Il drammatico episodio a Mignanego
Sabato sera, poco prima delle ore 20, una coppia di circa 50 anni è stata aggredita dal proprio cane – un pastore maremmano di circa 45 kg – in via Monte Cismon, nel comune di Mignanego (GE).
L’uomo ha riportato una ferita al torace ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Villa Scassi. La donna invece ha riportato gravi lesioni al braccio, con rischio di amputazione, ed è stata trasportata in codice rosso all’ospedale San Martino.
Il cane, uno dei tre presenti in casa, è stato sedato e trasferito temporaneamente al canile municipale Montecontessa di Genova.
Le prime ipotesi sulla causa dell’aggressione
Al momento non è ancora chiara la causa scatenante dell’aggressione, ma gli inquirenti ipotizzano un possibile conflitto interno al branco (tra i cani) o un momento di forte stress dell’animale.
Secondo esperti del comportamento animale, aggressioni improvvise verso i padroni possono derivare da dolore, malessere fisico, paura, stress o da una gestione comportamentale inadeguata.
Nel caso specifico, trattandosi di un cane di taglia media-grande, probabilmente con istinti di protezione territoriale, sarà fondamentale verificare fattori quali: istruzione, socializzazione, precedenti segnali di aggressività, eventuale presenza di malattia che ha scatenato la reazione.
Soccorsi e interventi sul posto
Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti i Carabinieri, il veterinario della ASL competente, un’ambulanza della Croce Gialla Soccorso Animali e il personale del 118.
La rapidità dei soccorsi ha permesso il trasporto immediato in ospedale della donna, fondamentale vista la gravità delle ferite. Il supporto veterinario è stato altrettanto importante per la gestione dell’animale e la sua messa in sicurezza.
Implicazioni per la detenzione di cani di grosso taglio e obblighi del proprietario
Questo episodio richiama l’attenzione su alcuni aspetti normativi e comportamentali della detenzione di cani di grosse dimensioni o con potenziale pericolo. Secondo analisi veterinarie, quando un cane aggredisce il proprio detentore, «non si tratta mai di un’azione senza motivo»: l’animale può reagire a dolore, paura, mancata socializzazione o registrare un disagio fisico.
Quali passi seguiranno le autorità e cosa può succedere
La vicenda è al vaglio delle autorità competenti per verificare responsabilità del detentore, condizioni dell’animale, eventuali obblighi non adempiuti e per gestire il futuro del cane.
Potrebbero essere emessi provvedimenti di sequestro o affidamento dell’animale;obblighi formativi o di aggiornamento per il proprietario; verifiche su polizze assicurative o autorizzazioni necessarie per detenzione.
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