Al Fattore Comune 2025 a Genova il vicepresidente regionale Alessandro Piana annuncia il riconoscimento IGP dell’oliva Taggiasca Liguria, valorizzando le eccellenze liguri come l’Olio Riviera Ligure DOP, la Focaccia di Recco IGP e il Basilico Genovese DOP, alla presenza di Eleonora Iacovoni del Ministero
Il 21 novembre 2025, durante l’inaugurazione di Fattore Comune 2025 a Genova, il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura, Alessandro Piana, ha posto l’accento su un momento storico per l’agroalimentare ligure: il riconoscimento IGP per l’oliva Taggiasca Ligure. Questo traguardo non è solo un onore simbolico, ma rappresenta un passo decisivo che unisce le istituzioni, i produttori locali e il valore culturale del paesaggio agricolo ligure.
Il valore strategico dell’IGP Taggiasca
Piana ha sottolineato come l’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta per l’oliva Taggiasca sia il frutto di “anni di lavoro, dialogo e grande determinazione da parte della filiera”: un percorso che ha visto i produttori liguri unirsi per garantire qualità, tracciabilità e tutela. Il riconoscimento, atteso da più di 25 anni, offre ora nuove prospettive commerciali sia sui mercati nazionali sia su quelli internazionali, rafforzando l’identità ligure.
Secondo il Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP, il marchio IGP protegge l’oliva Taggiasca dalle imitazioni e garantisce che ogni fase della produzione — dalla raccolta alla trasformazione — rimanga radicata nel territorio ligure. Questo non tutela solo il prodotto, ma valorizza il paesaggio coltivato, la cultura contadina e il patrimonio identitario regionale.

Fattore Comune 2025: un palcoscenico per le eccellenze liguri
La manifestazione Fattore Comune, che ogni anno richiama consorzi, amministratori, produttori e istituzioni, assume un significato ancora maggiore in questa edizione. Non solo celebra la novità dell’Oliva Taggiasca IGP, ma promuove anche altre denominazioni storiche della Liguria: l’Olio Riviera Ligure DOP, la Focaccia di Recco col formaggio IGP, il Basilico Genovese DOP, il Moscatello di Taggia DOC, e le produzioni dell’enoteca regionale ligure.
La presenza di Eleonora Iacovoni, direttore generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ha confermato la rilevanza nazionale dell’evento e la condivisione istituzionale del progetto di valorizzazione delle filiere di qualità.
Un riconoscimento che rafforza la filiera ligure
Per il presidente dell’Associazione dei produttori di Olive Taggiasche Liguri, Carlo Siffredi, l’IGP rappresenta un punto di partenza. Non si tratta solo di tutelare un prodotto iconico, ma di consolidare una filiera sostenibile, professionale e capace di proiettarsi su mercati più ampi. Questo riconoscimento permette di rafforzare l’economia locale, valorizzare il paesaggio terraced tipico delle colline liguri e incentivare pratiche agricole rispettose dell’ambiente.
Impatti sul turismo e sull’identità territoriale
Il vicepresidente regionale Piana ha evidenziato anche il legame tra la crescita dell’agroalimentare e il turismo del gusto: il marchio IGP per la Taggiasca non valorizza soltanto un’oliva, ma una cultura agricola e un territorio unico. Questo prodotto d’eccellenza diventa un volano per il turismo gastronomico, capace di attrarre visitatori interessati non solo ai sapori ma anche all’autenticità e alla storia della Liguria.
Inoltre, la Giunta regionale ha già predisposto strategie per promuovere l’IGP con campagne di comunicazione dedicate, azioni di rafforzamento della filiera e iniziative per l’export. In parallelo, progetti come “Olio e Territori”, nati dalla collaborazione tra CNA Imperia e l’Istituto Alberghiero “Ruffini – Aicardi”, coinvolgono le nuove generazioni nell’interpretare la tradizione con creatività: gelato all’olio taggiasco, dolci e piatti innovativi nascono dalle scuole per raccontare l’identità ligure.
Il ruolo istituzionale: il Ministero e la valorizzazione nazionale
La partecipazione di Eleonora Iacovoni al Fattore Comune sottolinea l’impegno del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare (MASAF) nella valorizzazione delle produzioni certificate. Il riconoscimento IGP per la Taggiasca è visto come un segnale forte di coesione tra istituzioni nazionali, regionali e produttori. In un momento in cui le Indicazioni Geografiche rappresentano uno degli strumenti più efficaci per la tutela e la crescita delle filiere agroalimentari, il ruolo del Ministero è cruciale nel supportare la promozione, la tracciabilità e il controllo qualitativo.
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