Tra cortei, scontri e città paralizzata: la protesta arriva fino ai binari
La mobilitazione dei lavoratori dell’ex Ilva è tornata ad animare Genova con toni sempre più accesi. Fin dal mattino il corteo dei metalmeccanici ha attraversato la città muovendosi dalla zona industriale verso il centro, accompagnato dai mezzi pesanti utilizzati ogni giorno in fabbrica. Il passaggio dei camion, carichi di significato per chi da mesi vive nell’incertezza occupazionale, ha dato un segnale chiaro dell’urgenza percepita dagli operai.
Tensione dalla Prefettura
La tensione è salita ulteriormente nei pressi della prefettura, dove i manifestanti hanno cercato di superare il cordone di sicurezza allestito dalle forze dell’ordine. Utilizzando un macchinario industriale, sono riusciti a strappare una delle grate metalliche installate nelle ultime ore a protezione dell’edificio. In mezzo a un clima pesante, fatto di fumogeni, petardi e pneumatici dati alle fiamme, la polizia ha risposto con alcuni lacrimogeni, contribuendo a un’atmosfera già molto tesa.
Corteo a Brignole in stazione
Dopo il momento di frizione davanti alla prefettura, la protesta si è spostata verso la stazione Brignole. Qui una parte dei lavoratori ha invaso i binari, interrompendo temporaneamente la circolazione ferroviaria e causando nuovi disagi alla mobilità cittadina. Gli effetti delle mobilitazioni continuano infatti a ricadere sul territorio, al punto che nel pomeriggio è prevista una contromanifestazione organizzata dai residenti di Cornigliano, esasperati da settimane di trafico bloccato, rumori continui e difficoltà soprattutto per le persone più fragili. Nel loro appello chiedono al prefetto un intervento immediato per ristabilire condizioni di normalità.
Domani la vertenza a Roma
La vertenza, intanto, si prepara a spostarsi a Roma, dove venerdì è in agenda un nuovo incontro tra il ministro dell’Industria Adolfo Urso, il commissario straordinario Quaranta e i rappresentanti dei territori coinvolti. Sul tavolo c’è il futuro dello stabilimento di Cornigliano, che secondo i sindacati rischia un ridimensionamento importante, con la possibile chiusura delle linee destinate alla produzione dello zincato. Un’ipotesi che gli operai considerano inaccettabile.
A rendere il clima ancora più incandescente sono arrivate anche le parole del sindacalista Franco Grondona, che aveva evocato la possibilità di scontri con la polizia. Dichiarazioni che hanno scatenato immediate reazioni dal centrodestra, secondo cui affermazioni di questo tipo rischiano di esasperare ulteriormente un contesto già estremamente delicato, alimentando tensioni che la città fatica sempre più a sostenere.
Aggiornamenti
Ore 13.30. Via Tolemaide traffico deviato su corso Torino causa manifestazione.
Ore 13.00. Tunnel di Via Canevari direzione mare chiuso causa manifestazione.
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