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Sfondano porta ed entrano in casa: rapina choc a Busalla. Stranieri fuggiti

Estraneo in casa (foto d'archivio)

Paura nell’entroterra genovese.

Tre uomini di probabile origine straniera ieri sera hanno sfondato la porta e si sono introdotti in casa di due anziane parenti a Busalla.

Poi le hanno rapinate di tutti i loro averi: denaro contante e gioielli.

La rapina choc è avvenuta intorno alle 21 in via Seminella Crocefieschi.

I banditi sono fuggiti indisturbati.

Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino e di Busalla.

Secondo quanto riferito, i tre rapinatori hanno agito a volto coperto.

Uno dei tre “in italiano stentato” ha portato le due anziane in cucina, mentre gli altri due con un flessibile hanno aperto una piccola cassaforte rubando gioielli e denaro.

Le vittime della rapina, di 76 e 86 anni, non hanno riportato lesioni, ma sono rimaste sotto choc per la paura.

I banditi le hanno minacciate: “State zitte, altrimenti qui finisce male”.

I carabinieri hanno raccolto l’identikit dei malviventi, ma di loro finora nessuna traccia.

 

 

Stalking, marocchino lasciato libero torna ad avvicinarsi a vittima: arrestato

Caruggi, 20enne senegalese spaccia cocaina e hashish: arrestato
Carabinieri (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri della Stazione dell’Arma di San Teodoro hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Genova un marocchino di 28 anni, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale e mai rimpatriato.

Il provvedimento dei giudici genovesi è scaturito dalle violazioni delle prescrizioni a cui lo straniero era sottoposto per il reato di atti persecutori ex art. 612 bis C.P. (divieto di avvicinarsi alla vittima).

L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Marassi.

La Lanterna aspetta le vostre visite per il ponte festivo

Il porto e la Lanterna, simbolo di Genova (foto d'archivio)

La Lanterna: vi ricorda le aperture del ponte di Ognissanti 1-2-3 novembre 2019 e i relativi orari giornalieri

> venerdì 1 novembre: apertura straordinaria dalle ore 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00)
> sabato 2 e domenica 3 novembre: apertura ordinaria dalle ore 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00)

Con l’occasione, ricordiamo che in caso di allerta meteo arancione e/o temporali le visite al complesso monumentale sono sospese:
eventuali indicazioni sono segnalate sul sito www.lanternadigenova.it e sulle pagine social Lanterna di Genova.

Museo G. Doria: attività di Novembre per bambini e famiglie

Verde ramarro, rosso coccinella: tutti i colori degli animali - Cuccioli al Museo da18 a 36 mesi
Verde ramarro, rosso coccinella: tutti i colori degli animali – Cuccioli al Museo da18 a 36 mesi.

9 novembre: Una serata con il paleontologo – Una pizza al Museo (6-12 anni) http://bit.ly/19-9novPizzaMuseo
10 novembre: Il mio vulcano – Domenica al Museo (3-5 anni) http://bit.ly/19-10novIlMioVulcano
10 novembre: Vulcani e terremoti – Domenica al Museo (6-12 anni) http://bit.ly/19-10novVulcaniTerremoti
17 novembre: Wow, sigh, gulp… un arcobaleno di emozioni – Il Museo va in scena http://bit.ly/19-17novWowSighGulp
17 novembre: Il Museo degli animali immaginari – Una domenica al Museo http://bit.ly/19-17novMuseoAnimaliImmaginari
22 novembre: Scientific crime – Aperitivo con delitto – POSTI ESAURITI, chiamare il numero 334 8053212 per essere inseriti in lista d’attesa
23 novembre: Storie di forme e di colori – Nido di libri http://bit.ly/19-23novNidoLibri
23 novembre: Jungle night – Notte al Museo http://bit.ly/19-23novNotte
24 novembre: Storie di Elmer l’elefante variopinto – Letture animate http://bit.ly/19-24novStorieElmer
24 novembre: Il bestiario immaginario… 3D!- Robotica creativa al Museo http://bit.ly/19-24novBestiarioImmaginario

Campomorone e la notte bianca di Halloween

Campomorone e la notte bianca di Halloween

Notte bianca dei Bambini in Val Polcevera, la notte che non finisce mai

Giovedì 31 Ottobre alle ore 18 si parte con la Sfilata di giocolieri per le vie del paese, poi alle 21.15 parte lo spettacolo presso l’anfiteatro dei Giardini Dossetti a cura di Lunatik Cirque (In caso di pioggia presso il Cabannun) Al termine tutti a ballare!

Ingresso libero

Per informazioni:tel. 010-7224314

In caso di allerta meteo arancione o rossa la manifestazione sarà rinviata.

Incidente sulla A7: auto cappottata, ferito al Villa Scassi

Sampierdarena, si vuole lanciare dal quarto piano: poliziotti lo salvano
Un'ambulanza (immagine di repertorio)

Erano passate da poco le 12,30, quando un’auto che procedeva sulla A7 in direzione Milano, si è cappottata poco dopo aver superato lo svincolo di Bolzaneto.

Ancora poco chiara la dinamica del sinistro.

Sul posto è giunta in soccorso una pattuglia della polizia stradale ed un’ambulanza.

Il ferito è stato, poi, portato all’ospedale Villa Scassi in codice rosso dove è stato declassato in giallo.

Si sono registrate code e rallentamenti tra Bolzaneto e Busalla.

Le Forze Armate al Festival della Scienza

Le Forze Armate al Festival della Scienza

Le Forze Armate sono protagoniste all’edizione 2019 del Festival della Scienza al Porto Antico.

“Elementi” la parola chiave della 17^ edizione che si lega perfettamente alle Forze Armate quale imprescindibile risorsa per il Paese, come dimostra il costante e totale impegno in uno spettro amplissimo di attività ed operazioni, in Patria e all’Estero.

Le Forze Armate al Festival della Scienza

Fino al 4 novembre, presso l’area tecnologica allestita nella Piazza delle Feste, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri presenteranno mezzi e materiali in dotazione alle Forze Armate Italiane che ne contraddistinguono l’efficienza e la professionalità, sempre all’altezza delle nuove sfide, che ogni giorno affrontano con spirito di servizio e dedizione in un integrato spirito interforze teso a  garantire nei rispettivi settori di competenza la stabilità, la sicurezza e la prosperità dell’intera collettività nazionale.

Le Forze Armate al Festival della Scienza

La partecipazione al Festival della Scienza esprime perfettamente la capacità delle Forze Armate di integrarsi con la componente civile per compiti sia militari che di supporto per la collettività – e di trasmettere alla cittadinanza la conoscenza delle esperienze professionali e del contributo alla sicurezza nazionale ed internazionale a testimonianza di un concreto sodalizio tra cittadini e Forze Armate che rimane “elemento” fondamentale per l’intero Paese.

Le Forze Armate al Festival della Scienza

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

La nostra città ha davvero una serie di anime differenti, a volte poco conosciute, che celano realtà molto significative.

È il caso di tutta la parte invisibile in superficie, quel cuore nascosto sottoterra che riesce a raccontare storie straordinarie. Oggi parliamo della cittadella-rifugio di Campi, dove il “Centro Studi Sotterranei” di Genova ha realizzato una visita guidata alla struttura.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

Un itinerario nella storia che ci riporta agli anni Quaranta, epoca funestata dal conflitto mondiale e per la quale sono state realizzate molteplici strutture in sotterraneo per offrire protezione alla cittadinanza.

Ci troviamo nell’area di Campi, il cui toponimo rappresenta la vocazione agricola della zona fino alla prima metà dell’Ottocento, dove appunto i campi lasciano spazio ai primi insediamenti industriali.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

La città subisce allora una profonda trasformazione, iniziando di fatto una nuova fase esistenziale. Proprio in questa zona sorgono importanti stabilimenti di alto livello, gestiti da S.I.A.C. ovvero Società Italiana Acciaierie di Cornigliano che vanta personale e strumenti di altissimo livello.

Con il conflitto mondiale, le industrie italiane operano soprattutto per lo sforzo bellico e, in questo senso, hanno necessità di proseguire la produzione senza sosta, cercando di proteggere il personale.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

È per questo motivo che viene realizzata la cittadella di Campi, poco distante dalle fabbriche, un vero e proprio rifugio antiaereo concepito con sistemi di sopravvivenza e sicurezza molto avanzati per l’epoca.

Nel periodo bellico infatti, Genova subirà ben ottantasei bombardamenti aerei e due navali che porteranno al danneggiamento di circa sedicimila edifici ed alla distruzione di più di 30 ettari di superficie edificata, praticamente lo spazio occupato da quaranta campi da calcio.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

Inutile dire il numero delle vittime perite sotto le migliaia di tonnellate di bombe provenienti dal cielo e dal mare…

In città vengono quindi realizzati oltre sessanta comunali rifugi in galleria per difendere la popolazione; sfruttando la morfologia acclive della Liguria si potevano creare strutture sotterranee protette da enormi strati di terra e di roccia. La cittadella di Campi è invece un caso a parte essendo la struttura privata, fatta realizzare dall’azienda per proteggere il proprio personale.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

Si tratta di una struttura pentagonale, fatta di cinque gallerie disposte a ventaglio, collegate tra loro mediante percorsi perpendicolari.

La struttura era molto sofisticata, dotata di acqua corrente, luce e sistema di aerazione, in grado di accogliere ben quattromilacinquecento persone.

La visita parte da Corso Perrone, accanto ad una delle ville storiche della zona (Villa Imperiale Casanova), si indossa casco con luce frontale e ci sia avvia nella galleria guidati dagli esperti di Centro Studi Sotterranei.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

La struttura si sviluppa per oltre un chilometro e conserva ancora pittogrammi originali, corpi illuminanti, impianti e strutture per rendere sopportabile la permanenza alle tante persone presenti.

Un viaggio nella storia ed anche nelle brutture dei conflitti, che fa scoprire un lato di Genova forse poco noto perché nascosto sottoterra ma estremamente interessante per chi sia curioso di scoprire un tempo apparentemente lontano che può fornire utili strumenti di riflessione sul futuro.

Un’altra Genova: il suo cuore ipogeo

Il Centro Studi Sotterranei è costituito da un’equipe di esperti in diverse discipline ed opera nel campo della Speleologia in Cavità Artificiali e dell’urbanistica sotterranea.

Ha sede a Genova e si occupa appunto di studiare e divulgare la conoscenza sulle parti sepolte della città e di altri siti locali. Regolarmente organizza visite guidate ai luoghi di interesse, svolgendo un notevole lavoro di valorizzazione e di mantenimento di una memoria collettiva.

Per informazioni: 010 251 3206 https://www.facebook.com/centrostudisotterraneigenova/

Roberto Polleri

Persistono i rallentamenti sulla Strada Guido Rossa

Persistono i rallentamenti sulla Strada Guido Rossa

Persistono i rallentamenti sulla Strada Guido Rossa direzione Levante e contestualmente in Lungomare Canepa direzione Ponente.

In corso intervento autogru per riposizionamento mezzo d’opera ribaltato.

Sul posto presenti pattuglie 2° Distretto per viabilità.

Referendum, testo approvato da Liguria torna in Cassazione per invio a Consulta

Aula consiglio regionale della Liguria (foto di repertorio)

“Referendum maggioritario. Stamane il consiglio regionale della Liguria ha approvato la nostra proposta (firmatario Alessandro Piana) per la ‘richiesta di referendum abrogativo di articoli del Testo Unico per l’elezione della Camera e del Testo Unico per l’elezione del Senato (dlgs 533/93). Conformazione del quesito referendario all’ordinanza della Corte Suprema di Cassazione’.

Il testo della proposta, insieme a quello di altre 7 Regioni, era stato depositato lunedì 30 settembre a Roma, ma nei giorni scorsi i giudici hanno ritenuto di rinviarlo alle Assemblee legislative (inclusa quella della Liguria) per una questione di forma.

Infatti, toccherà poi ai giudici della Corte Costituzionale giudicare sull’ammissibilità del referendum”.

Lo hanno riferito oggi il capogruppo regionale Franco Senarega e il consigliere regionale Alessandro Piana (Lega). A votare contro la proposta leghista di referendum sono stati i consiglieri di M5S, Pd e Italia Viva.

“In sintesi – hanno aggiunto Senarega e Piana – è stato chiesto di riportare per intero le leggi da abrogare e non tramite identificazione alfa-numerale.

Inoltre, i giudici hanno suggerito di identificare l’oggetto del referendum secondo la seguente formula: ‘abolizione del metodo proporzionale nella attribuzione dei seggi nei collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica’.

Regione Liguria oggi si è quindi adeguata alle richieste dei giudici e il testo della proposta ora tornerà alla Corte di Cassazione per poi essere inviato alla Corte Costituzionale.

Siamo convinti che i liguri siano orgogliosi del fatto che la loro Regione sia stata e sarà promotrice attiva e indispensabile della nuova proposta referendaria. La possibilità di modificare il sistema elettorale attraverso il referendum, che prevede il coinvolgimento diretto delle persone in una scelta così importante, è infatti il massimo esempio di democrazia e libertà.

La Lega sta tra la gente e con la gente sul territorio. Non è asserragliata nei palazzi del potere”.