Inseguimento spericolato in via Paolo Reti finisce con uno schianto e un’aggressione agli agenti
Serata movimentata quella di ieri a Genova, nel quartiere di Sampierdarena. In via Paolo Reti, una pattuglia della Polizia ha intercettato un’auto con tre giovani a bordo che, dopo aver ignorato il semaforo rosso all’incrocio con via Stennio, ha tentato la fuga a tutta velocità. Il conducente ha imboccato contromano diverse strade della zona, creando pericolo per sé e per gli altri utenti della strada. La corsa si è conclusa con uno schianto contro un semaforo in piazza Masnata.
Calci e spintoni agli agenti dopo lo schianto: due uomini arrestati
Dopo l’incidente, gli agenti si sono avvicinati per prestare soccorso, ma i tre occupanti dell’auto hanno reagito con violenza, aggredendoli con calci e spintoni. Condotti in Questura, è emerso che il conducente dell’auto, un 19enne ecuadoriano, era in possesso solo del foglio rosa e quindi privo di patente. È stato inoltre trovato con circa 4 grammi di hashish e segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
Numerose le violazioni contestate: eccesso di velocità, guida contromano, mancato rispetto della segnaletica, assenza di documenti di guida, guida senza istruttore e comportamento pericoloso nei confronti dei pedoni. L’auto, di proprietà di una parente, è stata sottoposta a sequestro penale.
Denunciato un terzo passeggero: ferito e già assistito dai sanitari
Il passeggero 26enne, connazionale degli arrestati, è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Al momento dello scontro con il semaforo presentava una ferita al volto ed era già stato preso in carico dal personale sanitario.
Arriva il padre del conducente: nuove tensioni e un altro arresto
Durante i rilievi della Polizia Scientifica sul luogo dell’incidente, si è avvicinato un 42enne che si è qualificato come il padre del conducente. L’uomo ha iniziato a riprendere la scena con lo smartphone, inveendo contro gli agenti e ostacolandone l’operato. Invitato a farsi identificare, ha rifiutato di fornire le proprie generalità e ha aggredito i poliziotti intervenuti. Uno degli agenti ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
Anche quest’ultimo è stato condotto in Questura e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato per lesioni aggravate e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità.
Arresti convalidati in direttissima: proseguono le indagini
Entrambi gli arresti sono stati convalidati in sede di processo per direttissima. Si ricorda che i procedimenti si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari e che, pertanto, tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.
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