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Genova, stop ai bidoni intelligenti: 30 milioni spesi per sostituire solo 5.700 cassonetti su 26 mila

Genova, stop ai bidoni intelligenti: 30 milioni spesi per sostituire solo 5.700 cassonetti su 26 mila
I cassonetti smart

Fine del progetto dei bidoni intelligenti: 30 milioni di euro spesi e risultati modesti

Dopo tre anni di sperimentazione, cala il sipario sul progetto dei cosiddetti bidoni intelligenti, l’iniziativa avviata nel 2022 per rinnovare la raccolta dei rifiuti a Genova con l’obiettivo di rendere più efficiente la differenziata. L’idea, sostenuta dalla precedente amministrazione, prevedeva la sostituzione graduale dei 26 mila cassonetti cittadini con modelli “smart” dotati di chiusura elettronica e sistemi di monitoraggio.

Il progetto si ferma però ben prima del completamento: sono stati installati circa 5.700 cassonetti, a fronte di una spesa complessiva di circa 30 milioni di euro. Di questi, 17 milioni sono stati destinati ai bidoni e il resto ai nuovi camion “bilaterali”, necessari per la raccolta automatizzata.

Le motivazioni dello stop e il bilancio dell’assessora Pericu

A ufficializzare lo stop definitivo è stata l’assessora all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti del Comune di Genova, Silvia Pericu (Lista Salis), durante la seduta del consiglio comunale.

Rispondendo a un’interrogazione del consigliere di Avs Lorenzo Garzarelli, l’assessora ha tracciato il bilancio di una sperimentazione rimasta incompleta: “Ne sono stati posizionati 5.300 e ne restano circa 400 da installare a Sampierdarena. Ad oggi sono stati spesi circa 30 milioni di euro. L’idea era quella di migliorare la raccolta differenziata e raggiungere il 65% entro il 2027, ma la percentuale cittadina si ferma oggi al 54%”.

La sospensione del progetto, inizialmente temporanea, è diventata definitiva a causa di “incompatibilità con altri cantieri e progetti in corso”, come quelli legati ai quattro assi di scorrimento, oltre che per difficoltà logistiche nella gestione della raccolta.

I quartieri coinvolti e l’impatto sulla raccolta differenziata

I cassonetti intelligenti sono stati installati lungo gli assi principali della città, in quartieri come Molassana, San Fruttuoso, Albaro, Nervi, Sturla, San Martino, San Teodoro, Sampierdarena, Prè, Oregina, Lagaccio, Maddalena, Molo e Castelletto. Nei quartieri interessati si è registrato un incremento medio della raccolta differenziata di circa il 3% all’anno, ma l’assessora Pericu ha sottolineato che il progetto “è partito privo di una reale fase di sperimentazione, e non è stato sfruttato appieno nelle sue potenzialità”.

I circa 400 cassonetti ancora da collocare tra la Foce e Sampierdarena saranno installati nei prossimi mesi, prima del blocco definitivo del programma, come annunciato da Amiu Genova.

Le critiche di Avs: “Un fallimento sulla pelle dei cittadini”

Dura la reazione del consigliere di Avs, Lorenzo Garzarelli, che ha definito il progetto “un fallimento sulla pelle dei cittadini”. “Sono stati spesi 30 milioni per un sistema che non ha portato i risultati promessi – ha dichiarato – e che ora viene accantonato lasciando dietro di sé un bilancio economico e ambientale pesante”.

Le opposizioni chiedono ora che la Giunta presenti un piano alternativo per migliorare la raccolta differenziata e per recuperare parte degli investimenti già effettuati.

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