New York, 5 novembre. Come ampiamente previsto, Zohran Kwame Mamdani oggi è stato eletto sindaco della città di New York. Il candidato socialista della sinistra radicale, primo sindaco musulmano e di origini indiane e ugandesi, nato 34 anni fa a Kampala, ha ottenuto il 50,4% dei voti.
La sua vittoria sul candidato dem è stata chiara già mezz’ora dopo l’inizio dello spoglio.
Il democratico Andrew Cuomo (figlio del tre volte governatore dello Stato di New York e storico esponente di punta del Partito Democratico Mario Cuomo) che correva come indipendente, ha ottenuto il 41,6% dei voti, superando i sondaggi che lo davano invece al 33%.
Il terzo sfidante in campo, il repubblicano Curtis Sliwa, si è fermato soltanto al 7,1% a fronte del 14% accreditato alla vigilia.
Mandani, che ha sostenuto i Pro-Pal e parlato di genocidio a Gaza, ha promesso il congelamento dei prezzi degli affitti delle case, autobus pubblici gratuiti, assistenza sanitaria gratuita, una redistribuzione più equa del carico fiscale e case popolari diffuse.
“Un sindaco giovane, un sindaco progressista. Un sindaco che ha saputo parlare un linguaggio diverso in un’America che in questo momento sta proponendo, diciamo a livello apicale, una comunicazione terribile e credo che sia un bel momento di speranza per tutti i progressisti del mondo” ha dichiarato la sindaca di Genova Silvia Salis, commentando l’elezione a sindaco di New York del socialista Zohran Mamdani e la sconfitta del dem Andrew Cuomo.



















































