Sarà la Liguria la prima regione in Italia a offrire il vaccino antinfluenzale gratuitamente a tutta la popolazione, senza distinzione di età. Una scelta forte, che arriva in un autunno segnato dall’allarme sanitario lanciato dai dati provenienti dall’Australia, dove la stagione influenzale ha registrato un aumento del 70% dei contagi rispetto all’anno precedente. Un segnale che non lascia indifferenti: se il trend dovesse replicarsi anche in Italia, si stimano fino a 20 milioni di persone a letto con la febbre tra dicembre e gennaio.
La campagna vaccinale 2025–2026, al via domani 20 ottobre, segna una vera e propria rivoluzione nell’approccio alla prevenzione: il vaccino sarà disponibile non solo presso le Asl, i medici di famiglia, le farmacie e le case di comunità, ma anche nei supermercati e nei punti ad alta affluenza, per raggiungere un numero sempre maggiore di cittadini. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: arrivare almeno al 70% di copertura, un traguardo che migliorerebbe sensibilmente i dati dello scorso anno, quando la percentuale non ha superato il 48%.
A coordinare l’intera macchina organizzativa sarà una task force regionale guidata dal professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino, insieme al professor Giancarlo Icardi, responsabile dell’Unità Operativa di Igiene. La squadra, che include esperti di epidemiologia e sanità pubblica, avrà il compito di monitorare la diffusione dei ceppi virali, gestire gli approvvigionamenti e garantire un sistema uniforme tra ospedali e territorio. «Quest’anno vogliamo essere noi a cercare le persone da vaccinare, non il contrario», ha spiegato Bassetti, sottolineando come l’influenza in arrivo si preannunci “impegnativa”, con caratteristiche simili a quelle osservate nel 2024 in Oceania.
Sul piano pratico, saranno oltre 500 mila le dosi disponibili in Liguria, con la possibilità di effettuare anche la doppia vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid. Una misura pensata in particolare per le categorie più fragili, ma accessibile a chiunque desideri proteggersi. Le prenotazioni sono già attive attraverso il portale regionale prenotovaccino.regione.liguria.it, al numero Cup 010 5383400, oppure direttamente in farmacia o dal proprio medico di base.
L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, ha definito la campagna “una sfida innovativa che guarda al futuro”: «Vogliamo vaccinare tutta la popolazione, perché un alto tasso di immunizzazione non significa solo meno malati, ma anche meno accessi ai pronto soccorso e minori costi per il sistema sanitario. Un ricovero costa in media 1.200 euro, mentre il vaccino è un investimento in salute e prevenzione».
Accanto all’aspetto sanitario, la Regione punta anche sulla comunicazione. Nei prossimi giorni partirà una campagna informativa capillare, con spot televisivi, contenuti social e affissioni nelle principali città, per ricordare ai cittadini che vaccinarsi non è solo una scelta individuale ma un atto di responsabilità collettiva.
E se i numeri australiani dovessero davvero replicarsi, le previsioni per l’Italia parlano chiaro: un italiano su tre potrebbe contrarre l’influenza entro gennaio. L’obiettivo, come ha ribadito Bassetti, è “farla a casa, nel modo più lieve possibile”. Anche per questo, la Liguria sceglie di giocare d’anticipo, portando il vaccino là dove la vita quotidiana scorre: tra le corsie dei supermercati, nei quartieri, nei luoghi di lavoro.
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