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Niente da fare: per i giudici genovesi anarchici e giovani centri sociali non vanno arrestati

Danneggiamenti 5 maggio 2024

Niente da fare: per anarchici e giovani dei centri sociali nessun arresto, anche se il pm della Procura di Genova lo aveva chiesto per tutti i 26 coinvolti nelle violente azioni messe in atto durante la manifestazione del 5 maggio 2024 in Centro a Genova.

I giudici del Tribunale del Riesame di Genova oggi hanno disposto soltanto misure cautelari di obbligo di dimora, con permanenza notturna, nei confronti di appena 13 partecipanti alla manifestazione anarchica, ed esclusivamente per il reato di danneggiamenti.

La devastazione, reato più grave ritenuto invece sussistente dai magistrati della Procura, è stata esclusa. Come peraltro aveva già deciso il giudice per le indagini preliminari.

La protesta era scoppiata dopo lo sgombero dell’ex Latteria occupata a Sarzano e aveva provocato danni stimati di circa 98mila euro a palazzi storici dei Rolli in Centro città, abitazioni, negozi e auto, vetture e sede del Commissariato di Polizia.

Il gip Giorgio Morando, però, aveva respinto la richiesta di arresto da parte del pm, rilevando che non si sarebbero verificati turbamenti sufficienti dell’ordine pubblico e che alcuni manifestanti avrebbero solo agevolato gli altri coprendoli con striscioni e ombrelli. Pertanto, non aveva disposto l’arresto per nessuno dei 26 anarchici e giovani dei centri sociali.

Dopo il ricorso della Procura, i giudici del Riesame hanno quindi deciso le blande misure di obbligo di dimora.

Gli avvocati difensori degli indagati hanno contestato l’impianto accusatorio e considerato sproporzionata la richiesta del pm, sottolineando il carattere di risposta della manifestazione alle misure adottate dopo i fatti dell’Ex Latteria occupata a Sarzano.

Ulteriori sviluppi del caso potranno arrivare con eventuali ricorsi alla Corte di Cassazione.

5 maggio 2024: scritte di anarchici e giovani centri sociali a Palazzo Tursi (foto di repertorio fb)