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Servizi straordinari di controllo nel centro storico della polizia: senegalese arrestato

Ritrovo di pregiudicati, chiusa la gastronomia Serigne Fallou di via Prè
Polizia nel Centro storico di Genova (foto di repertorio)

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione nel centro storico da parte della polizia.

Ieri pomeriggio i poliziotti del Commissariato Prè hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, avvalendosi di 2 equipaggi del R.P.C., di una pattuglia della Questura con tre militari e di agenti della Polizia Municipale finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti e del fenomeno dell’immigrazione clandestina.

Particolare attenzione è stata posta, anche a seguito di esposti, alla zona di via Bersaglieri d’Italia, Giardini Caduti nei Lager Nazisti, via del Campo, via Prè, Vico Largo Vico, Vico del Roso, e via Gramsci.

Durante il servizio i poliziotti hanno identificato 45 persone di cui: un senegalese di 34 anni arrestato in quanto destinatario di un ordine di carcerazione per una pena complessiva di un anno e 9 mesi di reclusione ed una multa di Euro 3450 per reati commessi nel 2009 a Torino.

Inoltre uno straniero è stato sanzionato per ubriachezza; una genovese segnalata per violazione della Misura di Prevenzione dell’Avviso Orale del Questore di Genova; uno straniero invitato per notifica del provvedimento di revoca della patente di guida.

Gli operatori hanno anche controllato 8 veicoli con sistema Mercurio ed hanno rinvenuto e riconsegnato al proprietario un motociclo rubato.

Infine gli agenti, ponendo particolare attenzione alla verifica degli esposti, hanno anche monitorato e controllato 7 esercizi commerciali.

Ancoraggi vietati a Paraggi, la lettera di uno dei sei denunciati

La baia di Paraggi (immagine di repertorio)

In merito all’articolo pubblicato sul nostro Liguria Notizie il 27 settembre, “Ancoraggi vietati a Paraggi: denunciati in sei”, riceviamo lettera da parte di Vittorio Lercari, uno dei sei diportisti che sono stati denunciati, che pubblichiamo.

Caro direttore, neanche arrivato in porto e mia figlia mi ha inviato il vostro articolo. Sono uno dei criminali che per alcune decine di metri  oltre un ipotetico divieto non segnalato ,calando l’ancora , che forse ha pure arato, ha commesso un azione così grave da meritare una denuncia penale (!!!!!!!)con le conseguenze del caso.

La cosa divertente è che nello specchio acqueo non vi è segnalazione alcuna per evitare che chicchessia  possa commettere si fatto delitto , o meglio ancora vi è una boa ,per altro rilevata al momento di andare via perché nascosta dalle presenza di altre imbarcazioni presenti che erano numerose in zona, che alla sommità ha una targa senza alcuna scritta! (la foto verrà messa a disposizione del giudice)

La guardia costiera , dopo aver rilevato le generalità ci ha invitato a recarci immediatamente presso il loro comando di Santa Margherita Ligure , è doveroso precisare che il loro intervento è stato pur con la dovuta fermezza educato e rispettoso, sebbene per alcuni per essere notificati del verbale di notificazione di reato (!!!) che comporta l’immediata nomina di un legale (!!!!) abbia significato perdere tutta la giornata.

Evidenzio anche per i lettori che non conoscono la zona , che nei pressi e intendo forse a meno di un miglio marino e quindi nelle immediate vicinanze della costa di Portofino, Paraggi ecc . mi risulta (Olivetta , Punta Cannone , Punta Pedale ecc.) si transita e si staziona normalmente.

La vicina baia di San Michele di Pagana e altre  zone del Tigullio e non solo  sono “costellate da numerose boe segnaletiche” che mi è stato detto indicano a chi osa passare il limite che ,praticamente rischia la pena di morte ; oltre a tali limiti …ahimè …spesso si notano sgradevoli gavitelli che a “pagamento” permettono il transito , e non a remi, di chi decide di ormeggiare con soste a ore o stagionali ,senza contare che durante la stagione estiva sfrecciano per tutto il golfo  traghetti e traghettini a velocità tali da rendere perennemente il mare a forza tre /quattro , per non parlare dei transatlantici che dopo la tragedia dell’ isola del Giglio, finalmente stazionano a debita distanza, ma che trasportano tutto il giorno migliaia di passeggeri a riva ,con le conseguenze del caso in termini di inquinamento, anche perché svolgono il traghettamento con le scialuppe di salvataggio ….il giorno dopo il mare ricorda nella sporcizia la loro presenza.

Evidenzio  che sicuramente nessuno era a conoscenza del pericolo nel quale si è incorsi  dovuto alla mancanza di evidente è doverosa  segnaletica , che scienza  e coscienza  richiederebbe per un divieto ove si rischia il penale  ,credo che nessuno e ben che mai sei singole imbarcazioni rischierebbero così tanto per un normalissimo ormeggio che non creava disturbo alcuno e ripeto a poche decine di metri dalla linea ipotetica non segnalata del divieto .

Mi ha colpito il fatto che uno dei “criminali”, che ho poi incontrato in porto ,era un tedesco il quale in un italiano stentato ma con calma e educazione  mi ha confidato che è rimasto molto stupito del fatto perché avrebbe ,nel programmare la sua rotta con germanica precisione ,prima di avvicinarsi alla costa cercato notizie su internet senza nulla rilevare così come usa fare chi è abituato a navigare.

Concludo con alcune mie personali riflessioni : ma come è possibile che a pochi metri da dove sono stato fermato per tutta la stagione estiva centinaia di imbarcazioni anche  di dimensioni non indifferenti gettano l’ancora e nulla succede alla povera alga ? chi è lo scienziato che ha stabilito la linea retta dove c’è e non c’è l’alga ? E con tutto il degrado che c’è in zona perché si permette  e tollera tutto il marasma di cui sopra e si ci preoccupa solo dell’alga di Paraggi? , anche a San Michele mi risulta ci sia un alga ,non so chi sia, ma forse non patisce niente con tutte quelle imbarcazioni all ormeggio  ? I gavitelli non poggiano sul fondo ? e perché per una banale disattenzione per altro dovuta a mancanza di segnalazioni di chi legifera una persona deve rischiare così tanto e cosa ancor più grave del rischio e della gabella anche l’umiliazione di un penale?

In ultimo entrando nei locali della Guardia Costiera  ho notato che quelli al piano terreno sono ancora distrutti dalla mareggiata dello scorso anno e  di fatto i militari vivono in quelle condizioni da mesi poi emerge ,come noto ,che i nostri figli e nipoti studiano per anni in scuole  non sicure e non aggiungo altro …..nessuno viene sanzionato ne  denunciato men che mai  penalmente , non vorrei che la risposta fosse quella che la povera alga se molestata e comunque  se lo è stata per pochi minuti , valga più delle persone che lo sono da anni .

Chi  legifera avrebbe bisogno di vivere e conoscere le persone e le situazioni  e adottare i provvedimenti proporzionalmente  alla gravità dei fatti ,anche perché la gente e parlo di quella normale ,ogni giorno di più  ,inizia ad essere stufa di simili incongruenze , non tanto  ovviamente di quella che ci occupa che è veramente ridicola .

Dispiace  infine più di tutto per quel povero signore Tedesco …. un normalissimo diportista amante del mare …..a quali  peripezie legali e non  dovrà andare incontro pur senza contare i costi economici ? e quale pessima figura non solo  in termini di ritorno turistico  ,anche perché il fatto  di per se ha del ridicolo ,susciterà all’estero e non solo ?

Sicuramente questi fatti comportano  una grave ricaduta verso tutte quelle persone che lavorano e si prodigano per un migliore turismo ,purtroppo la nostra riviera anche per questi eccessi ha perso tutti i fasti conquisati nel passato .

Spero sempre che l’amico Tedesco vada solo per mare perché nella malaugurata ipotesi dovesse transitare sulle nostre autostrade (chi percorre l’autostrada A26  lo constata giornalmente )esistono frotte di stranieri che la percorrono a velocità “folli “con gravi pericoli per la vita delle persone , ben consci che lo Stato Italiano a differenza  di quasi tutti i paesi europei nulla fa a fronte dei  rilievi del “tutor“ verso tali trasgressori .

Una semplice pattuglia della polizia della strada potrebbe fermare i trasgressori in tempo reale e fare una marea di denari e porre termine alla pacchia e in pari tempo rendere più sicuri i nostri viaggi , sicuramente il tutto dovrebbe essere demandato al nostro valoroso e caparbio Ministero dell’Ambiente che solo da poco si  accorto che i nostri mari sono invasi dalla plastica .

Forse stasera l’alga di Paraggi andrà a dormire profondamente delusa ….per il tutor in autostrada migliaia di avvisi e cartelli e non ti fa niente nessuno , per Lei nemmeno un piccolo avvisino un piccolo  cartellino… ma chi passa quella ipotetica linea retta senza segnalazione alcuna si becca un bel penale e una profonda amarezza e una grande delusione .

Mi sono chiesto infine come faranno quei piccoli operatori turistici ad affittare un barchino dovranno dotare il cliente ( se poi è straniero )di una mappa stile sbarco in Normandia .

Ringrazio per l’attenzione purtroppo per colpa di altri un semplice ormeggio viene colpito sanzionato ed  evidenziato con una enfasi che non viene riservata nemmeno agli evasori fiscali ,sicuramente come gli altri ci difenderemo nelle apposite sedi .

Con i migliori saluti e con la preghiera di dare replica al vostro articolo di stampa”. Vittorio Lercari

Per saperne di più sulle praterie di Posidonia oceanica nella zona di Portofino: http://www.portofinoamp.it/ambienti-marini-costieri/le-praterie-di-fanerogame-marine

Le praterie di fanerogame marine in zona (foto Massimiliano Muratore)

Lutto a Genova, è mancato Pierangelo Massa: storico segretario Uil Liguria

Pierangelo Massa (Uil Liguria)

Pierangelo Massa, storico segretario della Uil Pensionati Liguria dal 2007 al 2016, e’ mancato questa notte a Genova. Aveva 73 anni.

Oggi alle 19 è in programma il rosario nella parrocchia di San Rocco di Principe. Domani alle 11.45 sono previsti i funerali.

Massa ricopriva la carica di segretario generale della Uil pensionati Liguria.

Piermassa, come amava firmarsi, era nato a Genova nel 1946 nel quartiere di Cornigliano.

“Era un sindacalista – ricordano i pensionati della Uil – sempre in ascolto e innamorato delle persone delle quali amava conoscere le storie.

Seguiva con attenzione le vicende socio-economiche del paese, tra le sue ultime battaglie, alla guida dei pensionati liguri, c’e’ la lotta contro la solitudine e l’aspirazione alla creazione della consulta regionale degli anziani.

Da oggi ci sentiamo tutti un po’ piu’ soli, ma certi che il cammino intrapreso negli anni da Pierangelo Massa, sia la via da seguire per non perdere mai di vista gli obiettivi di tutela dei lavoratori e delle persone piu’ fragili”.

A ricordare Massa stamane è stato anche l’attuale segretario generale della Uil Liguria, Mario Ghini: “Ci stringiamo attorno alla famiglia e alla Uil Pensionati.

Cresciuto a pane e siderurgia, Massa e’ stato un sindacalista sensibile, grande lettore e interprete delle dinamiche sociopolitiche della Liguria e del Paese.

Ricordiamo con grande affetto il sindacalista che aveva sempre una parola per tutti e che ha sempre rivolto le sue attenzioni verso i piu’ fragili della catena sociale.

Massa lascia un vuoto incolmabile ma anche diversi progetti che noi tutti ci impegneremo portare avanti”.

 

Portofino, piantato pino marittimo in ricordo della mareggiata

Portofino, piantato pino marittimo in ricordo della mareggiata

I bambini di Valgreghentino, insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Santa Margherita Ligure e ai piccoli portofinesi, hanno piantato nella passeggiata, che dalla Ciapella conduce fino a Castello Brown, un giovane esemplare di pino marittimo a memoria di quanto accaduto durante la terribile mareggiata che ha colpito il Tigullio e Portofino nell’ottobre del 2018.

“Siamo più forti del vento”, è questo il titolo della poesia che i piccoli studenti hanno voluto dedicare e leggere in occasione della giornata che commemora la terribile mareggiata di un anno fa.

“Grazie, davvero grazie – ha detto il sindaco Matteo Viacava – vedere tutti questi bimbi nel nostro Borgo è meraviglioso. Ed è ancora più meraviglioso il fatto che abbiano voluto aiutarci attivando una vera e propria raccolta per l’acquisto dell’albero”.

Presenti alla piantumazione del pino marittimo, insieme a Matteo Viacava, anche il vice sindaco Giorgio D’Alia e la consigliera al Commercio Margherita Gimelli.

Insieme a loro anche l’assessore all’Agricoltura di Regione Liguria Stefano Mai con il consigliere Franco Senarega.

Dopo aver messo a dimora l’esemplare, la delegazione, composta dalle insegnanti, dagli alunni della scuola lombarda e ligure insieme ai genitori, ha proseguito il sentiero fino a Castello Brown dove il sindaco Viacava ha guidato i visitatori tra le sale, affacciate sul mare, del Castello; mostrando anche la realtà immersiva allestita, due anni fa, nella torre di uno dei simboli portofinesi.

Domenica a Savona si apre la stagione della Giocosa

Il Teatro Chiabrera

Ci sarà anche un nutrito numero di appassionati della Riviera di Ponente domenica a Savona per l’ apertura (alle ore 20) della stagione lirica dell’ Opera Giocosa. I melomani arriveranno dall’estremo ponente ligure per il primo ed attesissimo spettacolo giocoso al Teatro Chiabrera dove verrà presentato, in prima mondiale, il “Don Pasquale Cyrcus” di e con Simone Barbato e Andrea Nicolini.

Si tratta di un innovativo spettacolo, un omaggio alla grande opera donizettiana, una specie di assurdo viaggio tra follia e bel canto di un nipote tenore e di uno zio domatore.

“In un spazio fuori del tempo – ci ha spiegato lo stesso Andrea Nicolini- due personaggi quasi beckettiani, che vivono di un forte rapporto di dominio e sudditanza, rivivono i temi e le relazioni del Don Pasquale di Donizetti.

Come se si trattasse dello scopo principale del loro esistere, comicamente giocano e scherzano, rivivendo scene, dialoghi, rapporti, trame, avvenimenti e infine i pensieri e le riflessioni che scaturiscono dal libretto stesso dell’Opera.

Uno dei due, che è un attore/tenore, vuole cantare sempre e riuscirà a farlo, in questo modo eseguendo le arie di Ernesto, e altre pagine donizettiane.

L’altro, dominante, come fosse un clown nero, si ritroverà all’interno della trama nelle vesti di Don Pasquale. Appariranno nel gioco scenico altri personaggi: Malatesta, Sofronia, Norina…Ma è tutto un gioco, il teatro è gioco scenico, e stare dentro o fuori della storia è questione…di una semplice battuta…di ciglio”.

Sarà dunque questo innovativo “Don Pasquale Cyrcus”, una specie di Intermezzo moderno, studiato apposta per divertire il pubblico fra un atto ed un altro, a dare il via alla programmazione che prevede spettacoli davvero di spessore.

Diretta da Giovanni Di Stefano, presidente dell’Opera Giocosa, la Stagione Lirica si estenderà da domenica, appunto con il “Don Pasquale Cyrcus” (al pianoforte Gianluca Ascheri) fino al 30 gennaio, con “Buchenwald Tosca” di Giacomo Puccini.

“Si tratta- commenta Armando D’Amaro noto editor ed esperto musicale- di un intrigante ed interessante cartellone, che propone coraggiosi ed inconsueti programmi.

Vengono presentate infatti due novità che saranno anche anteprime mondiali: il Don Pasquale Cyrcus e La Notte di Natale.

E la Giocosa presenta anche una “Tosca” ambientata a Buchenwald ed un “Don Pasquale” più tradizionale, ma innovativo, con giovani ed affermati cantanti e la partecipazione degli studenti del Liceo Grassi di Savona ed un gruppo di attori dell’ Associazione Auser di Savona”.

Ancora una volta dunque la Giocosa non si smentisce: propone opere nuove o innovative, spesso anche rare, a dimostrazione che il benemerito Ente dell’ Opera savonese non dimentica mai le sue origini e la sua storia: la sua nascita voleva venisse appunto creata appositamente per portare al grande pubblico in particolare quei titoli dimenticati, buffi, rari o speciali.

Queste le altre opere in cartellone. Il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti (in programma dal 6 al 10 novembre), regia di Stefania Panighini e diretto dal Maestro Giovanni Di Stefano vedrà in scena Simone Alberghini (baritono), Giulia Bolcato (soprano), Francesco Castoro (tenore) e Domenico Colaianni (baritono), con la partecipazione degli studenti del Liceo Grassi di Savona e di un gruppo di appassionati della lirica dell’ Auser di Savona.

L’ opera “La notte di Natale”, in programma il 29 novembre ed il primo dicembre, ispirata ad un racconto di Nikolaj Vasilievic Gogol, è stata composta dal noto compositore Alberto Cara, mentre il libretto è di Stefano Simone Pintor, che è anche il regista.

A dirigere sarà il Maestro Diego Ceretta. Sul palco Raffaele Feo (tenore), Aloisa Aisemberg (Mezzosoprano) e Floriana Cicio (soprano).

Il 30 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, la Giocosa proporrà “Buchenwald Tosca”, da un’ idea del regista dello spettacolo Mauro Pagano, con i musicisti Fabrizio Altamura, Massimo Coco e Franco Giacosa.

Infine il 7 maggio verrà proposta “L’importanza di chiamarsi Franco” tratta dalla celebre pièce di Oscar Wilde. Lo spettacolo viene cooprodotto insieme al Conservatorio Cherubini di Firenze ed al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Per lo spettacolo di domenica: “Don Pasquale Cyrcus” il prezzo del biglietto è di 15 euro, mentre per gli Under 26 è di 10 euro. Per prenotare è possibile farlo anche on line, sul sito del Teatro dell’ Opera Giocosa.

CLAUDIO ALMANZI

Incontro tra il sindaco Bucci e il console generale del Giappone

Incontro tra il sindaco Bucci e il Console generale del Giappone

Ieri il sindaco Marco Bucci ha ricevuto, nel suo ufficio di rappresentanza di Tursi, il console generale del Giappone a Milano Yuji Amamiya.

Il diplomatico si trova a Genova per la presentazione dell’EPA, accordo di partenariato economico tra Unione Europea e Giappone.

All’incontro tra il primo cittadino e il console Yuji Amamiya, che si è protratto per circa mezz’ora, erano presenti l’assessore alla cultura Barbara Grosso e il consigliere economico del console generale.

Prima di lasciare Palazzo Tursi il diplomatico ha visitato, accompagnato dai due ospiti, la sala dove è custodito il Violino di Paganini.

Nel pomeriggio il console generale ha partecipato al seminario “L’accordo di partenariato economico tra Unione Europea e Giappone – opportunità per le imprese” al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, a Villetta Di Negro.

A Compagna, martedì 5 Novembre si parla di Genova nel medioevo

Genova fu sempre insofferente di essere governata da un signore che potesse decidere in piena autonomia e sovranità
Le fazioni cittadine e le signorie forestiere nell’ambito delle conferenze de”I Martedì de A Compagna”

I Martedì de A Compagna, che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il VII appuntamento del ciclo 2019-2020: Angelo Terenzoni: «Genova nel Medioevo: le fazioni cittadine e le signorie forestiere».

“Genova – hanno spiegato – fu sempre insofferente di essere governata da un signore che potesse decidere in piena autonomia e sovranità.

La classe dirigente di Genova voleva avere le mani libere di trafficare e di accrescere la propria ricchezza.

Ma un governo bisognava pur averlo e ogni famiglia potente doveva fare i conti con le altre famiglie potenti.

Così Genova, divisa in fazioni, visse un periodo tormentato in cui, spesso, la fazione al governo preferiva cedere la sovranità a una signoria forestiera piuttosto che alla fazione rivale.

Fu quello un periodo complesso che solo la riforma di Andrea Doria del 1528 e le successive Leges Novae del 1576 posero definitivo rimedio.

Di tutto questo ci parlerà Angelo Terenzoni che, anno dopo anno, ci racconta in modo gradevole e preciso tutta la storia della gloriosa Repubblica di Genova”.

Escursioni naturalistiche a San Bartolomeo al Mare

Escursioni naturalistiche guidate a San Bartolomeo al Mare

Anche in autunno e in inverno le famose escursioni naturalistiche guidate e gratuite.

Il calendario completo.
Da novembre, “Sui sentieri del Golfo” raddoppia.
Con Luca Patelli, per scoprire la natura e i magnifici panorami del Golfo Dianese e della Valle Steria.

“Sui sentieri del Golfo” raddoppia: oltre alle consuete e imperdibili passeggiate primaverili, il Comune di San Bartolomeo al Mare propone da quest’anno anche in autunno e in inverno le sue famose escursioni naturalistiche guidate (e gratuite), per scoprire la natura e i magnifici panorami che regalano tutto l’anno il Golfo Dianese e la Valle Steria, dalla costa alle montagne, attraverso antichi borghi e mulattiere secolari.

Sarà come sempre la Guida ambientale escursionistica Luca Patelli ad accompagnare i gitanti.

Famoso per le spiagge e il mare, il Golfo Dianese offre storia, natura e scorci unici. Già ai tempi dei romani era venerato come un luogo sacro. Una fitta rete di sentieri e mulattiere ha unito, nel corso dei secoli, la costa con l’entroterra e i passi di collegamento con le valli Impero e Merula, laddove partivano le carovane dirette verso il Piemonte e le regioni alpine. Sentieri che racchiudono la storia della civiltà contadina ligure e che restituiscono oggi al visitatore attento un territorio molto più profondo e autentico di quanto si pensi.

Il programma predisposto da Luca Patelli con la collaborazione dell’Ufficio IAT e del Centro Sociale Incontro è il seguente:

Sabato 16 novembre 2019 – Trekking Urbano
Un’escursione tra borghi, orti, chiesette e campagna, per scoprire gli angoli nascosti di San Bartolomeo al Mare, le sue borgate e quegli scorci che non si possono notare dal finestrino dell’auto e nella routine di tutti i giorni.
Distanza 8,5 Km – Dislivello 150m – Durata 3 ore – Difficoltà E.
Ritrovo: ore 14.30 presso Piazza Torre Santa Maria.

Sabato 21 dicembre 2019 – Anello di Chiappa in inverno
Dalla frazione di Chiappa, percorreremo l’antica mulattiera verso Andora, scoprendo testimonianze uniche della storia del territorio e panorami magnifici a cavallo di due valli, che si possono ammirare solo nelle terse giornate invernali.
Distanza 8 Km – Dislivello 150m – Durata 3 ore – Difficoltà E.
Ritrovo: ore 14.00 presso lo IAT oppure ore 14:30 presso Chiesa parrocchiale di Chiappa.

Mercoledì 1 gennaio 2020 – Passeggiata di Capodanno
Con partenza da Piazza Torre Santa Maria, cammineremo lungo un percorso che, oltre a far scoprire gli angoli nascosti di San Bartolomeo al Mare, sarà di buon augurio per iniziare l’anno col piede giusto.
Distanza 4 Km – Dislivello 100m – Durata 2 ore.
Ritrovo: ore 14.30 presso Piazza Torre Santa Maria.

Domenica 2 febbraio 2020 – Trekking della Candelora
Un’escursione tra borghi, orti, chiesette e campagna, per scoprire gli angoli nascosti di San Bartolomeo al Mare, le sue borgate e quegli scorci che non si possono notare dal finestrino dell’auto e nella routine di tutti i giorni.
Distanza 8,5 Km – Dislivello 150m – Durata 3 ore – Difficoltà E
Ritrovo: ore 09.30 presso Piazza Torre Santa Maria.

Sabato 21 marzo 2020 – Anello del CervoUn’escursione che ci porterà su di una terrazza panoramica naturale a cavallo delle valli Chiappa e Merula, dove poter godere di una vista d’eccezione e scoprire le antiche testimonianze storiche del Golfo Dianese.
Distanza 12Km – Dislivello +/- 300m – Durata 4 ore – Difficoltà E
Ritrovo e partenza: ore 14.30 presso Piazza Torre Santa Maria.

Sabato 4 aprile 2020 – Diano San Pietro / Monte Lago
Risalendo il crinale da Diano San Pietro, tra oliveti ed antichi coltivi, giungeremo sul balcone del Monte Lago che domina, dal suo cuore, il Golfo Dianese: un importante scrigno di biodiversità e patrimonio geologico.
Distanza 12 Km – Dislivello +/- 500m – Durata 4 ore – Difficoltà: E
Ritrovo: ore 14.00 presso l’ufficio IAT di San Bartolomeo al Mare.
Partenza: ore 14.30 da Diano San Pietro.

Lunedì 13 aprile 2020 – Anello di Chiappa in fiore
Dalla frazione di Chiappa percorreremo l’antica mulattiera verso Andora, scoprendo testimonianze uniche della storia del territorio e panorami magnifici a cavallo di due valli in fiore.
Distanza 8 Km – Dislivello 150m – Durata 4 ore (pranzo al sacco) – Difficoltà E
Ritrovo: ore 10.00 presso ufficio IAT di San Bartolomeo al Mare.
Partenza: ore 10.30 da Chiappa.

Lunedì 1 maggio – Passo del Ginestro / Pizzo d’Evigno
La sensazione di camminare su praterie e pascoli alpini, ma a due passi dal mare: sembrerà di volare e  verrà voglia di tuffarsi nella distesa blu che ci si presenterà di fronte.

Distanza 10 Km – Dislivello 350m – Durata 5 ore (pranzo al sacco) – Difficoltà E
Ritrovo: ore 09.30 presso ufficio IAT di San Bartolomeo al Mare.
Partenza: ore 10.15 da Passo del Ginestro.

Equipaggiamento consigliato: scarpe o scarponcini con buona suola tipo Vibram, abbigliamento a strati, giacca a vento, pila o torcia frontale, merenda o cena al sacco, buona scorta d’acqua.

Informazioni ed iscrizioni: per partecipare alle escursioni è necessaria l’iscrizione. La partecipazione è gratuita, la quota è offerta dal Comune di San Bartolomeo al Mare.

Per ricevere maggiori informazioni sulle escursioni e/o per iscriversi: guida ambientale ed escursionistica Luca Patelli +39 347 6006 939 – Ufficio IAT di San Bartolomeo al Mare +39 0183 400 200.

Pulizia spiaggia e torrenti a Varazze dopo il periodo di pioggie

Rimosso il numeroso e ingombrante materiale che l'ultima mareggiata aveva portato sulla spiaggia di Varazze

Rimosso il numeroso e ingombrante materiale che l’ultima mareggiata aveva portato sulla spiaggia di Varazze

Recuperati grossi tronchi d’albero e grovigli di vegetazione proveniente per la maggior parte dal genovese, spinto soprattutto dalla nota corrente di levante che arriva fin sulla Costa Azzurra, è stato rimosso, già dalle prime ore di lunedì 29 ottobre, dal personale dei vari stabilimenti balneari, ridando al litorale il classico e invitante volto che aveva ospitato, come dai nostri precedenti servizi, numerosissimi turisti e bagnanti dell’ultimo stupendo fine settimana.

Un lavoro non facile e faticoso, compiuto anche con l’aiuto di caterpillar, ha ripulito l’arenile di levante e di ponente, salvo qualche tratto particolarmente difficoltoso, che sarà comunque risolto nelle prossime ore.

A questa importante azione di pulizia della spiaggia si è aggiunta, da parte del Comune, la rimozione di una consistente vegetazione che interessava il tratto finale del torrente Arzocco, all’altezza del ponte che congiunge via Verdi a piazza Mazzini, facilitando così il flusso ordinato dell’acqua.

Prevenzione quanto mai necessaria in questo periodo già denso di non dimenticati e dolorosi ricordi, come la terribile alluvione del 2010.

Soddisfazione più che giustificata per cittadini e ospiti per questi opportuni e rapidi interventi

Lavoro: anche in Italia l’outsourcing prende piede

Lavoro: anche in Italia l'outsourcing prende piede

Con il termine outsourcing si descrive il procedimento tramite il quale un’azienda cede ad una società esterna alcuni processi lavorativi che sino a quel momento venivano gestiti all’interno dell’azienda stessa. Dando a terzi tali processi, l’azienda si affida ad un fornitore esterno; così facendo non impegnerà più in quelle mansioni esternalizzate il suo personale.

I soggetti protagonisti del contratto di outsourcing sono quindi due e le regole che normano l’accordo tra le parti, sono le medesime dei contratti d’appalto. In effetti, la società che prende in carico il processo lavorativo è assimilabile alla figura dell’appaltatore, poiché si fa carico con le proprie risorse dei rischi relativi allo svolgimento del lavoro e ne garantisce la loro esecuzione.
Dall’altra parte l’azienda, con le sue esigenze di esternalizzare servizi e che paga l’appaltatore è assimilabile alla figura del committente.

La scelta strategica dell’outsourcing diviene sempre più spesso uno strumento adottato dalle grandi società che si riorganizzano, sia in un’ottica di contenimento dei costi, sia con l’obiettivo di destinare le risorse interne ad attività più remunerative. L’organizzazione del lavoro diviene più efficiente rispetto agli obiettivi di gestione e di risultato che il management aziendale si prefigge. Questa soluzione organizzativa è maggiormente in linea con il business aziendale, ma anche con i progetti innovativi che mirano ad implementare ed efficientare le risorse destinate all‘attività fulcro dell’azienda.

Le lavorazioni che normalmente vengono cedute in outsourcing, sono di solito processi indispensabili per il processo produttivo, ma per le quali le competenze richieste non sono le stesse che determinano il successo aziendale. Quali sono, allora, i settori che possono o potrebbero mostrarsi interessati ad un’attività di outsourcing? Vale la pena a tal punto specificare che ogni grande o media azienda, che abbia la necessità di effettuare lavorazioni di tipo amministrativo o anche di tipo produttivo, non strettamente collegate al proprio business, potrebbe essere un soggetto imprenditoriale interessato; l’outsourcing infatti consente di concentrare le risorse negli apparati e nelle mansioni che meglio si concentrano sul raggiungimento degli obiettivi di competitività e di sviluppo.

Il contratto che definisce l’outsourcing e il ruolo degli intermediari

Il soggetto interessato a sottoscrivere un contratto di outsourcing, ossia l’imprenditore che decide di compiere questa scelta strategica, a chi può rivolgersi per la cessione delle proprie lavorazioni? Esistono delle società che si occupano anche di questo, ossia che favoriscono il contatto e che curano la sottoscrizione di un contratto di outsourcing tra committente e appaltatore. Adecco, per esempio, tra i vari servizi che offre nel mondo dell’occupazione dedica una parte delle proprie energie a questa settore.

Società come Adecco outsourcing offrono tra i vari servizi la consulenza il tramite per la stipula di contratti di outsourcing. Questa società fanno da tramite tra imprenditori, che intendono esternalizzare alcuni dei processi riguardanti la loro azienda, e le società fornitrici di personale, che possono svolgere le mansioni in outsourcing. Gli intermediari di queste tipologie di accordi, come appunto Adecco, non assolvono semplicemente alla funzione di creare il contatto fra committente e appaltatore, ma coadiuveranno l’intera operazione anche nell’aspetto importante della formulazione e sottoscrizione del contratto.

Vantaggi dell’outsourcing

I vantaggi derivanti dalla decisione di esternalizzare parte dei propri processi produttivi, e anche non produttivi, rendono disponibile all’azienda del personale qualificato che in precedenza era impegnato in funzioni, che pur importanti, avevano un impatto limitato sul core business. Questa è la ragione principale per la quale grandi aziende, già leader sul mercato, o realtà imprenditoriali che intendono investire nell’innovazione e nello sviluppo, attuino un percorso strategico che vede nella sottoscrizione del contratto di outsourcing un momento importante.

Esempi di outsourcing sono presenti nel nostro paese già dagli anni settanta. Nell’ultimo decennio è però evidente quanto questa attività sia interessante per l’imprenditoria. Basta pensare che anche i grossi gruppi bancari, già da molti anni, delegano a terze società quei processi di assistenza tecnologica o di lavorazioni amministrative che coinvolgono il settore. Solo il tempo potrà dire realmente se scelte strategiche aziendali, come quella dell’outsourcing, siano effettivamente efficaci. La maggior efficienza delle società che si sono avvalse di questa forma di riorganizzazione dei propri processi dovrà essere accompagnata da maggiore redditività, ma non solo; sarà infatti importante riscontrare che la qualità dei servizi offerti e la soddisfazione finale, relativa al business della società, siano in linea con le aspettative.