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Pd: preoccupati per il futuro delle Funivie Savona-Cairo Montenotte

Consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd)

“Destano non poca preoccupazione le ultime notizie sul destino delle Funivie di Savona. Dopo 6 anni di stop, conditi da innumerevoli promesse su quella infrastruttura che tutti definiscono strategica per un intero territorio, ci si accorge solo ora degli innumerevoli e pare insormontabili problemi tecnici che ne ostacolerebbero o peggio impedirebbero il ripristino”.

Lo ha dichiarato ieri il consigliere regionale del Pd Liguria Roberto Arboscello.

“Qualche mese fa – ha aggiunto Arboscello – percependo qualche difficoltà in merito al progetto, ho portato il tema in consiglio regionale presentando un’interrogazione, ma la destra come al solito, superficiale e incurante dei reali problemi della Liguria, ha liquidato la domanda con le solite frasi di circostanza, del va tutto bene e sappiamo noi cosa stiamo facendo.

Di fronte però alle ultime notizie che trapelano sulla situazione di Funivie pretendiamo delle risposte chiare e soprattutto ci domandiamo: cosa hanno fatto fino ad oggi il commissario Bucci, il subcommissario Paolo Ripamonti (Lega) e il presidente della Provincia di Savona? Dopo 6 anni di inattività ci si accorge solo ora che servono 50 milioni di euro e che non ci sono?

In questi mesi abbiamo assistito solo a siparietti di ministri in visita a Savona e annunci di protocolli d’intesa rimasti solo sulla carta, mentre decine di lavoratori e le loro famiglie aspettano e un territorio ha perso un’infrastruttura ed è costretto a convivere con i mezzi pesanti che transitano attraverso i centri abitati, con gravi pericoli di sicurezza stradale e sanitari.

Basta parole, promesse e impegni disattesi, chiediamo verità e chiarezza. Se non c’è la volontà di riaprire l’impianto, lo si dica. E se qualcuno non è stato in grado in tutti questi anni di farlo ripartire si dimetta dal ruolo affidatogli avendo chiaramente fallito e mostrando una chiara incapacità politica e amministrativa. Al nostro territorio servono più infrastrutture non altre chiusure”.