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Bilancio positivo per Circuito Cinema a Genova: il 2023 si è concluso con +75% spettatori, oltre 300.000

Bilancio positivo per Circuito Cinema a Genova: il 2023 si è concluso con +75% spettatori, oltre 300.000 poltrone occupate
Bilancio positivo per Circuito Cinema a Genova: il 2023 si è concluso con +75% spettatori, oltre 300.000 poltrone occupate

Bilancio positivo per Circuito Cinema a Genova: il 2023 si è concluso con +75% spettatori, oltre 300.000 poltrone occupate

Il 2023 per Circuito, la società che a Genova gestisce i cinema America, Ariston, City, Corallo, Odeon e Sivori, si è chiuso con un bilancio positivo.

Nel corso dei dodici mesi le presenze sono aumentate del 75% rispetto al 2022, passando da 176.000 a oltre 300.000 spettatori. Un dato che non solo si allinea alla tendenza nazionale, ma addirittura la supera, visto che l’incremento in Italia si è attestato sul 60%.

«Il 2023 – dichiara Alessandro Giacobbe, presidente di Circuito – è stato l’anno della ripresa. Dopo l’onda lunga di crisi iniziata con la chiusura forzata durante l’emergenza sanitaria, abbiamo ritrovato il nostro pubblico».

I genovesi sono tornati al piacere dell’emozione collettiva che deriva dalla proiezione di un film nel buio delle sale cinematografiche, in recupero sulla televisione nel salotto di casa.

Così come per il dato nazionale, i film trainanti sono stati “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi con oltre 30.000 spettatori, “Barbie” (14.000 spettatori) “Oppenheimer” (11.500 spettatori), ma un alto gradimento hanno ottenuto anche “Io capitano”, “L’ultima notte di Amore”, “Grazie ragazzi” e l’ultimo Woody Allen “Un colpo di fortuna”.

Le vacanze natalizie sono trascorse all’insegna della tradizione con sale affollate e film molto attesi tra i quali “Perfect Days” di Woody Allen, “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki, “One Life” di James Hawes.

Le presenze nel periodo festivo appena concluso sono state 28.000 contro le 22.000 registrate un anno fa, con un incremento del 20%.

L’attività di Circuito è stata anche caratterizzata da numerosi eventi che hanno impreziosito le giornate di un anno di programmazione.

Grazie a Circuito il pubblico ha avuto modo di incontrare in sala tra gli altri Nanni Moretti, Alessandro Gassmann, Pierfrancesco Favino, Marco Bellocchio, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Michele Riondino.

Molte le rassegne organizzate che hanno riscontrato interesse e gradimento, tra cui “Mondovisioni – I documentari di Internazionale”, le due organizzate con l’Università di Genova dedicate a Roman Polansky e al Cinema degli anni ’80, la selezione dei film restaurati curata dalla Cineteca di Bologna, il corso sulle “Bad Girls” del Cinema curato in collaborazione con la Federazione Italiana Cineforum, la quarta edizione del Festival Genova Reloaded con numerosi ospiti.

Durante il periodo estivo sono stati tre i cinema all’aperto allestiti da Circuito: ai giardini di Sturla sul mare, sul lungomare di Pegli in collaborazione con il Comune di Genova, e a Palazzo Ducale in collaborazione con la Fondazione Palazzo Ducale, istituzione con la quale è proseguita un’importante sinergia sviluppata in particolare con le proiezioni dedicate in contemporanea agli eventi della “Storia in piazza” e della mostra dedicata a Letizia Battaglia.

Come sempre uno spazio è stato riservato alle proiezioni in versione originale sottotitolata dei film in prima visione, mentre l’Ufficio di Circuito Cinema Scuole ha portato nei cinema circa 22.000 studenti che hanno avuto occasione di integrare il programma scolastico con la visione di titoli di particolare interesse.

L’iniziativa de “Il Club del Film” invece ha riunito periodicamente spettatori di ogni età per discutere insieme il film del mese presso il Bistrot del Sivori, dove hanno luogo anche gli appuntamenti cine gastronomici del “Cinelunch” domenicale con biglietto integrato film e pranzo e il “Cinema con tè” pomeridiano con il biglietto integrato film e merenda.

L’anno appena concluso ha confermato quindi l’importanza del ruolo svolto dai cinema “storici” del centro città, vero e proprio presidio socio-culturale e luogo identitario per la comunità che sempre più le frequenta.