
“Regione Liguria dice no in maniera forte e univoca al boicottaggio dei prodotti israeliani, ed in particolare i farmaci, i dispositivi medicali e biomedicali, le soluzioni digitali e tecnologiche per la sanità. Lo ha confermato in consiglio regionale questa mattina l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò (FdI) rispondendo a una mia interrogazione sul tema”.
E’ quanto ha dichiarato oggi dal consigliere regionale Angelo Vaccarezza (FI).
“In questo modo – ha aggiunto Vaccarezza – la Regione Liguria non soltanto si oppone a una campagna ideologica che nasconde talvolta venature antisemite, ma si schiera anche dalla parte dei liguri, che sarebbero stati i primi ad essere colpiti da questa assurda campagna d’odio, visto che grazie a questi prodotti israeliani i cittadini possono avere accesso a terapie essenziali a costi ridotti e a strumenti diagnostici innovativi.
Contrariamente a quanto fatto da altre Regioni come Puglia ed Emilia Romagna, che hanno scelto la strada della rottura delle relazioni con Israele, e da altri Comuni, come Sesto Fiorentino, che hanno iniziato a togliere dalle loro farmacie i prodotti israeliani, la Liguria alle campagne d’odio dice forte e chiaro il suo No, mettendo davanti all’ideologia il valore della vita e della salute dei suoi cittadini”, aggiunge il consigliere di Forza Italia.
Ringraziando l’assessore e la giunta per la loro decisione, ricordo che è davvero lunga la lista delle patologie che vengono trattate anche grazie al contributo dei prodotti farmaceutici israeliani: malattie neurologiche, oncologiche, respiratorie, cardiovascolari, infettive, gastrointestinali.
E ancora: sono di produzione israeliana diversi antidolorifici e antinfiammatori, e farmaci per la salute riproduttiva delle donne.
Senza dimenticare che, oltre ai farmaci, l’innovazione israeliana influenza le cure anche attraverso dispositivi medici, tecnologie per i servizi sanitari e diagnostica innovativa per malattie quali il morbo di Parkinson o la leucemia.
Proprio nelle scorse settimane, durante la cosiddetta guerra dei dodici giorni, un missile iraniano ha rischiato di distruggere il laboratorio del Weizmann Institute di Rehovot in cui si sta sviluppando un esame del sangue in grado di pre-diagnosticare la leucemia senza bisogno di biopsia del midollo osseo.
Il test rileva anche fattori di rischio per malattie cardiache, demenza e altre patologie legate all’età”.