là dell’appartenenza politica. Per esempio, ho un rapporto eccellentissimo con l’Emilia Romagna, stiamo andando avanti sul rigassificatore a Ravenna e siamo di colori diversi”.