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Comune, ospedale e ora allarme bomba in Chiesa a Quezzi. Anonimo imprendibile

Biscione, messi in sicurezza ordigni bellici trovati in un appartamento
Polizia reparto Artificieri (foto d'archivio)

Dopo gli allarmi bomba (falsi) dei giorni scorsi e di ieri, rispettivamente a Palazzo Tursi e all’ospedale Galliera, stasera al 112 ne è arrivato un altro.

Stavolta la telefonata anonima arrivata ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno della Chiesa della Natività di Maria Santissima a Genova Quezzi.

Alcuni fedeli, in gran parte pensionati, sono stati fatti evacuare dalla Chiesa.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti per un controllo. Al momento, non risulta che siano stati allertati i Vigili del Fuoco, ma per la bonifica devono intervenire gli artificieri ed eventualmente il cane anti-esplosivi che ieri per tre ore ha setacciato l’ampio edificio del Galliera a Carignano.

Gli investigatori stanno cercando di risalire all’autore o agli autori delle telefonate anonime per i vari allarmi bomba (lo scorso dicembre era toccato due volte anche al Palazzo di Giustizia di Genova) ma finora risulta imprendibile.

Aggiornamento ore 21.

Come per gli altri casi, anche questa volta si è trattato di un falso allarme.

 

Val Polcevera: niet di Pd e sinistra a parcheggio interscambio per residenti a Brin

Metropolitana: chiusure anticipate per manutenzione
Metropolitana: chiusure anticipate per manutenzione

“Alla lunga emergono i veri obiettivi di chi governa il Municipio: non collaborare e tentare di demolire proposte di buon senso”.

Lo ha dichiarato il capogruppo municipale Alessio Bevilacqua (Lega) commentando la scelta di Pd e sinistra di bocciare la richiesta di regolamentare l’area di via della Pietra, così come è stato già fatto per altre aree presenti in città, ad esempio a Di Negro, tenendo in considerazione “sia la necessità dei concittadini della vallata che usufruiscono della metropolitana, sia dei residenti facendo le necessarie opere di intervento”.

Area via della Pietra: parcheggio interscambio riservato a residenti Val Polcevera

“È brutto – ha aggiunto Bevilacqua – quando la visione partitica supera le esigenze dei cittadini. È brutto e non è giusto, soprattutto per una zona in forte difficoltà come quella di Brin e per i cittadini della Valpolcevera colpiti dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi.

Il presidente Federico Romeo e i suoi consiglieri del Pd, del Gruppo misto e della lista Crivello, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini e assumersi la responsabilità delle proprie scelte.

A questo punto, confido che il sindaco Marco Bucci, il vicesindaco Stefano Balleari e l’assessore comunale Paolo Fanghella si attivino per risolvere una tematica che sta a cuore ai cittadini e ai comitati territoriali, nonostante che chi governa il V Municipio Valpolcevera non se ne renda conto”.

 

Lavoro in Liguria, Toti e Berrino: oltre 27mila assunzioni nel primo trimestre 2019

Governatore ligure Giovanni Toti e assessore regionale di FdI Gianni Berrino (foto d'archivio)

“In Liguria sono 27.590 le assunzioni programmate nei primi tre mesi del 2019, in aumento dell’1 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati di Unioncamere.

Cresce, in termini percentuali (dal 25% di gennaio 2018 al 32% di gennaio 2019), la richiesta da parte delle imprese di profili ad alta specializzazione, sia a livello dirigenziale che tecnico.

Il settore dei servizi nel complesso assorbirà il 76% delle entrate previste, in particolare i servizi alle imprese (7.330 entrate previste) e i servizi turistici, di alloggio e ristorazione (6.050) mentre l’industria il rimanente 24%”.

Lo hanno dichiarato ieri il governatore ligure Giovanni Toti e l’assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione, Gianni Berrino.

“Prosegue il trend positivo della Liguria già evidenziato nell’ultimo trimestre del 2018 – hanno aggiunto Toti e Berrino – a conferma della bontà della strategia scelta per il rilancio della Liguria.

I dati sul settore dei servizi e sulla richiesta di profili ad alta specializzazione ci confortano sulle scelte messe in campo.

A dicembre scorso, infatti, la giunta regionale ha stanziato 33,3 milioni di euro per le misure ‘Pacchetto giovani’ e ‘Garanzia giovani’. Strumenti che hanno l’obiettivo di fare formazione mirata, a immediato sbocco occupazionale, ma con uno sguardo anche all’alta formazione.

Una scelta che ha come obiettivo soddisfare le esigenze delle imprese, e che va di pari passo con il modello di sviluppo su cui abbiamo deciso di puntare per il rilancio della Liguria.

L’attenzione allo strategico settore dell’high tech è cruciale, e le scelte formative che vanno in questa direzione danno opportunità concrete ai liguri”.

 

Pensionata savonese travolta da auto mentre va in bici: morta per strada

Mele, 69enne colpito da malore muore in bici sulle alture di Genova
Ambulanza (foto di repertorio)

Una pensionata savonese di 77 anni oggi è morta per strada dopo essere stata travolta da un’auto in via Nizza, prima del Mare Hotel in direzione Savona.

Carla Siccardi era in bicicletta e stava pedalando sulla corsia riservata ai mezzi a due ruote, quando è stata travolta dall’automobile.

Sbalzata dalla bici, ha sfondato il parabrezza del veicolo ed è rotolata rovinosamente a terra.

La pensionata è andata subito in arresto cardiaco ed è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove non si è ripresa ed è deceduta per le gravi ferite riportate.

L’anziana che guidava l’utilitaria è scesa dall’auto e ha chiamato i soccorsi.

Indagini in corso da parte degli agenti Polstrada e della Polizia Locale. Non è escluso che la conducente venga indagata per omicidio stradale.

 

 

I giorni dell’onore: il libro di Cesare Ferri presentato a Genova da Lombardi

I giorni dell'onore, autore Cesare Ferri

Su iniziativa di CasaPound Italia oggi pomeriggio, nella sede La Risoluta di via Montevideo a Genova, è stato presentato il libro di Cesare Ferri intitolato “I giorni dell’onore” edizioni Settimo Sigillo.

Insieme all’autore è intervenuto lo scrittore e intellettuale della destra genovese Andrea Lombardi.

“Si tratta di un volume – ha spiegato Lombardi – che analizza in maniera impietosa quel processo di autodistruzione dell’Europa conseguente al suo arrendersi alla retorica del multiculturalismo, al suoi voler ‘vivere insieme’ a moltitudini di stranieri permeate di valori incompatibili con le nostre radici culturali, allo snaturamento di un intero continente, alla omologazione globalizzata e all’appiattimento delle specificità locali, artistiche, culturali. commerciali.

Si è giunti persino al ridisegnamento delle nostre città.

Un incubo  dove il ‘Bello’ è stato cacciato dalle vie cittadine, dalla società e dalla nostra anima”.

“È l’anno 2035 – ha raccontato Ferri – e in Italia gli immigrati, considerando non rispettati i loro diritti, decidono di sollevarsi in armi contro l’autorità e i cittadini comuni, i quali, colti dal panico, sono incapaci di reagire.

Esattamente come i politici che, tremebondi, si limitano ad invitare alla calma gli insorti. Ma è inutile, le devastazioni e gli omicidi non accennano a diminuire.

In mezzo a tale caos, un manipolo di uomini e donne, che non ha nessuna intenzione di soccombere senza combattere, si trincera in attesa dello scontro.

In loro prevale la speranza che questa scelta sia presa ad esempio da chi è ancora in bilico tra la lotta e la resa”.

 

 

Centrodestra chiede dimissioni Campanella, ma è una bufala online. Diffida della Lega

Alberto Campanella (FdI) durante un sopralluogo al canile municipale Monte Contessa di Genova

“Risulta essere una bufala: presenterò un documento in Consiglio comunale per risalire alle persone che hanno utilizzato il nome di tutti i Consiglieri. In molti mi hanno chiamato e si sono dichiarati ignari di questo documento che allora sembrerebbe illegittimo”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo comunale Alberto Campanella (FdI) in merito alla petizione diffusa ad arte sui social network e ripresa da alcuni quotidiani online, in cui presunti consiglieri di centrodestra avrebbero chiesto le sue dimissioni dopo il caso del blitz al canile municipale Monte Contessa di Genova.

Amici dell’uomo al freddo, blitz di Campanella a canile Monte Contessa | Video

In tal senso, nel pomeriggio è arrivata anche una nota ufficiale del Gruppo consiliare della Lega, che conta ben 9 consiglieri di maggioranza. E il capogruppo di Forza Italia Mario David Mascia ha ironizzato così: “Definirle fake news sarebbe un eufemismo”.

“Oggi su alcuni quotidiani online – hanno spiegato i consiglieri comunali leghisti – è comparsa la notizia di una fantomatica ‘petizione’ con la richiesta di dimissioni da parte di non meglio definiti consiglieri del centrodestra nei confronti del capogruppo di FdI Alberto Campanella, a seguito della sua visita al canile Monte Contessa.

I giornalisti non hanno citato i nomi dei consiglieri comunali di centrodestra che avrebbero messo in atto tale iniziativa.

Pertanto, i consiglieri della Lega in Comune a Genova precisano di non avere avviato questa petizione, che appare più che altro una boutade sui social network, né hanno intenzione di avanzare una richiesta di dimissioni nei confronti del consigliere Campanella. In ogni caso, diffidano chiunque ad associare i loro nomi e il loro Gruppo consiliare a tale iniziativa”.

Intanto, il capogruppo comunale di FdI, che ha scatenato una polemica sul web, oggi ha incassato il sostegno dell’ex ministro e attuale vicepresidente del Senato Ignazio La Russa: “Ho visto i tuoi video e ho apprezzato molto la difesa per gli animali. E’ importante anche assicurare agli amici dell’uomo tutta la nostra attenzione. Tu lo fai e io sono con te. Bravo”.

 

Dl Salvini, 130 associazioni e 5mila in piazza: da centrosinistra a centri sociali | Foto

Piazza De Ferrari a Genova, corteo anti Dl Salvini

I numeri della stima ufficiale parlano di circa 2500 persone. Altri indicano 5mila. Secondo gli organizzatori addirittura 7-8mila.

In ogni caso, alcune migliaia di genovesi e di stranieri oggi sono scesi in piazza a Genova contro le politiche sull’immigrazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini e la nuova legge su Sicurezza e Immigrazione, approvata dal Parlamento.

In corteo rappresentanti e sostenitori di circa 130 associazioni e partiti di centrosinistra, ma anche centri sociali e, fra gli altri, perfino alcuni scout dell’Agesci rigorosamente “in divisa”. Un mix variopinto di chi è direttamente o indirettamente coinvolto e comunque è a favore del business migranti.

“Migliaia di persone in piazza per una Città e un Paese che accoglie e che non respinge, per l’apertura immediata dei porti e di corridoi umanitari sicuri” hanno spiegato i responsabili di Arci Liguria.

 

 

 

 

Samp-Udinese, Gabbiadini subito dall’inizio

Samp-Lazio 1-1, Gabbiadini: Sono contento del gol e del pari
Manolo Gabbiadini

Anticipo delle 18 al Ferraris oggi tra Samp e Udinese, una sfida che può dire molto per le ambizioni rispettivamente europee e di salvezza.

Giampaolo che schiera dall’inizio Gabbiadini con Quagliarella, complice l’infortunio di Caprari. Il tecnico friulano Nicola invece punta sull’ex Okaka per cercare di portare a casa un punto che sarebbe di vitale importanza per le speranze salvezza dei bianconeri.

Una sfida delicata da non sbagliare.

fc

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Tavares; Praet, Ekdal, Jankto; Saponara; Gabbiadini, Quagliarella. Allenatore: Giampaolo.

UDINESE (3-4-1-2): Musso; Opoku, Troost-Ekong, Nuytinck; Stryger-Larsen, Fofana, Behrami, Mandragora, D’Alessandro; De Paul, Okaka. Allenatore: Nicola.

Oggi si inaugura la mostra omaggio a Pino Pascali

L' installazione "clou" della mostra

GENOVA. 26 GENN. Si inaugura questo pomeriggio, alle ore 18 alla Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, la mostra: “My Way- Installazione con figure” dell’ artista romano Fabio Sargentini. Si tratta di un omaggio che il grande artista-gallerista ha voluto tributare a Pascali nel cinquantenario della scomparsa. Abbiamo visitato la Fondazione di Polignano proprio nei giorni scorsi, durante i lavori di preparazione di questa mostra il cui cuore è l’ installazione che propone le sagome di alcuni grandi artisti, amici di Pascali, che all’ inizio degli anni Sessanta a Roma frequentarono la mitica galleria “L’Attico”. Qui Sargentini, visionario artista, sensibile gallerista, acuto collezionista, generoso mecenate ed illuminato operatore culturale, ospitò le loro opere e con il suo fiuto fece di Roma una delle grandi capitali mondiali dell’ Arte Contemporanea del secondo Novecento.

Nel salone principale della Fondazione Pascali sono così riuniti Gino De Dominicis, Simona Forti, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Pino Pascali, Robert Smithson e Fabio Sargentini. Non ci sono proprio loro, anche perchè quasi tutti scomparsi, ma le loro sagome, a grandezza naturale, riprodotte in bianco e nero, con quella di Sargentini invece a colori per mettere in evidenza l’ artista e gallerista visionario che seppe vedere in loro, primo fra tutti, il talento e l’estro. Sargentini a colori anche per sottolineare che proprio lui ha vinto il Premio Pascali 2018 e che la sua idea per ricordare l’ amico Pino Pascali è stata vincente e si è concretizzata proprio attraverso questa suggestiva mostra.

Il premio, che consiste in una coda di balena in ceramica bianca, realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Pascali-De Nittis”di Bari, verrà consegnato oggi a Sargentini da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia e Cultura della Regione Puglia, mentre nelle vesti di padroni di casa ci saranno il presidente della Fondazione Pascali Giuseppe Teofilo e la direttrice del Museo Rosalba Branà.

Il gruppo di artisti venne accolto nella “ Città Eterna” fraternamente da Sargentini: all’ Attico si creò un ambiente frizzante e creativo nel quale nacquero alcune fra le più grandi intuizioni artistiche che hanno caratterizzato l’ arte contemporanea italiana ed internazionale degli anni Sessanta e Settanta. E la mostra è dedicata proprio al periodo che va dal 1966 al 1976.

Fra i pezzi storici più importanti di Pino Pascali in mostra ci sono la “Cresta di Dinosauro”, proveniente dalla Galleria Nazionale di Roma ed i mitici “Bachi da setola con bozzolo”, che il Museo Pascali ha acquistato recentemente grazie ad un finanziamento della Regione Puglia. La mostra è arricchita dalle splendide fotografie di Claudio Abate che testimoniano eventi storici, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, come i celebri “Dodici cavalli” che Jannis Kounellis espose nel 1969 all’ Attico, in via Beccaria; lo storico “Igloo” di Mario Merz ed il celebre “Zodiaco” di Gino De Dominicis.
Pino Pascali è morto, a soli 33 anni, l’11 settembre del 1968 a Roma, tragicamente e prematuramente. E’ forse l’artista pugliese più grande, certamente il più celebre a livello internazionale di tutto il Novecento. Era nato a Bari (i genitori di Polignano a Mare) il 19 ottobre del 1935. Dopo la tragica fine (fu investito da un’auto mentre correva in moto) la sua salma fu inumata nel piccolo cimitero del suo paese di origine.

La carriera artistica di Pascali è stata breve e folgorante. Si era diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1959 e aveva cominciato subito a farsi notare come scenografo. Aveva eseguito bozzetti, disegni e “corti” per “Carosello” e altre trasmissioni tv, oltre che disegni e plastici di velieri, treni, corazze. Era un instancabile, sensibile e visionario sperimentatore.
Nel 1965 aveva tenuto la sua prima personale, a Roma nella prestigiosa galleria “La Tartaruga”. In soli tre anni si era imposto all’ attenzione dei maggior critici d’arte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi d’avanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas (che lo presentò nel 1968 a Parigi). Proprio nell’ estate del 1968 aveva partecipato su invito con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Era la sua consacrazione: dopo la sua scomparsa, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura. Scultore, scenografo, performer.

La mostra resterà aperta, fino al 19 giugno, con il seguente orario: dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.
Per avere maggiori informazioni sulla mostra o sulle molteplici attività ed iniziative della Fondazione Museo Pino Pascali è possibile telefonare al numero 0804244534, oppure visitare il sito www.museopinopascali.it CLAUDIO ALMANZI

Rio Vernazza, Fanghella a Pd: opera ferma da anni, avevate fatto nulla. Entro 2019 i lavori

Rio Vernazza, inondazione a Genova Sturla (foto di repertorio)

“Siamo al paradosso. Oggi c’è una manifestazione per lo scolmatore del rio Vernazza a Genova Sturla, un’opera da 16 milioni di euro, anche se dopo anni finalmente siamo a una progettazione esecutiva e quasi pronti ad andare in gara. E chi cappeggia la protesta? Chi non ha fatto nulla nella scorsa legislatura e mi ha lasciato solo un’idea scritta su un foglio di carta. Credo che a volte un po’ di onestà intellettuale non farebbe male a nessuno”.

Lo ha dichiarato oggi su fb l’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Fanghella (Lega) commentando la manifestazione di stamane a Sturla.

Scolmatore rio Vernazza a Sturla, Pd in piazza con gli abitanti: inaccettabili ritardi

“Dal Pd – hanno aggiunto i consiglieri leghisti del IX Municipio Levante – solo strumentalizzazioni. Riteniamo buffo, per non dire intellettualmente disonesto, che chi fino a un anno e mezzo fa amministrava Comune e Municipio, oggi abbia deciso di scendere in piazza a manifestare per il ritardo nell’inizio dei lavori dello scolmatore del Rio Vernazza.

Un’opera fondamentale e ferma da anni, certamente non per negligenza dell’attuale giunta di centrodestra. Il Pd dovrebbe ben sapere che l’opera è già stata inserita nel piano triennale dei lavori per un importo di circa 16 milioni di euro.

Una polemica pretestuosa, sinonimo della carenza di argomenti della minoranza che nasconde i suoi insuccessi dando la colpa ad altri non sapendo che l’assessore Fanghella, proprio qualche giorno fa, ha annunciato che entro fine anno sarebbero partiti i lavori. Questa è la differenza: da una parte una minoranza senza argomenti, dall’altra una maggioranza che invece di parlare fa i fatti”.