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Ad Albenga una folla alla riunione per il Pronto Soccorso

Presenti anche tutti i sindaci del Comprensorio

Ad Albenga una folla alla riunione per il Pronto Soccorso

Albenga. In piazza San Michele ieri sera ad attendere il sindaco Riccardo Tomatis ed i primi cittadini dei comuni del comprensorio ingauno c’era una folla di cittadini ed associazioni per far sentire agli amministratori quanto il tema della sanità sia caro a tutti.

La riunione dei sindaci indetta da Tomatis si è conclusa con l’auspicio del rilancio dell’Ospedale di Albenga fino alla riapertura del Pronto Soccorso. La riunione è stata coordinata dall’ ex sindaco Giorgio Cangiano, presidente della Commissione Speciale di Studio e Potenziamento del’Ospedale di Albenga.

Presenti presidenti e rappresentati delle associazioni di volontariato della piana ingauna, i sindaci ed i delegati dei Comuni di Alassio (Marco Melgrati), Andora (Flavio Marchiano), Arnasco (Matteo Mirone), Casanova Lerrone (Isabella Vinai), Castelvecchio di Rocca Barbena ( Marino Milani), Ceriale (Marinella Fasano), Cisano sul Neva (Massimo Niero), Erli ( Massimo Gai), Garlenda (Alessandro Navone), Laigueglia (Giorgio Manfredi), Nasino (Giampiero Vassallo), Onzo (Sandro Piccardo), Ortovero (Osvaldo Geddo), Testico (Lucia Moscato), Vendone (Sabrina Losno), Villanova d’ Albenga (Paolo Cha).

“L’ospedale di Albenga – ha detto Tomatis- è l’ospedale di tutto il territorio e le decisioni che lo riguardano hanno ricadute su ciascuno di noi. Dobbiamo impegnarci per far sapere ai cittadini che esiste questo importante servizio, che è un servizio essenziale e deve essere utilizzato”. Durante l’incontro è intervenuto il dottor Paolo Cremonesi, già dirigente medico di II livello e primario della Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza del Galliera di Genova, oggi consulente medico dello stesso nosocomio.

Cremonesi ha risposto alle domande dei sindaci, chiarendo in particolare le differenze tra PPI, Pronto Soccorso: “I diversi presidi garantiscono diversi gradi di assistenza e necessitano di diversi reparti alle spalle. Un pronto soccorso per essere realizzato deve avere reparti di chirurgia e medicina. Per Albenga il Pronto Soccorso è una necessità avendo un territorio ampio e peculiare, caratterizzato da forte stagionalità turistica e difficoltà legate a viabilità e infrastrutture. E’ stata giusta l’apertura di un PPI h24 nel quale possono essere inviate le ambulanze.

L’ Ospedale di Albenga è il più nuovo della Liguria e potrebbe essere ulteriormente ampliato: la logica vorrebbe proprio questo. Potrebbe quindi riacquisire quei reparti che negli anni sono stati tolti e riavere, a quel punto, un pronto soccorso”. Molto interessanti gli interventi del sindaco di Onzo Sandro Piccardo, del presidente della Croce Rossa di Albenga Sergio Iorio e di quello della Croce Bianca Dino Ardoino: “Sono tante le difficoltà che incontriamo- ha spiegato Ardoino- Siamo sempre in emergenza: in un solo giorno ad agosto abbiamo dovuto rispondere ad 82 urgenze. Spesso carichiamo incidentati che non possiamo portare ad Albenga, li dobbiamo trasferire a Santa Corona o altrove. Il pronto soccorso ad Albenga è fondamentale: d’estate sul nostro territorio vivono oltre 70 mila persone. Resistiamo per la passione dei volontari, ma le difficoltà operative delle pubbliche assistenze sono enormi. Attualmente le ambulanze del 118 non vengono indirizzate al PPI di Albenga, costringendo spesso i militi a lunghe code e attese al Pronto Soccorso di Santa Corona, con conseguente sottrazione di mezzi al territorio per molte ore. Non possiamo fare miracoli”.

L’assemblea si è conclusa con una presa di coscienza condivisa da parte dei sindaci del comprensorio e con l’impegno a vigilare sulle decisioni della Regione Liguria in tema di Sanità. È stato inoltre deciso che l’assemblea dei sindaci diventerà permanente e si aggiornerà nei prossimi mesi, per continuare a mantenere alta l’attenzione su queste tematiche fondamentali per il territorio. L’ultima battuta è stata di Tomatis: “Albenga aveva un PPI funzionante prima del Covid e questo riceveva le ambulanze, con numeri considerevoli e accessi per la maggior parte appropriati. Dobbiamo tornare a quella realtà. Il nostro obiettivo resta quello di avere il Pronto Soccorso all’Ospedale di Albenga. Non si tratta di un’utopia: il futuro dipende da noi”. Le foto sono di Rosa Rita Daros.

Claudio Almanzi

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