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Giallo su nuovo metanodotto Snam da Casarza a Recco. Traversi e Tosi: non necessario

Metanodotto (foto di repertorio)

“Da notizie apprese a mezzo stampa, sono venuto a conoscenza che la Snam sta progettando un nuovo metanodotto che da Casarza Ligure raggiungerà Recco”.

Lo ha dichiarato oggi il deputato ligure del M5S Roberto Traversi.

“Secondo quanto riferito – ha aggiunto Traversi – il progetto riguarderà una nuova condotta della lunghezza di circa 50 km. Il tracciato dovrà attraversare i torrenti Graveglia, Sturla e Lavagna, ponendo la necessità di verificare le aree esondabili e quelle ad alta suscettibilità di dissesto.

Andrà inoltre ad attraversare zone interessate da affioramenti di pietre ‘verdi’ (vale a dire rocce che possono contenere amianto). E non dimentichiamo che fra le località Cardini e Montedomenico è presente la miniera/discarica di Libiola, che è interessata da numerose frane attive.

A preoccupare il MoVimento non è solo il tracciato del metanodotto, che stando alle notizie sarà progettato oggi per poi realizzarsi a partire dal 2022, ma anche la reale necessità di un nuovo metanodotto e le modalità con cui stanno lavorando i tecnici.

Le informazioni in merito giunte sul territorio non forniscono nessuna indicazione precisa sulla necessità di quest’opera e su che tipo di incarichi abbiano ricevuto i tecnici della SNAM, che in questi giorni stanno accedendo a terreni privati per fare i rilievi utili alla progettazione.

Ho presentato interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell’Ambiente e al Ministro delle Infrastrutture non solo per ricevere maggiori informazioni su questo progetto, ma soprattutto per chiedere che sia garantito il coinvolgimento di tutto il territorio e in particolare dei Sindaci interessati”.

Le perplessità di Traversi sono condivise anche dal consigliere regionale M5S Fabio Tosi, che sta cercando di capire “quanto e come la Regione sia stata coinvolta nella progettazione del nuovo metanodotto e quali saranno i passaggi futuri rispetto a questa opera”.

 

Morte alla cannella: thriller culinario. Omicidio ambientato nella Genova bene

Morte alla cannella: thriller ambientato nella Genova bene

“Morte alla Cannella” di Rebecca Coen: il primo thriller culinario italiano è ambientato a Genova.

Dopo il successo dell’ebook, ora esce in tutte le librerie italiane la serie sulla simpatica Emma Mezzalira, la ragazza “in giallo” che condivide le sue buonissime ricette mentre risolve crimini.

Nel primo episodio un omicidio scuote la Genova bene, nel secondo ci sarà anche il sindaco Marco Bucci.

Genova, con i suoi quartieri e i suoi vicoli, diventa la protagonista italiana del genere lanciato negli Stati
Uniti da Josi Kilpack dove ricette e omicidi da risolvere si mischiano ad avventure divertenti e a volte
grottesche.

La serie “Ricetta di un omicidio” parla di Emma Mezzalira, un’intraprendente single genovese appassionata di cucina che combatte ogni giorno per trovare un buon lavoro – ma anche un buon fidanzato. Divide l’affitto con un eccentrico personal trainer e un genio dei computer e combatte quotidianamente con sua nonna Crocifissa che trova immorale questa convivenza e la new age nonna Ortensia che controlla le calorie che ingerisce.

Ad ogni episodio il mondo di Emma si arricchisce di nuovi interessanti personaggi: dal bellissimo carabiniere dagli occhi azzurri al simpaticissimo trans che abita di fronte a lei in vico della
Neve. Nei momenti critici della sua vita – e di ogni indagine – Emma cucina e condivide col lettore le sue
buonissime ricette.

Contro il degrado, capogruppo Lega: confermare ordinanza anti alcol in Val Polcevera

Sottoripa, scatta l’ordinanza anti-alcool
Ordinanza anti alcol a Genova (foto di repertorio)

“Confermare l’ordinanza per la tutela della salute pubblica, del decoro urbano e dell’ordinato svolgimento delle attività di svago nel quartiere di Rivarolo/Certosa e zone limitrofe”.

E’ la richiesta che il capogruppo municipale Alessio Bevilacqua (Lega)  ha presentato nei giorni scorsi attraverso una mozione depositata al V Municipio Valpolceverao.

“Con questa proposta – ha spiegato Bevilacqua – si chiede al sindaco Marco Bucci e all’assessora al Commercio Paola Bordilli di redigere ed emanare una nuova ordinanza per il nostro territorio, valutando eventuali ulteriori migliorie assieme alla Polizia Locale e il tessuto commerciale della zona.

L’ordinanza attuale sappiamo che scadrà alla fine di marzo e sarebbe importante una sua riconferma vista l’esigenza del territorio di Rivarolo/Certosa di avere una delibera che possa garantire una continuazione di normare il decoro urbano e l’ordinato svolgimento delle attività di svago.

Abbiamo accolto con piacere le dichiarazioni dell’assessora Bordilli in merito alla disponibilità di emanazione di nuove ordinanze valide sul territorio cittadino per il periodo primaverile ed estivo prossimi. Questo tipo di ordinanze stanno portando miglioramenti in quelle zone dove la precedente mancanza di regole portava ad un conseguente degrado territoriale”.

 

Aggressioni per strada, sabato al via corsi autodifesa per donne. Garassino: gratis e utili

Albisola
Autodifesa (foto di repertorio fb)

“Sabato 9 febbraio s’inizierà la seconda fase di ‘SicurInsieme 2018’, progetto rivolto a donne maggiorenni che prevede incontri teorici gratuiti di autodifesa personale di base che si terranno in palestre o impianti di 14 società e associazioni sportive  operanti nei Municipi Centro Est, Media Valbisagno, Valpolcevera, Medio Ponente, Medio Levante e Levante. Le attività termineranno nella prima metà di marzo, in concomitanza con la Festa della Donna”.

Lo hanno comunicato oggi i responsabili del Comune di Genova.

Aggressioni per strada, Comune di Genova: al via corsi autodifesa gratuiti per donne

“Il progetto, monitorato dall’amministrazione comunale – hanno aggiunto – si svilupperà in quattro incontri pomeridiani di due ore ciascuno per favorire le donne lavoratrici. Gli appuntamenti, costituiti da una parte teorica con supporti multimediali ed una di dimostrazione tecnica, saranno incentrati su tre tematiche: analisi dell’ambiente circostante ai fini della percezione di possibili rischi e pericoli; strumenti utili per la difesa personale e per il riconoscimento delle proprie capacità; dimostrazioni pratiche di alcune tecniche di base per difendersi dalle aggressioni”.

L’iniziativa, supportata dall’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino, è nata su mozione della consigliera comunale e presidente della Commissione Pari Opportunità Francesca Corso (Lega).

“Ho accolto con interesse – ha spiegato Garassino – la mozione della consigliera Corso e messo in opera, con la collaborazione dello staff degli uffici Politiche di sicurezza urbana, questo progetto che sarà uno dei tanti strumenti utili per aumentare la sicurezza delle donne. Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge ai numerosi progetti approntati nell’ambito della sicurezza urbana”.

 

 

Lodi (Pd): allarme inquinamento a Genova, fase post crollo ponte ha peggiorato situazione

Trony XX Settembre, 16 dipendenti a casa
Consigliera comunale del Pd Cristina Lodi (foto d'archivio)

“Allarme qualità dell’aria a Genova. E’ quanto emerge dai dati diffusi ieri da Legambiente, che richiama l’attenzione sull’aggravarsi del problema inquinamento nella nostra città”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo comunale Cristina Lodi (Pd).

“Infatti, secondo l’ultimo dossier ‘Mal’aria 2019’ preparato dall’associazione, il capoluogo ligure condivide con Brescia il primato per numero di giorni nei quali, nel 2018, è stato superato per l’ozono l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute.

La fase post crollo Ponte Morandi ha peggiorato ulteriormente una situazione già evidentemente al limite. Di fronte a questa emergenza, chiedo con urgenza la costituzione di una commissione cittadina speciale che metta al centro tutte le problematiche legate alla qualità dell’aria per valutare, nel quadro prioritario della ricostruzione delle infrastrutture viarie, ogni possibile soluzione per abbattere l’inquinamento.

Sarà fondamentale aprire la partecipazione a questo confronto anche alle forze economiche e sociali, ai comitati di cittadini impegnati nella tutela della salute,  alle realtà e agli esperti del settore .

Come avevo già evidenziato, è necessario partire dalle azioni a sostegno della mobilità sostenibile previste prima della tragedia dello scorso 14 agosto, quindi riduzione emissioni e piano smart city ad opera di Regione e Comune.

Bisogna immediatamente dotarsi di un programma che proceda parallelamente alla ricostruzione, “step by step”, senza il quale anche la ricerca di risorse per questi obiettivi diventa impossibile. Occorrono finalità chiare e tempi serrati. Per il bene di Genova e dei genovesi”.

 

Ex ministro Lupi: con Liguria popolare alle prossime regionali sosterremo modello Toti

Ex ministro e attuale deputato Maurizio Lupi con consiglieri regionali Costa e Pisani

Questa mattina l’ex ministro e attuale deputato Maurizio Lupi ha partecipato a un incontro politico organizzato nella sede di via Fieschi dai consiglieri regionali di “Liguria Popolare” Andrea Costa e Gabriele Pisani (ex M5S confluito in LP).

“L’esperienza del gruppo regionale Liguria Popolare – ha dichiarato Lupi – rappresenta un modello vivo e forte di integrazione comune di valori etici e civili che uniscono la cittadinanza.

Gli amministratori regionali e locali sono stati in grado di ricostruire una proposta politica moderata partendo dalle esigenze e dai bisogni reali dei cittadini che sono una risorsa a cui fare riferimento e orientarsi.

E’ fondamentale integrarsi e crescere all’interno della società civile per creare un progetto politico all’interno del centrodestra che sia moderato e autonomo.

Mi riferisco in particolare alle esperienze positive messe in atto dagli amministratori locali, come avvenuto nel Comune di Rapallo, che hanno gestito le loro città ascoltando le necessità dei cittadini.

Il modello proposto dal governatore ligure Giovanni Toti sia vincente in quanto orienta gli animi verso uno spirito di unione e condivisione.

Il nostro obiettivo, condiviso con gli amici Andrea Costa e Gabriele Pisani, è quello di un dialogo costruttivo di tutte le forze centriste in grado di creare e costruire dei ponti fondati sui nostri punti di maggiore identità e unione anche a livello territoriale”.

“Il tema – hanno sottolineato Costa e Pisani – dell’unione e condivisione di un percorso serio, orientato verso tematiche moderate che rispondano efficacemente alle esigenze dei cittadini senza demagogia, è molto importante. Sarà nostra cura portarlo avanti”.

 

Dalla Cassazione importante sentenza sulla guida in stato di ebbrezza

Etilometro Polizia (foto di repertorio)

Nei giorni scorsi i giudici della Corte di Cassazione hanno emesso un’importante sentenza riguardo la violazione del divieto di “guida in stato d’ebbrezza” che in sostanza blocca la sospensione della patente e ogni sanzione accessoria se il verbale non riporta che l’etilometro è omologato e tarato.

Non è la prima volta che gli ermellini tornano su questo argomento, già ritenuto valido anche per i sistemi di rilevazione della velocità come i Tutor in autostrada o gli Autovelox e altre apparecchiature che devono riportare la data dell’ultimo controllo sulla taratura.

Secondo la Cassazione, in particolare, il verbale “inesatto” è da ritenersi nullo perché è lo stesso regolamento d’esecuzione del Codice della Strada a prevedere le verifiche presso il CSRPAD del Ministero dei Trasporti.

È infatti l’ente accertatore (agenti o ufficiali di polizia giudiziaria) che deve provare nel verbale, non ripetibile, di avere svolto “tutti gli adempimenti in quanto fatti costitutivi della pretesa sanzionatoria”.

La certezza del diritto, quando si tratta di accertamenti effettuati con strumenti elettronici o meccanici, sussiste solo quando le apparecchiature sono sottoposte non solo a omologazione, ma anche a controlli e verifiche periodiche che devono essere dimostrate di essere state effettuate dalla pubblica amministrazione.

Ad evidenziarlo, ancora una volta, sono stati i supremi giudici della Sesta sezione civile della Corte di Cassazione, che con la sentenza del 24 gennaio scorso hanno spiegato in maniera del tutto condivisibile una serie di principi che s’ispirano a queste necessità e che dovrebbero essere sempre i fari guida degli enti accertatori nei controlli sulla strada, anche a mezzo etilometro.

Secondo la Suprema Corte con l’ordinanza 1921/19, deve essere annullato il verbale per guida in stato d’ebbrezza, se non riporta che l’etilometro risulta omologato e sottoposto alla taratura periodica. In tale ottica, risultano validi gli stessi criteri sanciti in tema di Autovelox e altri sistemi similari dopo la nota sentenza 113/15 della Corte Costituzionale.

Secondo gli esperti, tali deduzioni, oltrechè derivare dalle più elementari esigenze di certezza del diritto e di tutela dell’affidamento del cittadino, sono contenute nel regolamento di esecuzione del Codice della Strada che impone le verifiche agli strumenti con i quali si effettua l’alcoltest dalle quali deriva l’effettiva legittimità dell’accertamento.

Se nel giudizio di opposizione alla sanzione amministrativa, il contravventore critica l’attendibilità della misurazione non può che ricadere a carico della pubblica amministrazione l’onere di provare il buon funzionamento dell’apparecchio. Si tratta, in tal senso, di una questione concernente il fatto costitutivo della pretesa sanzionatoria azionata.

Nella fattispecie di quest’ultimo caso, giunta sino al giudizio di legittimità, è stato accolto il ricorso di un’automobilista dopo un doppio rigetto innanzi al Giudice di Pace di Roma e in sede d’appello innanzi al Tribunale capitolino in ragione di un’interpretazione costituzionalmente orientata delle norme del Codice della Strada.

Nel caso in questione al trasgressore era stata contestata la violazione dell’articolo 186 (secondo comma lettera a) che non costituisce reato ma comporta pur sempre la “sospensione della patente di guida da tre a sei mesi”.

I supremi giudici hanno inoltre ricordato che l’articolo 379 del regolamento di esecuzione Codice della Strada stabilisce che gli etilometri debbano essere omologati dalla Motorizzazione civile in base alle verifiche compiute dal Csrpad, il centro prove del ministero dei Trasporti, e sottoposti alla taratura annuale: l’esito positivo va annotato sul libretto di accompagnamento dell’apparecchio.

In tale ottica, l’indicazione nel verbale (non ripetibile) risulta necessaria per un accertamento che possa ritenersi legittimo: bisogna infatti assicurare che si possa controllare la legittimità delle operazioni di accertamento.

“Tali principi – ha spiegato Giovanni d’Agata dello sportello dei Diritti – sono completamente sovrapponibili a quelli resi dalla Consulta nella citata sentenza sugli autovelox, che ha posto al centro della questione la circostanza che gli automobilisti devono poter riporre un ragionevole affidamento sugli strumenti di misurazione. E se è vero che bisogna garantire la sicurezza sulle strade, vanno tutelati anche i diritti del cittadino, che non può rimanere esposto a un’incontrollabile attività dell’amministrazione”.

 

Spazi pubblici ospedale San Paolo usati per propaganda politica, la denuncia di Ardenti

S. Paolo di Savona, propaganda contro il Governo. La denuncia di Ardenti (Lega)

“Spazi riservati a comunicazioni di servizio ai pazienti, al pubblico e ai dipendenti dell’Ospedale San Paolo di Savona ed usati, invece, per fare propaganda politica”. La denuncia arriva dal vice capogruppo regionale Lega Nord Liguria-Salvini, Paolo Ardenti.

“Arci e sinistra – spiega Ardenti – usano gli spazi riservati a comunicazioni di servizio ai pazienti, al pubblico e ai dipendenti dell’ospedale, per fare propaganda politica.

Sulle bacheche allestite dai responsabili della direzione sanitaria, fanno brutta mostra di sé volantini e manifesti contro il Governo.

Addirittura, la locandina che pubblicizzava l’evento di giovedì scorso al Comune di Savona intitolato ‘Il decreto Sicurezza del Governo della paura’ e organizzato da associazioni direttamente coinvolte o comunque sostenitrici del business migranti, è ancora lì e non è stata tolta da nessuno.

Tra gli altri manifesti di propaganda, mai rimossi dai responsabili della direzione sanitaria, su bacheche e pareti interne del San Paolo figurano anche quelli di Lotta Comunista che annunciavano la manifestazione dello scorso 29 settembre ‘Opposizione proletaria al Governo della paura e del razzismo’ e quelli intitolati ‘L’europeismo straccione del Governo razzista’”.

“Auspico che fatti del genere non accadano mai più – conclude Ardenti – E’ inaccettabile. Invito Arci e sinistra a trovare altre sedi, diverse da quella delle bacheche di servizio di un ospedale pubblico, per fare la loro propaganda politica contro le azioni sostenute dalla maggioranza del Parlamento votata dai savonesi e dagli italiani”.

 

Enzo Paci il 2 febbraio al Teatro del Mare di Imperia

Enzo Paci

Il comico genovese andrà in scena a Imperia il 2 febbraio al Museo Navale

Sabato 2 febbraio, alle ore 21 al Teatro del Mare, il comico Enzo Paci andrà in scena presso l’Auditorium del Museo Navale di Imperia in via Scarincio 7, per farci ‘morire dalle risate’.

Ma chi è Enzo Paci. Enzo, per gli amici ‘Enzino’, dopo varie esperienze anche amatoriali, entra nel 1997 entra nella Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, diplomandosi attore teatrale nel 2000 e prendendo parte a diverse importanti produzioni. Ha lavorato come cabarettista, per Mediaset nella trasmissione comica Colorado Cafè. Dal 2009 fa parte del gruppo di Zelig off in onda su Canale 5. Nel 2011 è invece protagonista, con il personaggio di Mattia Passadore, della trasmissione comica Central Station in onda su Comedy Central. Nell’edizione 2012 di Zelig off si esibisce in duo con Andrea Bottesini. Nel 2014 è co-protagonista del film di fantascienza 12 12 12 del regista Massimo Morini.

Nelľ autunno 2015 torna ad esibirsi per 8 serate nuovamente a Colorado Cafè condotto da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Ritorna nell’edizione 2016 di Colorado Cafè.

Il cartellone del Teatro del Mare ospita importanti personaggi della televisione, della prosa e della musica italiana e internazionale, grazie al sostegno del Comune di Imperia, con il cui Assessore alla Cultura Marcella Roggero, i direttori artistici Eugenio Ripepi e Matteo Monforte hanno concertato la rassegna, degli sponsor Conad, Federturismo Riviera dei Fiori – Confindustria Imperia, Comitato S.Giovanni Ineja, Civ Consorzio Porto Maurizio, Ristorante Salvo Cacciatori, Braceria Pizzeria Fuori Mano, XL Hamburger, Arimondo Srl, Società Agricola Lupi, l’Amdaradan, dei partner The Bloggest, Artemis New Media, Crea Media, Proxima Associazione No Profit, Due parole in riva al mare. Continua la partnership con l’ITT Thomas Hanbury Corso Turistico del Ruffini, i cui allievi, guidati dalla docente Angela Refforzo, con la collaborazione delle docenti Gisella Rosso e Floriana Palmieri, si occupano della fase di promozione della rassegna con la distribuzione del materiale pubblicitario, della prevendita dei biglietti al Botteghino del Teatro Cavour, e dell’accoglienza degli spettatori al Museo Navale nei giorni in cui andranno in scena i numerosi spettacoli.

A Enzo Paci seguirà la prosa di Enrico Bonavera il 9 febbraio e Mauro Pirovano il 16 febbraio.  Il 23 febbraio arriva la nuova comicità de La Grande Notte dei Loser. I grandi nomi del cabaret proseguono con Gianluca “Scintilla” Fubelli il 2 marzo e Nando Timoteo il 9 marzo. Torna la prosa con Pino Petruzzelli il 16 marzo, e il 22 marzo c’è la musica internazionale dei Las Valentinas. Ancora comicità con Saverio Raimondo il 23 marzo, Dario Benedetto il 29 marzo, e Alessandro Bergallo il 30 marzo. Chiude il 6 aprile Mirko Darar.

Furti alla Upim, marocchini spintonano direttrice e addetto vigilanza per fuggire: presi

Carabinieri in via XX Settembre a Genova (foto di repertorio)

Ieri i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Genova hanno hanno arrestato un 39enne e un 40enne marocchino, entrambi pregiudicati, irregolari sul territorio nazionale e mai rimpatriati per “rapina in concorso e violazione leggi sugli stranieri”.

I nordafricani, dopo avere rubato diversi capi di abbigliamento per circa 200 euro all’interno della Upim in via XX Settembre, per guadagnarsi la fuga hanno spintonato un addetto alla vigilanza e la direttrice dell’esercizio commerciale.

A quel punto, è scattata la segnalazione al 112 e i carabinieri sono tempestivamente intervenuti.

Alla fine i militari hanno bloccato i marocchini e recuperato la refurtiva, che è stata restituita al titolare responsabile della rivendita.