Ferrari: “Terminal più moderni, più sostenibili e sempre più legati al territorio”
PSA Italy si prepara a chiudere il 2025 con un quadro positivo, confermando il suo ruolo centrale nel sistema portuale italiano e mantenendo circa il 25% dei volumi container nazionali in import ed export. L’andamento dei terminal di Genova Pra’, PSA SECH e PSA Venice-Vecon varia per caratteristiche e dinamiche, ma resta pienamente in linea con una crescita economica nazionale che da anni procede a ritmi molto contenuti.
Il CEO Roberto Ferrari ha sottolineato come la spinta del gruppo a livello globale abbia contribuito alla solidità dei risultati italiani: «Entro ottobre abbiamo già superato i numeri del 2024 raggiungendo 100,5 milioni di TEUs. È un segnale chiaro: il traffico mondiale cresce e i terminal italiani stanno facendo la loro parte, con costanza e capacità di adattamento».
Per quanto riguarda Venezia, Ferrari ha definito l’andamento del terminal «una testimonianza concreta della ripresa del territorio del Triveneto», spiegando che «i 340.000 TEUs previsti per fine anno rappresentano un record che non deriva da spostamenti di volumi, ma da una crescita reale del porto». A Genova, PSA SECH chiuderà a 305.000 TEUs, un dato che il CEO giudica «pienamente soddisfacente e superiore al 2024».

Ferrari Ad di PSA Italy: “Genova Pra’ resta il nostro gateway principale”
PSA Genova Pra’, primo gateway container del Paese, chiude con 1.425.633 TEUs, un risultato stabile e coerente con il mercato. Il numero di toccate è stato inferiore rispetto al 2024, ma le navi arrivate sono state più grandi. «Il nostro lavoro è sempre più scandito da picchi operativi seguiti da momenti di minore intensità», ha spiegato Ferrari.
Parte delle criticità dell’anno è legata ai lavori infrastrutturali effettuati da RFI in estate. «Ad agosto abbiamo praticamente subito un mese di stop ferroviario», ha affermato il CEO. «La conseguenza immediata è stata un trasferimento dei flussi dal ferro alla gomma: dai 1.900 camion al giorno siamo passati a 2.400, e questo ci ha costretto a ridefinire l’operatività quotidiana. Il 2026 porterà ulteriori interruzioni, ma fanno parte del percorso che ci condurrà alla capacità ferroviaria di cui avremo bisogno nei prossimi anni».
PSA Italy: “Investiamo perché crediamo in questi terminal: arrivano le nuove gru E-RTG”
Sul fronte della sostenibilità, PSA Italy sta accelerando. A dicembre arriveranno le nuove gru E-RTG elettriche prodotte da ZPMC. «Sono macchine che ridurranno drasticamente l’impatto ambientale e miglioreranno la fluidità del lavoro nei piazzali», ha dichiarato Ferrari. «Sei saranno operative a Genova Pra’, tre a Venice-Vecon. È un passo avanti essenziale per un terminal moderno».
Per PSA SECH, aprile 2025 ha segnato il completamento della remotizzazione del nuovo equipment ferroviario KUNTZ. A febbraio 2026 arriveranno due nuove gru ship-to-shore, fondamentali per incrementare produttività e sicurezza. «Non ci siamo mai fermati con gli investimenti, nemmeno in assenza di una governance pienamente stabile dell’Autorità Portuale», ha ricordato Ferrari. «Con il nuovo presidente speriamo in un’accelerazione delle autorizzazioni: il porto di Genova merita tempi più certi».

Ferrari: “Il nostro impegno sociale cresce: il 96% dei nostri dipendenti a Pra’ è genovese”
Il CEO ha posto grande attenzione anche al valore sociale generato dai terminal. «In Italia superiamo i mille dipendenti diretti e la grandissima maggioranza proviene dal territorio», ha spiegato. «A Pra’ siamo al 96%, a SECH al 93%, a Venezia al 90%. È la dimostrazione concreta del nostro radicamento».
Ferrari ha evidenziato anche l’impatto dell’indotto: «Per ogni dipendente diretto si generano fino a cinque posti di lavoro indiretti, tra autotrasportatori, doganalisti, spedizionieri, servizi tecnici. Solo nel 2025 abbiamo speso circa 120 milioni in servizi acquistati sul territorio. Significa redistribuire valore, e per noi è un principio imprescindibile».
Sul fronte delle competenze, PSA Italy sta investendo in un grande programma formativo: «Stiamo introducendo tecnologie completamente nuove. Non possiamo aspettare che il mercato ci fornisca i profili necessari: dobbiamo formarli. Per questo collaboriamo con l’Accademia dell’Autorità di Sistema Portuale, dove alcuni dei nostri professionisti insegnano direttamente».
Il 2025 ha visto nuove assunzioni in tutti i terminal, e nel 2026 il numero aumenterà ulteriormente. «Siamo nel pieno di un ricambio generazionale», ha spiegato Ferrari. «Non solo non stiamo tagliando posti, ma ne stiamo creando di nuovi. Anche la Compagnia Unica, autorizzata a 100 nuove assunzioni, segue lo stesso percorso».

“Genova Pra’ e Voltri ci riconoscono: stiamo migliorando ambiente e vivibilità”
Un capitolo centrale riguarda il rapporto con i quartieri di Pra’ e Voltri. «Oggi il territorio vede i risultati del lavoro che stiamo facendo», ha dichiarato Ferrari. «Abbiamo migliorato la qualità dell’aria, investito nella fascia di rispetto e sostenuto numerose attività sociali e sportive. Questo rafforza la fiducia reciproca».
Tra i progetti più attesi c’è il potenziamento della stazione ferroviaria di Pra’, con lo spostamento dei binari e la creazione di nuovi spazi per connettere la fascia di rispetto di Voltri e Pra’. «È un progetto da circa 100 milioni di euro», ha ricordato il CEO. «È un investimento che guarda al futuro. Molti dei suoi benefici li vedranno le generazioni che verranno dopo di noi, ma è così che si costruisce un terminal competitivo e sostenibile».

Ferrari Ad PSA Italy: “Automazione non significa meno lavoro: significa lavoro diverso e più sicuro”
Rispondendo alle domande sul rapporto tra automazione e lavoro umano, Ferrari ha ribadito che il percorso di modernizzazione non riduce l’occupazione: «Le persone resteranno al centro. Ci saranno meno attività in piazzale e molte più mansioni specialistiche, più competenze digitali, più sicurezza. È un cambiamento, non una sottrazione».
Secondo il CEO, il processo durerà diversi anni: «Un terminal evolve nell’arco di 5–8 anni. Dobbiamo lavorare, cambiare, formare e innovare allo stesso tempo. Ma lo faremo insieme ai lavoratori. Questo è il nostro impegno».
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