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Centro Ovest, Lega: sinistra spaccata. Salis non in grado di difendere suoi consiglieri

Sindaca di Genova Silvia Salis e capogruppo municipale Centro Ovest Davide Rossi (Lega)

“Alla luce del primo consiglio di Municipio del Centro Ovest di ieri, siamo ancora più preoccupati riguardo alla direzione intrapresa dalla traballante maggioranza a guida PD e M5S, anche perché il presidente pentastellato ha dimostrato di non essere ancora all’altezza del ruolo che riveste. Nella prima seduta consiliare, solitamente caratterizzata da un clima di collaborazione, abbiamo assistito alla prima spaccatura a sinistra”.

Lo hanno dichiarato i consiglieri municipali della Lega al Municipio Centro Ovest Davide Rossi (capogruppo), Andrea Ferrari e Serena Russo.

“La decisione – hanno aggiunto i consiglieri municipali del Carroccio – di nominare due assessori esterni, non graditi nemmeno ai consiglieri delle liste Salis e AVS, ha sollevato forti critiche e malcontento.

I rappresentanti di queste liste hanno manifestato la loro contrarietà alla gestione del presidente, accusandolo di non rispettare i patti e i programmi condivisi e sostenendo che è inaccettabile che si agisca in modo unilaterale.

A questo si è aggiunto il voto contrario alla presa d’atto di eleggibilità dei consiglieri delle liste in questione, con una chiara dimostrazione di dissenso.

E’ evidente che, a sinistra, non esiste una visione condivisa per il nostro Municipio e per la Città.

Ci chiediamo quale sia la missione di questa maggioranza, che si presenta già zoppicante prima ancora di iniziare il proprio lavoro. La risposta del presidente, che ha addirittura invitato i consiglieri che non condividono il suo agire a sfiduciarlo, non ha fatto altro che sottolineare la fragilità della sua posizione perché con 12 voti contrari la sua maggioranza è a rischio.

La Lega ha quindi sottolineato sia le spaccature che le contraddizioni di questa maggioranza e ha simbolicamente consegnato al presidente una scatoletta di tonno che il M5S aveva preso a simbolo di un cambiamento dell’etica politica che non solo non si è mai visto, ma che ha visto quest’ultimo mangiarsi sia il tonno che l’involucro.

Inoltre, la Lega ha sottolineato la posizione del sindaco di Genova che sembra non essere in grado di difendere i propri consiglieri nei Municipi che portano il suo nome nella lista.

Ci chiediamo, quindi, quanto conti realmente questo sindaco e quale sia il suo potere e il suo peso decisionale all’interno della propria maggioranza, giunta comunale e municipi genovesi.

La nostra preoccupazione si estende a questioni fondamentali per il territorio: dalla riqualificazione urbana alla sicurezza, dalla lotta al degrado all’abusivismo commerciale, parità di considerazione tra Sampierdarena e San Teodoro, quartiere mai citato dal programma letto in aula dal presidente del M5S. Temi cruciali che rischiano di essere nuovamente trascurati dalla maggioranza”.

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