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Coronavirus, Mancini: La vita deve ricominciare

Roberto Mancini ct dell'Italia

Il CT dell’Italia Mancini esprime il desiderio che il calcio riprenda per tornare verso una normalità che ormai molti italiani chiedono a gran voce.

«Spero che si possa tornare presto a vivere e che questo momento drammatico diventi solo un ricordo, seppure storicamente brutto. Per vivere intendo la libertà di agire, di pensare, di avere rapporti sociali e, anche, di fare attività sportiva».

«Non posso e non intendo entrare nel merito delle decisioni del Governo. Io dico che dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso».

«Io leggo e mi informo, e – ripeto – prima di tutto viene la salute ma mi risulta che il mondo dello sport non sia stato colpito dal coronavirus. I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alto livello».

Entella, De Luca: Dobbiamo vivere alla giornata

Serie C Gruppo B: Fermana-Entella 0-2
Serie C Gruppo B: Fermana-Entella 0-2

Il fantasista dell’Entella De Luca parla del possibile ritorno in campo della serie cadetta dopo la sospensione per Coronavirus.

“Credo non si possa fare previsioni. Si deve vivere alla giornata. La priorità è la salute. La conta dei morti mi fa male ogni sera. E il fatto che molti siano anziani non deve essere qualcosa che ci scivola addosso. Sono la nostra storia, il nostro passato. La nostra guida per il futuro. Passando al calcio la commissione medica incaricata dalla Federcalcio di stilare i criteri per ricominciare gli allenamenti delle squadre ha strutturato un programma concreto e dettagliato. Linee guida da tenere per tutte le società per ritornare in campo, in attesa che il governo stabilisca quando sarà possibile ricominciare allenamenti e campionati. Ho letto che la serie A inizierà per prima, attendiamo indicazioni dalla Lega di serie B”.

Serie A al Centro Sud: Genoa e Samp tra Firenze, Siena e Livorno

E’ per ora solo un’ipotesi ma è chiaro che non si può tralasciare niente ed è possibile che il calcio debba fare a meno delle gare giocate al nord per riprendere il campionato di Serie A.

Si sta facendo il possibile per far sì che la ripresa della Serie A possa essere un’ipotesi concreta. È già stato dichiarato come, in caso di ripartenza, le partite potrebbero essere giocate tutte in impianti del centro-sud.

Tuttosport rende nota la spartizione geografica: Juventus, Milan, Inter, Genoa, Sampdoria e Fiorentina giocherebbero tra Firenze, Siena e Livorno. Scenari ancora al vaglio, poiché la decisione definitiva avverrà mercoledì.

Genoa, Perin: Per la salvezza siamo anche noi in corsa

Ha parlato dell’allenamento a casa a Sky Sport il portiere del Genoa Mattia Perin sul momento difficile del mondo ma anche su quello del suo Grifone.

”Siamo talmente abituati a lavorare ogni giorno sul nostro corpo che se non lo facessimo ci sentiremmo in difetto, fra virgolette”, spiega l’estremo difensore rossoblu.

Al momento dello stop il Genoa era reduce da un grande momento: “Abbiamo costruito un gruppo amalgamato che nelle difficoltà non si è mai sfaldato. Siamo sempre rimasti uniti. A gennaio siamo partiti con 11 punti, quando la maggior parte degli addetti ai lavori ci davano per sconfitti. Abbiamo tirato fuori il nostro carattere, siamo lì a lottare per la salvezza. Il campionato, se dovesse riprendere, è ancora molto lungo ma noi abbiamo una grande consapevolezza di essere un bel gruppo, forte, formato da uomini veri, oltre che da giocatori importante. Il pezzo importante del puzzle è stato il mister che è stato veramente bravo, oltre a livello tecnico-tattico, a livello psicologico a tirare su dei giocatori che, dopo il girone di andata, erano un po’ a terra”.

Solidarietà francese: Marsiglia respinge Costa Deliziosa. Genova la accoglie, sbarco da noi

Costa Deliziosa

Sarà Genova il porto finale di attracco della nave da crociera Costa Deliziosa, in mare dall’inizio del mese di gennaio e con a bordo 453 cittadini italiani tra passeggeri, membri dell’equipaggio e 8 membri dello staff.

La soluzione è stata individuata dal Ministero dei Trasporti in accordo con Regione Liguria.

Al momento, sulla nave non risultano casi di contagio da Covid-19.

Costa Deliziosa è l’unica nave da crociera della compagnia italiana ancora in navigazione. Complessivamente ha 1814 passeggeri di varie nazionalità e 898 componenti dell’equipaggio.

Solidarietà francese: prefetto Marsiglia vieta sbarco Costa Deliziosa. Ora Savona o Genova

Lunedì la Protezione civile ligure, che finora ha gestito tutte le navi da crociera con a bordo casi sospetti e conclamati da Covid-19 approdati nei nostri porti, terrà una riunione con la Protezione civile nazionale in merito alle modalità dello sbarco.

Il cambio di programma è stato reso necessario dopo il diniego delle autorità francesi e, in particolare, della prefettura di Marsiglia che ieri aveva vietato l’attracco.

La nave è ora in navigazione verso la Spagna, dove domenica lascerà i cittadini spagnoli nel porto di Barcellona.

Riprenderà poi la navigazione per raggiungere, tra lunedì e martedì prossimi, il porto di Genova.

Si procederà quindi allo sbarco dei passeggeri con le dovute verifiche sanitarie e rigidi protocolli di sicurezza, già attuati per altre navi in arrivo nei porti italiani durante l’emergenza coronavirus.

Costa Crociere provvederà al trasporto e rientro dei passeggeri nei luoghi di residenza.

 

 

Porto S. Margherita Ligure, cade in cassone di cemento: operaio grave al S. Martino

Incidente sul lavoro oggi pomeriggio nel porto di Santa Margherita Ligure.

Un operaio di 37 anni è caduto in un cassone facendo un volo di circa 5 metri e poi è stato soccorso dai volontari del 118 e dai vigili del fuoco.

Intervento 118 e Vigili del Fuoco

L’elicottero dei VVF partito da Genova lo ha poi trasportato all’ospedale San Martino, dove è stato ricoverato in gravi condizioni.

Ancora da accertare le cause dell’incidente sul lavoro.

Il cassone di cemento, uno di quelli che devono essere applicati a difesa del porto dopo i danni delle mareggiate, è stato posto sotto sequestro per le indagini del caso.

 

La Spezia, romena la spara grossa a poliziotti: vado a donare un rene. Sanzionata

Coronavirus, controlli della Polizia (foto di repertorio fb)

Oggi una quarantenne romena, residente a Pisa, è stata sorpresa dagli agenti della Polizia vicino nei pressi della stazione ferroviaria della Spezia.

La donna ha “giustificato” il proprio spostamento da casa dicendo ai poliziotti che stava “andando a donare un rene” a Sarzana.

Da accertamenti successivi nella struttura sanitaria indicata dalla romena, è però saltato subito fuori che la dichiarazione era del tutto infondata.

Non è tutto. Perché dai controlli delle banche dati a disposizione delle Forze dell’ordine è emerso che pochi giorni prima la stessa donna era già stata sanzionata per spostamento non autorizzato da Pisa a Viareggio.

La romena è stata sanzionata per inosservanza al decreto Conte sull’emergenza coronavirus e denunciata per le false attestazioni rese ai poliziotti.

 

 

Rogo sul Monte di Portofino: intervento VVF, Vab ed elicottero Regione Liguria. Spento

Elicottero Regione Liguria

Sentieri vietati per l’emergenza coronavirus, ma un incendio di vaste dimensioni è divampato lo stesso oggi pomeriggio sul promontorio di Portofino, in località Olmi, dove si trovano alcune ville.

Il rogo ha colpito il bosco di conifere.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Rapallo e i volontari della Protezione civile con i “Vab” del Gruppo Lupo di Santa Margherita, che hanno spento l’incendio dopo alcune ore di lavoro anche grazie all’intervento dell’elicottero di Regione Liguria.

Ancora da chiarire le cause che hanno scatenato le fiamme.

“Desidero ringraziare – ha dichiarato il sindaco di Portofino Matteo Viacava – l’assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone per averci messo subito a disposizione un elicottero. L’intervento tempestivo dal cielo è stato fondamentale per scongiurare il peggio. Grazie ai Vigili del Fuoco, ai volontari e ai Carabinieri del Reparto Forestale”.

“L’incendio – ha spiegato il commissario del Parco di Portofino e sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni – si è sviluppato oltre l’ultima casa di salita San Sebastiano in una zona lontano dalle abitazioni del borgo di Portofino. Sulle cause non ci sono ancora ipotesi. Si dovrà accertarle. Comunque si tratta di uno dei percorsi più frequentati del parco, in questi giorni deserto per le restrizioni”.

 

Conte: nessun allentamento misure restrittive, restano tutte in vigore fino a 3 maggio

Premier Giuseppe Conte (foto di repertorio)

“Le notizie filtrate circa l’apertura di attività produttive o l’allentamento di misure restrittive per lunedì prossimo sono prive di fondamento”.

Lo hanno riferito stasera fonti di Palazzo Chigi, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa.

“Per la settimana prossima – hanno aggiunto – rimangono in vigore le misure già previste, che scadono domenica 3 maggio, e non è prevista nessuna modifica.

Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare, ma non sono tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione”.

 

Cinquanta anni fa il sacrificio dell’operaio Ugo Venturini, ucciso a Genova dai comunisti

Viale Ugo Venturini a Genova Brignole

Gianni Plinio e Giorgio Bornacin (ex MSI) oggi hanno ricordato il cinquantenario del violento episodio, accaduto durante un comizio di Giorgio Almirante a Brignole, che portò alla morte del padre di famiglia e operaio genovese Ugo Venturini. Aveva solo 32 anni.

Ugo Venturini (MSI)

“Ugo Venturini – hanno spiegato Plinio e Bornacin – il 18 aprile 1970 fu colpito a morte da una bottiglia, appositamente riempita con sabbia e terriccio, lanciata da attivisti ultracomunisti (spirerà il primo maggio) mentre assisteva nei giardini di piazza Verdi al comizio elettorale del segretario del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante.

Ugo continua a vivere nei cuori di chi, come noi, lo ha conosciuto e gli è stato a fianco nel MSI ma anche di tutti coloro che amano la libertà.

E’ stato il primo Caduto degli Anni di piombo.

Poi, dal momento che ‘uccidere un fascista non era un reato’ ne caddero ventuno.

Insieme con la famiglia Almirante siamo stati vicini sia alla vedova Rita e al figlio Walter, ai quali l’assassino, rimasto ancora oggi senza nome e mai indagato dalla procura di Genova, ha rovinato la vita.

L’invito per tutti, anche nel nome di Ugo, è che fatti del genere non abbiano a ripetersi mai più”.