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De Rossi e Lopez, l’alba di un nuovo Genoa: è un onore allenare il Grifone

De Rossi e Lopez, l’alba di un nuovo Genoa: È un onore allenare il Grifone
De Rossi

La conferenza a Villa Rostan: firme, obiettivi e presentazione ufficiale

Nella suggestiva cornice di Villa Rostan, Daniele De Rossi e Diego López sono stati presentati come rispettivamente allenatore e direttore sportivo del Genoa CFC. Il club rossoblù ha formalizzato l’ingaggio di De Rossi con un comunicato ufficiale che ne attesta l’incarico alla guida della prima squadra, con il nuovo tecnico già presente in sede e impegnato nel suo primo allenamento al Centro Sportivo Signorini.

Durante la conferenza De Rossi ha espresso grande entusiasmo: «Ringrazio la società per la fiducia e per questa grande opportunità. È un grande onore allenare il Genoa». Ha definito la scelta come una tappa significativa della propria carriera, intenzionato a imporre una visione chiara e a “lasciare un segno”. Nel suo intervento De Rossi ha spiegato che il tempo a disposizione sarà poco, ma che la voglia di reagire è forte. Ha ribadito che il gruppo squadra «ha valori sotto tutti i punti di vista» e ha richiamato l’importanza di recuperare fiducia e identità.

Parallelamente, López ha ringraziato la società e ha elogiato l’organizzazione del club: «Ho trovato una società con un’identità ben precisa e molto strutturata», ha detto. Ha citato la passione di figure legate al club come Criscito e Murgita, sottolineando come De Rossi sia stato scelto anche per «i suoi valori umani, che ha portato avanti in una splendida carriera da calciatore».

Lopez e De Rossi

Un ritorno significativo: da Roma al Grifone, missione salvezza e rilancio

Per Daniele De Rossi si tratta di un ritorno simbolico nel capoluogo ligure, città dove ha vissuto da avversario momenti intensi con la maglia della Roma e dove ora inizia una nuova avventura. Ha scelto il Genoa perché rappresenta «una piazza con storia, tradizione, tifosi appassionati», e ha sottolineato che, potendo scegliere, avrebbe evitato di debuttare subito contro la ACF Fiorentina, ma che la sfida resta stimolante.
La missione è chiara: risalire la classifica, ritrovare gioco, motivazione e protagonismo. De Rossi ha spiegato che in questi giorni ha percepito “voglia di reagire” all’interno dello spogliatoio e che, benché i problemi ci siano, l’energia per superare la fase critica è presente. Ha aggiunto: «Vorrei non essere solo di passaggio, ma andarmene tra qualche anno da qui avendo lasciato un segno importante».

La situazione odierna del club è delicata: dopo un inizio di stagione complicato, il Genoa ha scelto il cambio sulla panchina per dare una scossa e tentare di evitare il declino.

De Rossi al Genoa: strategia e mentalità. Concretezza, adattamento e coinvolgimento totale

Nel suo discorso, De Rossi ha puntato sulla concretezza. «Ho le mie idee di calcio, certo, ma ora serve adattarle rapidamente alle caratteristiche della squadra. Pochi e chiari concetti, poi ci sarà tempo per approfondire». Ha indicato che l’errore più grave sarebbe “dare troppe informazioni” ai giocatori, perché in una fase così delicata serve chiarezza e azione immediata.
De Rossi ha richiamato la squadra alla responsabilità: «Dal direttore al magazziniere, tutti insieme per questa squadra». Chiedendo che ogni componente del club si senta coinvolto nel progetto, perché solo con l’unione e la coesione può arrivare la svolta.
Ha inoltre evidenziato che, in questi primi giorni, la risposta dell’ambiente lo ha colpito: dal lavoro in palestra al primo contatto con la squadra, fino all’allenamento che lo attende, De Rossi ha valutato l’ambiente come positivo e ricco di potenzialità.

De Rossi al Genoa: il debutto non in panchina ma con lo sguardo verso il futuro

Il debutto ufficiale di De Rossi sulla panchina del Genoa sarà contro la Fiorentina, ma il tecnico sarà in tribuna a causa di una squalifica residua dalla sua precedente esperienza alla Roma. Un dettaglio che non ne impatta la volontà: ha affermato infatti che «se mi dite che lo stadio sarà pieno, non ci sono problemi». Un riferimento alla capacità della tifoseria di spingere la squadra nella risalita.
Ha aggiunto che l’avversario è «importante, con grande qualità», ma che per superarlo è necessario che il Genoa dia «qualcosa in più». Le prime impressioni raccolte in città lo portano a credere che, con il supporto dei tifosi, possa prendere forma un nuovo ciclo.

Identità genoana e ritorno alla radice: Lombardo, storia e appartenenza

Nel suo intervento non è mancato un richiamo alla storia e all’identità del club. De Rossi ha elogiato il ritorno di Attilio Lombardo nello staff tecnico definendolo «una componente fondamentale nel creare sacrificio, senso di famiglia e identità». In un momento di crisi sportiva, il richiamo alle radici genoane rappresenta un pilastro.
Ha evidenziato che la squadra e la dirigenza dovranno costruire un rapporto solido con i tifosi, restituendo loro «argomenti validi per far tornare lo stadio un inferno» e fai da sé un ambiente da battaglia dove il Grifone possa rinascere.

Primi passi a Genova: panorama e piano operativo

Il primo giorno di De Rossi al Genoa è stato intenso: firma del contratto, saluti allo staff, visite di idoneità, un giro degli uffici e soprattutto il primo allenamento al Centro Sportivo Signorini.
Il club ha inserito nello staff tecnico cinque collaboratori selezionati, guidati dallo stesso De Rossi, con l’obiettivo di dare coerenza al progetto fin da subito. Il modello di lavoro prevede focalizzazione sui fondamentali, sulla mentalità competitiva e sulla gestione delle difficoltà, in un calendario che vede la squadra in piena zona pericolosa della classifica e l’obiettivo salvezza come priorità assoluta.

De Rossi al Genoa: una sfida aperta e ambizione condivisa

In sintesi, il nuovo corso del Genoa è al via con una leadership tecnica e dirigenziale che punta a imprimere una nuova identità e a ripartire dalle proprie fondamenta. Il messaggio lanciato da De Rossi «vorrei lasciare un segno» rappresenta un impegno forte nei confronti della città, della tifoseria e della storia del club. L’avventura è appena cominciata, ma la strada è già tracciata: concretezza, coesione e voglia di riscatto. Il primo test sarà durissimo, ma la determinazione mostrata nelle prime ore al club lascia intravedere che il Grifone vuole tornare a volare.

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