“Queste temporanee modifiche non avranno alcun effetto sulla occupazione. A Genova nessuno andrà in cassa integrazione: 585 unità lavorative e 70 in formazione con salari integralmente corrisposti. In forza delle norme contenute nel decreto legge del 1° dicembre tutti resteranno al lavoro”.
Lo ha assicurato pubblicamente il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso (FdI) intervenendo oggi al question time alla Camera per rispondere sulla questione dell’ex Ilva.
Il ministro Urso che ha sottolineato come “non ci sarà nessuna chiusura, anzi esattamente il contrario”.
“Completate le attività manutentive – ha spiegato il ministro Urso – il piano prevede la ripresa delle attività ovviamente al netto del sequestro probatorio sa da parte della Procura di Taranto che dura ormai da oltre sette mesi.
Il futuro però non può essere l’amministrazione straordinaria, ma la realizzazione dell’obiettivo per il quale l’amministrazione è stata disposta dopo il fallimento, ossia la cessione a un soggetto che possa rilanciarlo grazie anche all’autorizzazione integrata ambientale che abbiamo ottenuto.
Per quanto riguarda l’intervento dello Stato, ho già detto in altro occasioni che avrei richiesto agli operatori che stanno partecipando alla gara internazionale che, ove necessario, il Governo è pronto a valutare l’intervento di un soggetto pubblico a supporto del piano industriale nel pieno rispetto della normativa europea, secondo le procedure di gara, per assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti e il processo di decarbonizzazione”.



















































