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25 novembre a Genova: piazza De Ferrari diventa palcoscenico di danza contro la violenza sulle donne

25 novembre a Genova: piazza De Ferrari diventa palcoscenico di danza contro la violenza sulle donne
Matteo Addino

Un’installazione collettiva con Naima Academy e Istituzioni per lanciare un messaggio di unità e impegno

Nel pomeriggio del 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la piazza De Ferrari di Genova si trasformerà in un grande palcoscenico aperto alla cittadinanza. L’iniziativa, dal titolo “Siamo molte, siamo una”, invita donne e uomini di ogni età a vestirsi di bianco per unirsi in un coro visivo e simbolico contro ogni forma di abuso e violenza.

Una manifestazione performativa per dire “NO”

L’evento, promosso da Regione Liguria, prenderà il via alle 17.30 con un’installazione scenica e un’improvvisazione coreografica curata dal coreografo Matteo Addino, direttore della Naima Academy. I partecipanti, più di cento secondo la Regione, saranno uniti da un grande filo rosso che attraverserà la piazza: simboleggerà la connessione invisibile che lega tutte le donne nel dolore, ma anche nella forza e nella libertà.

La performance è pensata per essere inclusiva e partecipativa, non solo per le donne ma anche per uomini, giovani, istituzioni e associazioni. Saranno presenti anche rappresentanti istituzionali, referenti di centri antiviolenza e centri per uomini autori di violenza, a testimonianza dell’impegno collettivo.

Il ruolo della Regione Liguria e delle Istituzioni

L’assessore alle Pari Opportunità di Regione Liguria, Simona Ferro, parteciperà all’evento, sottolineando come la violenza non sia un fatto privato ma una responsabilità collettiva.
Nel 2025 la Regione ha destinato risorse importanti – oltre 2 milioni di euro – a centri antiviolenza, un segno concreto dell’impegno delle istituzioni per prevenire e contrastare abusi e discriminazioni.

Arte, empowerment e testimonianze

L’installazione performativa non è solo una forma di espressione artistica: è anche un gesto di unione e speranza. Il filo rosso diventa metafora di una rete solidale che unisce generazioni e storie diverse, suggellando la consapevolezza che il contrasto alla violenza di genere richiede la partecipazione di tutti.

Tra gli ospiti attesi anche Maila Micheli, testimone di una grande rinascita dopo aver vissuto la violenza, che porterà la sua esperienza come simbolo di resilienza e liberazione.

Contesto più ampio a Genova

La performance in piazza De Ferrari si inserisce in un ricco calendario di iniziative sul territorio ligure. Oltre all’evento del pomeriggio, la Regione ha organizzato momenti per coinvolgere studenti e scuole: alle 11, nella Sala della Trasparenza, i ragazzi dei licei e degli istituti coinvolti in un progetto regionale sulle pari opportunità presenteranno i loro lavori.
In parallelo, associazioni come Wall of Dolls Liguria ONLUS promuovono iniziative di sensibilizzazione: il 22 novembre, sempre in piazza De Ferrari, ha avuto luogo “Rompi il silenzio”, un happening con testimonianze, musica e flash mob dedicati al contrasto della violenza di genere.

Significato simbolico della data

Il 25 novembre è riconosciuto a livello internazionale come Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per porre l’attenzione sul problema della violenza di genere.
A Genova, la scelta di un’azione performativa riflette l’importanza di unire arte e attivismo: non solo per denunciare, ma per costruire una cultura della nonviolenza fondata sull’empatia, la solidarietà e l’inclusione.

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