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Ex Ilva Cornigliano, dopo il tavolo in Prefettura incontro a Roma il 28 novembre

Ex Ilva Cornigliano, dopo il tavolo in Prefettura incontro a Roma il 28 novembre
L'incontro tra le parti in Prefettura

Regione Liguria e Comune di Genova parteciperanno alla riunione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I lavoratori smobilitano il presidio

Nel pomeriggio, durante l’incontro convocato in Prefettura a Genova per affrontare le criticità dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis hanno manifestato pieno sostegno alle richieste avanzate dai rappresentanti dei lavoratori. Entrambi hanno annunciato la loro partecipazione alla riunione fissata per il 28 novembre alle ore 15.00 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dedicata alla situazione degli impianti collocati nell’area Nord del Paese.

Poco dopo il confronto istituzionale, accompagnato anche dall’assemblea dei lavoratori in piazza a Cornigliano, le maestranze hanno deciso di smobilitare il presidio avviato nei giorni precedenti. A partire dalle 19.30 di giovedì sera i mezzi pesanti hanno potuto fare ritorno all’interno dello stabilimento. La convocazione di un tavolo nazionale dedicato agli stabilimenti ex Ilva del Nord Italia rappresentava infatti la richiesta principale di operai e dipendenti, scesi in piazza per ottenere risposte certe sul futuro produttivo del sito. «Questo è un primo passo importante» hanno dichiarato i sindacati, confermando la partecipazione all’incontro ministeriale del 28 novembre.

Il tavolo in Prefettura

La riunione in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni locali, ha rappresentato un momento decisivo della giornata. Alle 17.30 la sindaca Silvia Salis e il presidente Marco Bucci sono arrivati in largo Lanfranco, entrando negli uffici della prefetta Torraco per discutere le priorità operative e le urgenze legate allo stabilimento. La condivisione delle richieste sindacali e la conferma del tavolo ministeriale hanno posto le basi per un percorso di confronto più strutturato, con l’obiettivo di affrontare le criticità produttive e garantire un futuro stabile ai dipendenti.

Bucci: È stato un incontro positivo

«È stato un incontro positivo, abbiamo lavorato intensamente in questi giorni: ho contattato personalmente il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, ribadendo quali fossero le esigenze del territorio, delle istituzioni e dei sindacati, e mi è stata confermata la disponibilità per un incontro a Roma il 28 novembre. Ho sottolineato la necessità che almeno una parte dell’incontro fosse dedicata esclusivamente alla situazione del Nord Italia, e così sarà. Poi seguirà un incontro con le parti di tutti i territori coinvolti. Abbiamo trovato una soluzione che soddisfa tutte le parti. Noi ribadiremo la nostra posizione: la fabbrica dell’acciaio a Genova è fondamentale per il nostro tessuto economico, per la nostra città e per la Liguria intera. Noi vogliamo difendere la fabbrica e i lavoratori, vogliamo che la fabbrica continui non solo a lavorare, ma che generi ricadute sul territorio, con un business che funziona, da cui ci aspettiamo, a cascata, effetti positivi a livello economico e occupazionale, e crescita. È essenziale che nell’attesa che la gara si concluda, con un acquirente ben definito, ci sia una possibilità di sostenere il mercato, e quindi la produzione e il lavoro», ha detto il presidente Bucci.

Salis: È molto importante che in questo momento si faccia quadrato intorno ai lavoratori

«È molto importante che in questo momento si faccia quadrato intorno ai lavoratori dell’ex Ilva che hanno la paura legittima che lo stabilimento di Genova Cornigliano vada verso una chiusura. Sarebbe un dramma sociale per questa città, che non voglio neanche immaginare».
Così la sindaca di Genova, Silvia Salis, al termine del vertice in prefettura sulla vertenza ex Ilva con la prefetta, il presidente della Regione e le rappresentanze sindacali. I lavoratori, dopo l’annuncio del ministero delle Imprese di un doppio tavolo a Roma per il prossimo 28 novembre, con una riunione dedicata al futuro degli stabilimenti del nord Italia e una estesa a tutto il gruppo, come richiesto ieri dalla sindaca Silvia Salis al ministro Adolfo Urso, hanno deciso di sospendere lo sciopero e la protesta.
«Ringrazio i lavoratori per la disponibilità e tutta la città di Genova che in questi due giorni ha subito disagi ma ha capito l’importanza della battaglia – prosegue la prima cittadina – Chiediamo al ministro Urso che, come è venuto qui a Genova a chiedere una risposta netta sulla posizione dell’Amministrazione comunale circa il futuro industriale dello stabilimento, così ora ci dica qual è il tipo di investimento che il governo ha in programma per il polo di Cornigliano».
Salis ribadisce che «ci aspettiamo delle risposte che non devono prevedere il progressivo smantellamento della produzione a Genova, perché qui si produce banda stagnata, della latta c’è bisogno: è un’eccellenza nazionale e su questo non bisogna disinvestire ma aumentare la produzione».

Le nuove misure del decreto-legge

Parallelamente, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato il via libera del Consiglio dei ministri al decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare la continuità delle attività degli stabilimenti ex Ilva, tutelare l’occupazione e riconoscere indennizzi ai territori interessati. Il provvedimento consente ad Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria di utilizzare i 108 milioni di euro residui del finanziamento originariamente destinato al completamento del ponte. Queste risorse risultano indispensabili per garantire la funzionalità degli impianti fino a febbraio 2026, data in cui è prevista la conclusione della gara per individuare il nuovo aggiudicatario. Il decreto rappresenta dunque un tassello fondamentale per mantenere attive le linee produttive nel periodo transitorio che precede la scelta della futura gestione.

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