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Riforma Alisa, Pd: nata male e gestita peggio. Ora fanno solo maquillage

Consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd)

“La riforma di Alisa non è una vera riforma, ma solo un maquillage comunicativo che segna la transizione da Alisa a Liguria Salute, per nascondere il fallimento di nove anni di politiche sanitarie del centrodestra ligure. Alisa è nata male, è stata gestita peggio.

All’epoca, si parlò di un progetto innovativo, pensato per riorganizzare in modo unitario la sanità regionale, ascoltando territori, società scientifiche e rappresentanze sindacali.

Si promosse un modello di governance capace di liberare le ASL da compiti burocratici, rafforzare l’integrazione socio-sanitaria, standardizzare l’assistenza.

Ma la realtà è stata ben diversa. Alisa ha finito per concentrare il potere decisionale nelle mani di pochi, marginalizzando i territori e creando un centro parallelo di gestione scollegato dalle necessità locali.

È stata un’esperienza segnata da eccessiva burocratizzazione e, fatto ancora più grave,  dalla deresponsabilizzazione dei vertici politici. Con Alisa si è sottratto potere a questo Consiglio, trasformando la sanità in una macchina ingovernabile e spesso inefficace.

Siamo oggi davanti a un’operazione di facciata: non si chiude un fallimento, si cambia solo nome. E mentre si annuncia la nascita di ‘Liguria Salute’, non si risponde alle vere criticità.

Si riduce il personale ma si aumentano le competenze, si moltiplicano le funzioni ma si evita il confronto.

Non è questa la riforma che serve ai cittadini liguri. Se si fosse voluto davvero riformare, si sarebbe dovuto creare un organismo snello, a supporto del sistema sanitario, con competenze chiare e limitate all’ambito tecnico.

Invece, il centrodestra ha confezionato l’ennesima tempesta perfetta: i liguri e gli operatori sanitari saranno ancora una volta a pagarne il prezzo”.

Lo ha dichiarato ieri il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello, a seguito dell’approvazione in aula della riforma di Alisa.