La seconda giornata del Festival Smart Week esplora i progetti di mobilità sostenibile con digital twin, smart road, veicoli elettrici e infrastrutture ferroviarie
Durante la seconda giornata della Genova Smart Week, la piattaforma promossa da Comune di Genova e Genova Smart City, i riflettori sono puntati sui piani per una mobilità urbana più sostenibile. I partecipanti si confrontano sia sulla mobilità su gomma sia su rotaia, esplorando gli scenari progettuali attuali e futuri messi in campo dall’amministrazione. Lo scopo è unire tecnologia, inclusione sociale e sostenibilità, in linea con una visione di città davvero smart e accessibile a tutti.
L’apertura è affidata all’assessore alla mobilità sostenibile Emilio Robotti, che richiama l’equilibrio tra innovazione tecnologica e coesione: per lui, il progresso non si misura solo con la velocità o la connettività, ma con la capacità di includere ogni cittadino. Tecnologie digitali e servizi avanzati devono dialogare con strumenti semplici e comprensibili, per evitare di allargare le disuguaglianze generazionali o sociali.

Il progetto Smart Genova e la piattaforma Intelligent Urban Mobility
Al centro del dibattito c’è l’evoluzione della mobilità integrata grazie alla piattaforma Intelligent Urban Mobility (IUM), definita come il digital twin della città. A illustrare lo stato di avanzamento è Arcangelo Merella, project manager di Movyon (Gruppo Autostrade per l’Italia), che spiega come IUM utilizzi migliaia di dati su traffico, ambiente, trasporti e presenza dei city user per supportare le scelte strategiche dell’amministrazione regionale.
Il sistema, raccontato da Lorenzo Maraia, responsabile del progetto Genova, è costruito su tecnologie di Internet of Things (IoT) e intelligenza artificiale: rileva dati in tempo reale e permette un’analisi proattiva degli scenari di traffico o di emergenza. Dal 2023, IUM ha dato vita a una gestione data-driven della mobilità che, dal 2026, potrà estendersi a soluzioni come smart road, monitoraggio con droni, city logistic e politiche per l’equità sociale.
Smart road e guida autonoma: la prospettiva accademica
Una parte significativa del dibattito è dedicata alla smart road, un’infrastruttura urbana avanzata che potrebbe abilitare la guida autonoma. A portare il tema è Raffaele Bolla, docente del Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica ed Elettronica dell’Università di Genova, che sottolinea come il ruolo delle telecomunicazioni sia cruciale per la sicurezza e l’efficienza dei veicoli connessi.
Genova si avvale inoltre di un laboratorio strategico realizzato con il CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), centro di eccellenza che funge da nodo europeo per lo sviluppo di tecnologie connesse alle smart road.
Mobilità elettrica, big data e smart parking
Un secondo panel approfondisce il contributo di grandi aziende come TIM ed Enel nella transizione verso una mobilità urbana elettrica. Francesco Meneghetti, CEO di Mindicity (Gruppo TIM), presenta la piattaforma Urban Genius, che integra dati IoT e analisi avanzate per supportare amministrazioni ed enti nella pianificazione urbana sostenibile.
Enel evidenzia come la rete di ricarica elettrica in città, con 2,8 punti di ricarica per kmq a Genova, si stia evolvendo. Le colonnine diventano infrastrutture integrate con sensori di parcheggio e sistemi di pagamento digitale, rendendo la mobilità elettrica parte integrante della smart city.
In tema di parcheggi intelligenti, City Green Light propone la sensoristica e il software per lo smart parking, tecnologie già in uso in città come Treviso e adattabili al contesto genovese grazie alla collaborazione pubblico-privato. Santiago Vacca, presidente di Genova Parcheggi, invece, illustra le dieci velostazioni distribuite in città, create con fondi Pon Metro, e il sistema di abbonamento per i ciclisti: un’iniziativa che ha raccolto oltre 1.199 utenti.
Sempre sul fronte micromobilità, Cesare Retz (Retz Srls) descrive il progetto BikeBoom, con 80 biciclette elettriche e 4.000 utenti registrati a Genova: un modello che ha previsto parcheggi autorizzati con ricarica e manutenzione gestita, e un meccanismo di restituzione basato su foto per evitare abbandoni.
Il panel include anche Catello Esposito, CEO di Theorema, che racconta la partnership strategica con BYD per la mobilità elettrica, e Marco Silvestri, direttore di Elettra Car Sharing (Genova Car Sharing Srl – Gruppo Duferco), che presenta un parco di 150 auto 100% elettriche registrato in oltre 13.500 abbonamenti, con un risparmio stimato di oltre 500 tonnellate di CO₂.
Il ruolo del trasporto pubblico: elettrificazione e interconnessione modale
Durante la tavola rotonda istituzionale si è discusso del trasporto pubblico come pilastro della sostenibilità urbana. Valentina Astori, AD di Star Mobility, ha sottolineato l’importanza di un sistema integrato che connetta autobus, tram, metropolitana e mobilità condivisa.
Paolo Robbiano, direttore operativo di AMT, ha ricordato i progressi del processo di elettrificazione: dal 2019 l’inquinamento da PM10 è stato ridotto del 40%, la CO₂ del 50%, gli NOx del 60% e altre emissioni quasi del 20%. AMT presenta anche il progetto di “flashcharging” per la Val Bisagno, una modalità di ricarica rapida per veicoli elettrici lungo la rete urbana.
Dal punto di vista delle infrastrutture ferroviarie, si è discusso di come la ferrovia suburbana possa diventare asse portante per la mobilità metropolitana. Operatori come RFI, AMT Genova, TUA Abruzzo e altri hanno presentato modelli di integrazione multimodale tra treni, tram e autobus. Tra le esperienze internazionali, tale integrazione è indicata come una best practice per rendere il trasporto pubblico più efficiente, sostenibile e attrattivo.
Nella visione delle città future, la nuova amministrazione genovese spinge sul modello dei “15 minuti”: come affermato dall’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante, il Comune punta a offrire servizi e spostamenti rapidi, sicuri e sostenibili in un perimetro urbano accessibile. La strategia prevede la riapertura di nuove stazioni della metropolitana, la ripresa dei cantieri fermi e una comunicazione efficace per accompagnare i cittadini, consapevoli che il cambiamento può generare disagi ma anche benefici duraturi.
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