La Procura di Genova ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per Raan Nadeem, detto Peer ovvero il “maestro” della cellula jihadista pakistana Gabar smantellata dalla Digos genovese nel 2022.
Il gip ha quindi fissato l’udienza preliminare per giovedì prossimo e non è escluso che l’islamico, tramite il suo legale difensore, possa chiedere il rito abbreviato.
Il pm della Dda ha accusato Raan Nadeem di associazione con finalità di terrorismo. Secondo l’accusa, sarebbe stato uno dei personaggi al vertice dell’organizzazione terroristica. Tanto che anche dal carcere francese, dove è tuttora detenuto, avrebbe tenuto i contatti con la cellula jihadista condividendone “strategie e programmi”.
Il gruppo terroristico Gabar, avevano scoperto gli inquirenti genovesi, era legato a Zaheer Hassan Mahmoud, il 27enne che a settembre del 2020 attaccò la ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, ferendo a colpi di mannaia due persone.
In sette erano stati condannati a 4 anni e 6 mesi, mentre un ottavo a 2 anni. Con rito ordinario erano stati condannati a 7 anni Yaseen Tahir e Alì Moshin, i principali imputati.
Nadeem era già in carcere da dove però si sarebbe tenuto in contatto con Tahir.
“Appena esco – gli avrebbe detto – mi farò sentire a Parigi. Sono un uomo coraggioso nei momenti difficili e ora che sono usciti i miei fratelli e a breve uscirò io… vedrai cosa facciamo là fuori”.
Due mesi prima dell’attentato sotto l’ex sede di Charlie Hebdo alcuni degli arrestati si erano fatti una foto sotto la Torre Eiffel con l’attentatore e l’avevano poubblicata suo social network scrivendo “abbiate un po’ di pazienza…ci vediamo sui campi di battaglia”.
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